Mano nella mano Carmine accompagna Fiamma a scuola, all'ingresso ci sono diversi genitori in compagnia dei propri figli, le maestre all'ingresso suonano la campanella. La piccola cammina accanto al padre ma non con lo stesso passo svelto degli altri giorni, Carmine la guarda lei giocherella con i pon pon della sciarpa.
-Cosa c'è piccola?-
-Papà perchè non posso venire con te al lavoro?-
-Perchè devi andare a scuola-
-Io voglio stare con te-
Fiamma pesta un piedino non è d'accordo con la risposta che le ha dato il suo papà, porta le mani sui fianchi e sbuffa. Carmine si abbassa all'altezza della figlia, le accarezza le guance paffute e sistema il cappello di lana sopra la sua testa.
-Ricordi cosa hai promesso alla mamma?- Le dice lui guardandola.
Fiamma annuisce.
-E quindi?-
-Uffa...-
-Dai che la scuola è bella, e poi ci sono le tue amichette-
Infatti poco dopo alcune bambine accompagnate dai genitori corrono verso Fiamma chiamandola.
-Papà però poi...mi vieni a prendere tu?-
La piccola incrocia le mani, guarda suo padre con i suoi occhi identici ai miei, con un bacio contro la fronte annuisce e la guarda entrare dentro l'edificio insieme alle altre bambine.
In auto Carmine prende il suo telefono vede le chiamate e i messaggi che gli ho lasciato, preoccupato preme il mio nome e la chiamata parte.
Il telefono squilla non rispondo subito, lui riprova e dopo diversi squilli rispondo.
-Ammor mij agg vist e chiammat...- Inizia Carmine io dall'altro capo resto in silenzio.
-Rosa...- Mi chiama ancora, inserisce il vivavoce e poggia il telefono nel suo supporto.
Capisce che qualcosa non va, fa retromarcia e imbocca la via di casa.
-Ti prego parlami- Dice Carmine al telefono.
-...torna a casa...- Riesco a dire tra i singhiozzi, subito dopo un tonfo e la chiamata si interrompe.
Carmine guarda il telefono, la mia foto appare nello schermo, accelera per tornare più in fretta, ma senza rischiare un incidente.
A scuola mentre tutti gli studenti sono a lezione Momi percorre il corridoio che porta alla palestra, esce fuori dove vi è il campo da calcio si avvicina al cancello e aspetta.
Futura e Ciro sono a lezione nella stessa classe, lei prende appunti mentre il cugino smanetta sul cellulare, il libro aperta davanti a lui per coprirsi dagli occhi della prof. Futura appallottola un pò di carta e la lancia contro di lui, Ciro alza gli occhi lei gli dice di seguire la lezione.
Ciro alza il dito medio, sorride e riprende a guardare il telefono, la prof però se ne accorge e batte una mano sopra la cattedra.
Gli studenti che erano distratti sussultano e volgono lo sguardo alla prof, fingono di aver sentito la lezione sperando di non venire chiamati alla cattedra.
-Signor Conte era di nuovo distratto non è così?- La prof incrocia le braccia guardandolo da dietro i grossi occhiali scuri.
Ciro nasconde il telefono dentro l'astuccio delle penne, butta un occhio sopra il quaderno dove precedentemente aveva preso appunti.
-No, prof seguivo la lezione...giuro-
-Se è così non ti dispiacerà venire quì e spiegare alla classe la lezione-
Futura ridacchia nascondendosi dietro una compagna, lo guarda divertita mentre lui passa accanto al suo banco, Ciro mima uno stronza mentre la prof prepara la penna per la nota che gli metterà a breve.
-Che aveva tuo fratello stamattina?- Chiede Marcy sottovoce a Futura.
Lei alza le spalle, da qualche giorno non riesce più a capirlo. Di solito non hanno mai avuto problemi a confidarsi, sono sempre stati l'uno l'ancora dell'altro.
Ma da qualche giorno Momi è strano, non parla più con lei come faceva prima e di questo Futura, si dispiace.
-Non lo so Marcy...è sempre scontroso...-
Entrambe bisbigliano cercando di non farsi scoprire dalla prof, sta torchiando per bene Ciro, ma sorprendentemente lui sta rispondendo bene alle domande della prof.
Allora non è completamente ignorante, è il pensiero di Futura.
-Prima delle vacanze di Natale l'ho visto parlare con quelli del secondo anno...gentaglia-
-Quelli sono pericolosi-
-Infatti, e poi tuo fratello che ci faceva con loro?-
-Tu che pensi Marcy?-
-A scuola lo sanno tutti che quelli si drogano dietro il campo sportivo, non è un segreto-
-Pensi che Momi prenda quella roba?- Chiede Futura preoccupata per il fratello.
-Non credo però...è strano che parli con quelli lì-
-Magari dopo la lezione ci andiamo a parlare...-
-No, scordatelo quelli sono pericolosi- Marcy alza un pò troppo il tono di voce, la prof si gira verso l'ultimo banco dove sono sedute le due ragazze.
Ciro torna al suo posto e viene chiamata Marcy, lei frigna perchè non ha studiato e non è una novità.
-Venga signorina che ripassiamo un poco-
-Domande semplici prof, per favore-
La professoressa la guarda severa, durante le sue lezioni non vuole che gli alunni si distraggano, e Marcy è entrata nel suo mirino.
Ciro si siede accanto a Futura approfitta che Marcy è alla lavagna, lei lo guarda male.
Lui prende il quaderno di lei, legge cosa ha scritto.
-Smettila mi rovini il quaderno...- Dice piano per farsi sentire.
-Devo prendere appunti- Ruba la matita di Futura dal suo astuccio, strappa una pagina dal quaderno e ricopia gli appunti.
Futura sgrana lo sguardo a vedere il suo quaderno ridotto a brandelli, schiaffeggia la mano del cugino, lui soffia contro il viso di lei spostandole i capelli.
-Hai un buon odore...- Lui le annusa il collo, Futura arrossisce non si sposta.
-Lo preferisco alla puzza di alcool- Sorride facendo ricordare la sera in cui si è ritrovata nel suo letto.
-Non succederà più...-
Ciro posa gli occhi dentro la scollatura del maglione, lecca le labbra torna a prendere appunti, lei accanto gira la testa dalla parte opposta.
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Nisciun è comme te p' me [Piecurosa]
FanfictionSequel di The Piecuro's family: Massimo e Futura Di Salvo - Un tempo credevo alle favole che mi raccontava mio fratello, la famiglia per me è sempre stata tutto. Poi ho aperto gli occhi e mi sono accorta che le cose belle si leggono solo nei libri...