𝒊𝒔𝒏'𝒕 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒐𝒐𝒏 𝒍𝒐𝒗𝒆𝒍𝒚? ♪Asahi Azumane x Reader♪

☆𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟘☆

⇒skip time venerdì: la sorpresa⇐

Kanae Pov's

Ormai io e Asahi da quella serata, un po' imbarazzante per colpa di papà, eravamo diventati buoni amici infatti passavamo sempre le pause pranzo insieme a chiacchiera del più e del meno, tornavamo a casa insieme visto che casa sua era letteralmente dietro casa mia.
Oggi sarebbe dovuta arrivare mamma, infatti ero un po' triste, menomale che ha migliorarlo erano gli allenamenti di questo pomeriggio, e la pausa pranzo che era appena suonata. Uscì dall'aula correndo per andare in classe di Asahi e passare tutta la pausa pranzo in sua compagnia. <Asahi!> urlai avvicinandomi a lui per poi tirargli un piccolo pugnetto nello stomaco, da quando Suga mi ha raccontato che lui è l'unico a "picchiare" Asahi e Daichi, diciamo che mi sono un po' lasciata andare <K-kanae> disse lui balbettando <Dai dai su sei così tanto grosso e robusto e poi ti indebolisci per un pugnetto> ammisi io ridacchiando, il ragazzo mi diede un piccolo schiaffetto sulla testa per poi sorridermi, ricambiai il sorriso un po' imbarazzata e poi iniziammo ad incamminarci un po' a caso nella scuola. <Oggi tua mamma dovrebbe arrivare vero?> mi chiese continuando a guardare davanti dritto a se <Ehm... Si perché?> domandai ma non ricevetti una risposta, così come se nulla fosse cambiai discorso <Asahi-San ma tu ce l'hai la ragazza?> domandai girandomi poi per incrociare lo sguardo con lui <E-eh?> questa fu l'unica parola che mi disse prima del suono della campanella, senza neanche salutarlo me ne andai per ritornare in classe.
Mentre ritornavo in classe incontrai Ryuu che puntualmente mi riempì di complimenti come se non ci fosse un domani, cercai di evitarlo e di far finta di non conoscerlo, visto che quest'ultimo stava iniziando ad alzare il tono della voce e ad avvicinarsi a me. Una figura mascolina si mise in mezzo tra me e Ryuu per evitare che quest'ultimo si potesse avvicinare ancora. <Azumane-Senpai> disse Ryuu preoccupato <Tanaka dovresti smetterla di dare fastidio a Kanae-Chan, te l'ha detto pure Daichi> disse Asahi per poi voltarsi verso di me <Stai bene?> aggiunse quest'ultimo preoccupato, accennai un "si" con la testa e poi scappai senza ringraziarlo. Sentivo le guance andare a fuoco "MA CHE MI STA SUCCEDENDO?!?". Rientrai in classe, stranamente ero l'unica controllai l'orario e mi resi conto che la pausa pranzo era iniziata letteralmente 10 minuti fa, ero l'unica deficiente che era scappata davanti a tutti. Presi le cuffie dalla tasca dello zaino, le attaccai al telefono e alzai il volume al massimo. Appoggiai "delicatamente" la faccia sul banco e chiusi gli occhi.

Mi addormentai e dormì beatamente per tutto il resto delle lezioni e nessuno, soprattutto i professori, mi diedero peso. Sentì i passi di tutti i miei compagni mentre se ne stavano andando, io ero l'unica che non si era alzata, ad essere sincera non avevo molta voglia di alzarmi e andare agli allenamenti, purtroppo però Yuu era l'unico a non essersi alzato per andarsene, così si avvicinò a me, prese il mio zaino e se ne andò senza dire nulla.
Prima o poi mi sarei dovuta alzare, però aspettai ancora e ancora, finché non sentì il respiro di qualcuno sul collo, alzai la testa dal banco in fretta e mi voltai per vedere chi fosse.
La mia faccia era vicinissima a quella di Asahi, si notava infatti un lieve rossore sul volto di lui <C-che ci fai qua?> domandai molto imbarazzata, rimanendo però con il volto quasi appiccicato al suo <Non ti ho vista uscire con Noya, così mi sono preoccupato> ammise lui diventando sempre più rosso <Che fai, non vieni agli allenamenti?> continuò lui avvicinandosi ancora di più <Ad essere sincera non ho tanta voglia... Però se proprio devo> dissi sbuffando e alzandomi dal banco, rovinando quell'atmosfera così bella che si era formata fra di noi.

Il ragazzo mi sorrise a insieme andammo in palestra, fummo gli ultimi ad arrivare e ci beccammo dei rimproveri non da parte del capitano, ma ben si da Daichi, che era molto arrabbiato.
Salutai Kiyoko e andai nello spogliatoio per cambiarmi e mettermi la tuta, uscì poi dallo spogliatoio e cominciai ad aiutare i ragazzi con l'allenamento.