Quattro mesi dopo
Stiles si sente felice, completo. Ormai è spesso nel nuovo appartamento di Derek, vive praticamente lì, cosi come spesso si ritrovano tutti insieme in villa Hale, insieme ai bambini e a Braeden.
Proprio come quella sera: i bambini dopo cena hanno insistito per guardare un cartone animato, quindi sono al piano di sotto concentrati con Mulan, mentre Stiles ha seguito Derek al piano di sopra, dove aveva delle cose di lavoro da prendere. Solo che non è andato tutto liscio come previsto. Appena sono rimasti soli, Stiles l’ha semplicemente afferrato e sbattuto contro il muro in corridoio, le labbra sulle sue.
“Cosa succede, baby?” chiede Derek.
“Succede che prima di uscire mi hai toccato con le dita senza farmi venire. Succede che ho un plug nel culo, che per quanto sia il più piccolo e quasi non lo sento, lo sento comunque. Succede che mi hai guardato per tutta la sera come se volessi mangiarmi e anch’io voglio mangiare te, daddy.”
E lo bacia di nuovo, mordendogli le labbra. Derek lo lascia fare, lo lascia anche strusciarsi contro la sua gamba e Stiles è ancora più su di giri.
Solo che un rumore lo fa scattare e fa per staccarsi dal suo uomo, ma Derek se lo tira contro, invertendo le posizioni e premendo Stiles contro il muro. Stiles ha il respiro corto, una gamba di Derek ancora tra le sue e quasi geme, ma vede che il rumore è stato causato dalla porta del bagno e da quella porta è appena uscita Braeden. La donna alza gli occhi al cielo, poi gli passa di fianco e Stiles la vede dare una pacca sul culo di Derek. “Potreste mettere i bambini a letto e andare a scopare, che ne dite? È stato quasi imbarazzante cenare con voi.”Stiles vede che sta sorridendo, quindi le fa una linguaccia oltre la spalla di Derek che sta ridendo contro il suo collo. Poi mette entrambe le mani sul culo di Derek, stringendo forte, facendo alzare di nuovo gli occhi al cielo alla donna. “Ho capito, ho capito, babysitter territoriale!” e scende al piano di sotto continuando a sorridere.
“Territoriale?” chiede Derek, guardandolo negli occhi, l’ombra di un sorriso.
“Non ridere! Questo è mio!” ed è lui a dargli una pacca.
Derek riprende a baciarlo voracemente, poi scende lungo il collo. “Che ne dici se seguiamo il suo consiglio e torniamo a casa per la tua punizione, dato che non hai resistito?”
Stiles avvampa solo all’idea.
“Sì, daddy.”Sei mesi dopo
“Mettetevi tutti lì che vi faccio una foto” urla Stiles indicando il tavolo con la torta.
“E tu? Voglio anche te nella foto” dice Thomas.
“Dai vediamo se funziona l’autoscatto” propone Breaden.
Tre. Due. Uno. La foto scatta e Stiles guarda il risultato: Thomas sta tappando la bocca di Rebecca che tenta di soffiare la candeline con sopra l’undici, Breaden ha gli occhi alzati al cielo, Stiles si sta reggendo alla tovaglia mentre cerca di restare in piedi dopo essere inciampato e Derek lo sta prendendo al volo. Nessuno guarda l’obiettivo ma tutti sorridono. E la foto è perfetta così, nella sua imperfezione. Esattamente come la loro famiglia. Nonostante Stiles avesse ottenuto ciò che voleva gli ci è voluto davvero poco a capire che Derek non era completamente felice: gli mancava vivere con i bambini e gli mancava pure la quotidianità con Breaden. Così ne avevano parlato a lungo ed erano arrivati ad una soluzione accettabile per tutti: Derek e Breaden avrebbero continuato a vivere insieme, sotto lo stesso tetto e Stiles era più i giorni e le notti che passava a villa Hale che a casa sua. Le prime volte era stato molto strano per Stiles ma Breaden era stata davvero brava a farlo sentire a suo agio e ora quella situazione gli sembrava normale. Anche Thomas e Rebecca erano entusiasti di averlo a casa con loro. La parte più difficile era stata spiegare quella situazione a Scott e suo padre. “Ehi, ragazzino, stai bene?”
Stiles si era sporto verso Derek per farsi baciare. “Thomas sembra felice della sua festa.”
“Sei stato molto bravo.”
“Chissà cosa dirà quando scoprirà della notte in tenda che gli ho organizzato per stanotte.”
“Ne sarà felicissimo. E anche Rebecca.”
“Tu dormi con noi, vero? Abbiamo bisogno di un uomo forte che ci protegga.”
Derek sbuffa un sorriso. “Certo che dormo con voi. Anche senza le tue orribili scuse.”
“Sei ancora sicuro di voler conoscere papà?”
Derek gli passa una mano tra i capelli. “Solo se è quello che vuoi.”
“Io lo voglio ma…”
“Hai paura della reazione che potrebbe avere. Lo so, lo capisco. Ma non facciamo niente di male, Stiles. E se tu sei felice dovrà accettarlo.”
“Forse all’inizio sarà difficile. Ma sono certo che amerà Thomae Rebecca quasi quanto me. Ha sempre desiderato diventare nonno ma non pensava di averne la possibilità.”
Derek lo abbraccia. “Mi piacerebbe che avessero la possibilità di avere un nonno. A parte Peter non hanno parenti, una famiglia che possa definirsi tale. Prima di te avevano praticamente solo noi due.”
“Sono comunque bambini molto fortunati. E molto felici.”
“E tu sei felice?”
Stiles si guarda attorno: Thomas e Rebecca ridono mentre si lanciano pezzi di torta e Breaden finge di sgridarli senza riuscire a trattenere le risate. Poi guarda gli occhi dell’uomo che gli ha spiegato cos’è l’amore. Sorride. “Non potrei esserlo più di così.”
Ed eccoci a dover spuntare la voce 'completa' anche a questa storia.
Non so se è finita come vi aspettavate ma a noi piaceva così.
Speriamo vi siate affezionat* a Thomas e Rebecca quanto noi.
A presto con una nuova oneshot.Vostre
Pampu e Blu

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Fanfic"Buongiorno. È questa villa Hale?" domanda. L'uomo sorride. "Sì. Sei Stiles?" Stiles annuisce e l'altro allunga la mano. "Sono Derek. Vieni, mia moglie ci aspetta in cucina." Non è il primo colloquio che Stiles sostiene ma sì stupisce come sia Derek...