𝐁𝐓𝐒 𝐛𝐢𝐚𝐬 {The edge of love}

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Avvertenze: menzione dell'atto di fumare, menzione di morte.

Nota Autore

Helloo!! Vidi il film 'The edge of love' qualche mese fa e subito decisi di scrivere qualcosa visto che i ragazzi sono tutti al miliare.. maggior per cui ho deciso di rendere la one shot generica e lasciarvi immaginare che il protagonista possa essere chiunque sia il vostro bias! Spero vi piaccia!!

Lo incontrai quando avevo solo 18 anni.

Cantavo per i soldati, cercando di farli scappare dal fato che li attendeva pazientemente. Ai tempi, si parlava della fine del mondo, la grande guerra, sembrava non placare il suo boato. i giornali non parlavano d'altro: morte e distruzione.

Mi esibivo in un capannone nei pressi della caserma, in molti venivano a vedermi, attratti dalla mia voce, come marinai attratti dal canto delle sirene.

Mi piaceva cantare canzoni d'amore, canzoni che spezzavano il cuore di quei poveri uomini, costretti ad abbandonare famiglia e amici, per il bene della patria, per morire da eroi, così dicevano i generali.

'Chi si macchierà del titolo di disertore verrà punito nientemeno che dalla fucilazione! Siate eroi! Non codardi!'

A volte assistevo di nascosto a quei soliti discorsi che i superiori ripetevano alle reclute, come un mantra, e ogni volta mi domandavo dove fosse la codardia nel voler vivere, nel voler rivedere i propri cari, nel voler rivedere l'amore della propria vita. Mi sembrava più codardo colui il quale si rifiuta di ribellarsi per paura delle conseguenze.

Cantavo ogni mercoledì, la sera, e un giorno in particolare, i miei occhi si incrociarono con due occhi scuri, penetranti, diversi. Continuai a cantare guardando nella sua direzione, incapace di distogliere il mio sguardo dal suo, per la prima volta, mi sentii io quella incantata, e non l'incantatrice.

Finii il mio spettacolo, innumerevoli applausi e fischi, come sempre. Spesso mi venivano lanciate rose rosse sul palco in segno di apprezzamento, io sorridevo ogni volta, ma non ero felice: guardavo i volti di quei soldati, i loro occhi, e molti di quelli erano lucidi, pieni di lacrime alle quali era vietato di uscire, per mantenere la così detta virilità.

'Un uomo che piange è un uomo debole'

Veniva detto spesso. Ma io ho sempre trovato qualcosa di affascinante negli uomini che piangono.

Quel giorno, guardai nella direzione di quell'uomo dagli occhi ipnotici, in quegli occhi non c'era traccia di lacrime. Ciò mi sorprese.

Ritornando alla realtà dal mio stato di trance, scossi la testa lievemente e scesi dal palco, cercando di togliermi quello sguardo dalla mente.

Tornavo a casa, era notte tarda, quindi il mio passo era abbastanza spedito.

"Cosa provi ogni volta?"

Una voce mi portò a girarmi, era una voce sconosciuta, stranamente rassicurante. Appena mi voltai, la luce della luna, che era nel suo primo quarto, illuminò perfettamente i suoi lineamenti. Mi persi di nuovo nell'osservare quei tratti asiatici, delicati, la pelle chiara, in contrasto con i capelli scuri, portati all'indietro. Era bellissimo. Ipotizzai avesse intorno ai 30 anni, anche se, a prima vista, sembrava molto più giovane. Non era una recluta, lo capii dai distintivi sulla sua uniforme. Passati alcuni secondi, cercai di rimanere composta e capire la natura di una domanda tanto insolita.

"Non capisco, signore.."

"Quando ti esibisci, ogni settimana, prima di scendere dal palco ti fermi per un istante e ci osservi tutti, cercando di capire le nostre emozioni dopo averti sentita...anche io ho osservato te, in quei momenti..."

|BTSxReader|𝗢𝗻𝗲-𝗦𝗵𝗼𝘁𝘀 {𝗗𝗶𝘀𝗻𝗲𝘆 & CO} ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora