Stiles decide di non pensarci, di prendere le cose così come verranno e di viversele, ma Derek sembra impedirglielo. Gli scrive spessissimo che vorrebbe averlo di nuovo, che gli manca toccarlo e sentire i suoi gemiti. Quando invece Stiles il pomeriggio va lì, non lo trova quasi mai. Lo vede solo quando Derek torna a casa dal lavoro e lui deve ovviamente andare via.
Come quella sera. Derek è appena rientrato, i bambini sono in salotto che disegnano insieme e Stiles li ha appena salutati. Si avvia verso l’ingresso, ma Derek lo prende per un polso, tirandoselo contro.
“Hai da fare domani?”Stiles ci pensa. “Braeden mi ha detto che tu lavori tutto il giorno e lei è a casa. Quindi no.”
“E se io prendessi il giorno libero, ci verresti in un posto con me?”
Stiles lo fissa. Giorno libero? Per stare con lui?
“Passo a prenderti alle nove?” insiste Derek.Stiles gli sorride e annuisce.
Derek arriva alle nove in punto, dopo avergli mandato un messaggio con scritto Scusa, ho dimenticato di dirti di portare il costume. Indossali già. Stiles entra in auto e Derek si sporge a baciarlo, ma Stiles è mezzo imbambolato. Derek ha la sua fascia tra i capelli, una canotta con le maniche larghissime che non lasciano spazio all’immaginazione, tutti i muscoli in bella vista e un costume verde scuro. È una visione meravigliosa.
“Cosa succede?” chiede.
Stiles continua a fissarlo.
“Sei altamente scopabile, molto più del solito” risponde sinceramente.Derek ride, reclinando la testa contro lo schienale e Stiles è così istintivo che si allunga, leccandoglielo fino al mento.
Derek si blocca, lo fissa e inarca un sopracciglio.
“Cos’hai fatto, baby?”“Ti ho assaggiato, daddy.”
“E cosa ne pensi?”
Stiles abbassa lo sguardo. “Sei molto buono.”
“E ora cosa vorresti fare?”
“Continuare ad assaggiarti.”
Derek sembra rifletterci.
“Allora, dato che il viaggio è lungo, potrei assaggiarmi ogni tanto durante il viaggio, okay?”Arrivano fin troppo presto e anche se Stiles ha riconosciuto la strada, si stupisce di trovarsi alla casa al mare di Breaden. Derek lo prende per mano. “Vogliamo fare il bagno?”
Stiles vorrebbe solo chiudersi in una camera da letto con Derek e farsi scopare fino allo sfinimento da quanto è eccitato ma adora quei momenti con lui quindi annuisce. Derek prende al volo due asciugamani e si dirigono in spiaggia: l’acqua non è ancora calda ma il corpo di Derek lo è abbastanza per scaldarlo. Anche le mani che lo toccano ovunque aiutano a mandarlo a fuoco e si trova presto con le gambe avvinghiate alla vita di Derek. “Te lo hanno mai succhiato sott’acqua?”
Stiles scuote la testa già incapace di parlare.
“Posso farlo?”
“Verde.”
La giornata passa fin troppo in fretta ma tutto è perfetto, forse troppo. Hanno scopato in acqua, poi in cucina mentre preparavano il pranzo e, infine, nel letto subito dopo aver sparecchiato. Stiles sta ancora cercando di prendere fiato steso sul petto di Derek quando parla senza pensare. “Tre volte.”
“Cosa?”
“Lo abbiamo fatto tre volte. Quindi me ne resta solo una?”
Stiles non sa perché gli ha fatto quella domanda. Si sente quasi stupido ma il pensiero che quello che hanno ha una scadenza gli fa stringere lo stomaco. Derek gli bacia la fronte. “Vorresti finisse così presto?”
Stiles non sa davvero cosa rispondere: da una parte vorrebbe che non ci fosse una fine così precisa mentre dall’altra si rende conto che più tempo passano insieme e più sarà insopportabile dover smettere. Intreccia le dita con quelle di Derek. “Mi piace quello che facciamo.”
“Piace molto anche a me, piccolo. Sembri fatto apposta per me.”
Stiles si sente estremamente compiaciuto da quelle parole. La pensa esattamente come lui con la differenza che ha cominciato a vedere Derek perfetto anche fuori dal letto. Sorride. “Sono così felice che puoi chiedermi quello che vuoi, daddy.”
Derek gli accarezza una guancia. “Cosa ne dici di andare in doccia? Tra poco dobbiamo tornare.”
“Di già?”
“Ho promesso a Rebecca e Thomas di portarli fuori a cena stasera.”
“Allora in doccia, forza!”
***
È lunedì, Stiles sta studiando a fianco di Thomas impegnato a fare i compiti. Dall’altra parte Rebecca sta disegnando con le tempere che gli ha regalato Stiles. Ha già fatto un disegno per lui, uno per papà, uno per mamma e ora ne sta facendo uno più grande da appendere sul frigorifero. Sono ancora tutti e tre concentrati quando Derek rientra. “State ancora studiando?" domanda baciando la testa di Thomas.
“Ho appena finito” risponde il ragazzo.
“Io continuo a casa” dice Stiles chiudendo i libri.
“E la partita che mi avevi promesso alla Play?”
“Domani.”
“Ma…”
“Puoi restare a cena, se vuoi. Breaden ha un impegno e torna tardi” interviene Derek.
“Non voglio disturbare.”
“Nessun disturbo, davvero. Mentre tu e Thomas giocate io ordino la cena e poi coloro un po' con la mia principessa.”
“Siiiiiiiii” esclamano tutti in coro.
La cena passa tra chiacchiere e risate. Quando si alzano dal tavolo Stiles comincia a sparecchiare ma Derek gli sfila i piatti dalle mani. “Andate a fare un’ultima partita prima di andare a letto. Ma non ditelo alla mamma” dice con un occhiolino.
Thomas si fionda davanti alla consolle.
“Tu giochi assieme a me?” domanda Stiles a Rebecca.
“Vinciamo noi?”
“Possiamo provarci.”
“TI BATTIAMO” urla Rebecca al fratello facendo ridere Derek.
Le partite diventano tre prima che Derek li costringe ad andare a letto. “Quando resti a dormire di nuovo con noi?” chiede Rebecca a Stiles mentre l’aiuta ad infilarsi il pigiama.
Stiles si trova in difficoltà: non vorrebbe mentirle ma non sa come dirle che probabilmente non succederà più. “Magari una volta andiamo in campeggio tutti insieme.”
Rebecca batte le mani. “Non sono mai stata in campeggio.”
“Che schifo. Non si può giocare con i videogiochi e il telefono non prende” interviene Thomas.
“Ma si possono vivere avventure vere. Come quando con Scott abbiamo incontrato un enorme lupo nero.”
“E cos’avete fatto?”
“Siamo scappati, ovvio.”
“E poi?”
Stiles comincia a raccontare e va avanti fino a quando si addormentano. Rimbocca loro le coperte e raggiunge Derek in cucina. Sta finendo di sistemarla mentre lui comincia a raccogliere le sue cose. Sorride quando si sente abbracciare da dietro e due labbra appoggiarsi al suo collo. “Sei bravo a raccontare storie.”
Stiles si gira nell’abbraccio. “Sono bravo in molte cose” ammicca.
Derek ridacchia e poi si abbassa a baciarlo. Stiles sospira: quei baci saranno la cosa che gli mancherà di più. “Sei libero venerdì?”
Istintivamente vorrebbe rispondergli di sì ma decide di tirare un po' la corda e godersi un po' più a lungo le attenzioni di Derek. “Devo preparare un esame piuttosto impegnativo. Settimana prossima?”
“Settimana prossima è perfetto.”

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Hayran Kurgu"Buongiorno. È questa villa Hale?" domanda. L'uomo sorride. "Sì. Sei Stiles?" Stiles annuisce e l'altro allunga la mano. "Sono Derek. Vieni, mia moglie ci aspetta in cucina." Non è il primo colloquio che Stiles sostiene ma sì stupisce come sia Derek...