È passata una settimana da quando Carmine ha lasciato l'ospedale, io e Ciro lo abbiamo portato a Riva Fiorita come voleva lui, siamo sicuri che nessun altro oltre noi quattro, sa dell'esistenza di questo posto. Per il momento siamo ancora al sicuro, però il mio pensiero va alle ragazze soprattutto a quello che è successo tra me e Futura.
Sono andata via non riuscendo a chiarire con lei, mi manca molto, però sono sicura che Carmela terrà entrambe al sicuro.
Ciro e Edo sono usciti presto questa mattina, a detta di mio fratello devono incontrare dei loro amici.
In questi ultimi giorni non ci sono stati attacchi da parte di Ezio, e anche Donna Wanda se ne è stata buona nei suoi quartieri.
Però con il ritorno di mio fratello qualcosa si è smosso, forse tutti pensano che sia tornato a riprendersi Napoli e i quartieri che i Di Salvo ci avevano preso con la morte di papà.
Invece Ciro non la pensa così o almeno a me, non dice più nulla di quel lato della sua vita.
Sa bene che non approverei nessuna delle scelte che sta facendo, per questo ha smesso di parlare con me, e sono sicura che invece con Edoardo ne parla spesso.
Carmine dorme ancora questa notte ha avuto degli incubi, le ferite più superficiali sono guarite, resta solo la sua gamba e il gesso che la ricopre. Scomodo per andare in giro e troppo pericoloso per lasciarlo quì da solo. Forse dovrebbe andare nel posto in cui Carmela ha portato le nostre figlie, a lui non piacerà questa idea, però servirà a salvare la sua vita.
Mugola e apre piano gli occhi quando entro in camera da letto, Ciro e Edoardo dormono nell'altra stanza, si dividono il letto e alcune volte li ho anche sentiti discutere.
Quella stanza non la usavamo mai io e Carmine, quando vivevano in questa casa, era troppo messa male e preferivamo tenerla chiusa.
Ci ha pensato mio fratello a dargli una sistemata, lui non avrebbe mai dormito in una bettola soprattutto com'è schizzinoso.
-Ehi, che ore sono?-
Carmine si da una piccola spinta con entrambe le mani mettendosi seduto, prende il bicchiere di succo dalle mie mani per berne un sorso.
-È quasi ora di pranzo, hai dormito tutta la mattina-
-Tu hai riposato un pò? Sembri distrutta...- Accarezza la mia guancia, sorrido debolmente, durante la notte si è lamentato spesso tenendomi sveglia a lui però, di certo non lo dico.
Ho anche pensato che il suo girarsi in continuazione, deriva dalla gamba, ma non credo sia per questo.
Carmine apre il braccio e io mi stendo accanto a lui, con le dita accarezza i miei capelli, mi sento quasi in pace quando sono accanto al mio amore.
-Sono preoccupata per Momi, per le ragazze e per te...-
-Anche io lo sono, e mi dispiace non poter dare una mano-
-Carmine tu sei già stato fortunato...- Stringo la sua maglietta, lui appoggia la sua mano sopra la
mia e sorride.
Quando Ezio mi mandò il video in cui veniva picchiato, ho seriamente avuto paura di perderlo, vederlo lì inerme mi ha dilaniato il cuore. Carmine non può restare quì con noi, non può proteggersi se dovesse accadere qualcosa, forse dovrebbe andare via da Napoli.
-A cosa pensi?-
-Carmine io...sono felice che tu ti stai riprendendo, però...quà non è sicuro per te-
-Che vuoi dire?-
-Lo sai cosa sto dicendo-
Voglio convincere Carmine a raggiungere Carmela e le nostre figlie.
Lui ha ancora il gesso alla gamba, ha bisogno di riposare e guarire, non può restare a Napoli e rischiare ancora.
Inoltre sarebbe un bersaglio facile, sia di suo fratello che di chi sta sopra di lui.
Ma è cocciuto e non sarà facile mandarlo via.
-Ij nun te voglj lassà sol-
-È per il tuo bene...accussì sto tranquilla pur ij-
-Amò stu fatt nun me piace...sta luntan a te, ancor e chiù-
Accarezzo il suo viso stanco e bacio la sua fronte, stringendolo contro il mio petto.
-Ma ij nun so sola, e le vist-
Lui annuisce, avvolge le braccia intorno al mio busto, si lascia accarezzare e baciare.
Mi mancherà da morire quando sarà via, ma saperlo al sicuro mi darà la forza per combattere contro suo fratello.
-E poi le nostre figlie saranno felici di rivederti-
Lui annusa il mio collo, lascia un bacio vicino l'orecchio. Mi guarda e capisco che forse ha capito che non vi è altro modo, infatti ancor prima che accettasse ho chiamato Carmela, lei verrà qui e lo porterà via.
-Ij che facc senza te?-
-Staj che figlj nost e aspiett-
-Sul si m' priumiett ca tuorn da me-
Lo bacio sugellando il nostro patto. Appena troverò nostro figlio, quando tutta questa storia sarà finita, saremo di nuovo insieme. Per il momento dovremo separarci e sarà meglio così, perché non posso dirgli quello che sto per fare, lui non approverebbe farebbe di tutto per restare e dissuadermi.
E io...non sono sicura di riuscire a cavarmela questa volta.
-Carmela verrà in giornata, e tu...andrai con lei-
Lui socchiude gli occhi quando accarezzo il suo viso, infilo le dita tra i suoi ricci. Le braccia di Carmine avvolgono i miei fianchi trascinandomi sopra le sue gambe, sto attenta a non schiacciare la sua gamba, continuiamo a darci baci approfittando di esser soli in casa.
-E se volessi restare quì...insieme alla mia bellissima moglie?- Parla piano sussurrando parola dopo parola, carezze leggere dietro la mia schiena e labbra morbide che si appoggiano contro la mia pelle.
-E lasceresti sole le nostre figlie?-
-No, però...pure tu hai bisogno di me-
-Io ho bisogno...di sapere che tu...-
Mi bacia non lasciandomi finire di parlare, morde il mio labbro mentre le sue mani spariscono sotto il mio maglioncino.
-Carmine...- Sospiro tra le sue braccia, lui sorride continuando a premere le mani nei punti i quali iniziano i brividi.
-Ij nun pozz sta luntan a te...nuj cia appartenimm-
Racchiudo il suo viso tra le mie mani, i suoi occhi brillano di luce propria, i nostri nasi si sfiorano e i maglioni finiscono sul pavimento.
Scuoto la testa ignorando le sue parole, che purché bellissime, e in grado di farmi cambiare idea io devo resistere, anche se non è per niente facile.
In questi anni abbiamo raggiunto una certa complicità, ho imparato come comportarmi quando voglio qualcosa da lui e viceversa, però questa volta non ce la farà a farmi cambiare idea.
Lui rilassa le spalle e si arrende, non cambierò idea.
Fiamma e Futura saranno felici di rivederlo, soprattutto lei che lo ha visto in quel macabro video.
-Ci sentiremo spesso e...ti aggiornerò su quello che succede quì...ma lo sai che non c'è altra
soluzione-
-Appena la gamba guarirà, tornerò, non ti lascio sola. E lo so che c'è tuo fratello, Edoardo. Ma io...sono tuo marito e noi insieme siamo forti. Ti ricordi?-
-Ne abbiamo passate tante, e continueremo a combattere insieme, però tu ti devi riprendere, e lo sai che in questo momento sei d'intralcio...-
Carmine annuisce, rilassa le spalle, le sue mani lasciano andare la mia schiena. Sento male al cuore per quello che gli ho detto, però è tutto vero.
-Hai ragione, conciato in questo modo non ti sono di aiuto, nemmeno per nostro figlio-
-Mi dispiace amore...- Abbasso la testa trattenendo il dolore che sento dentro.
Lui bacia la mia fronte, prende le mie mani e dice che andrà con lei per il nostro bene, ma che appena sarà guarito farà ritorno e ricongiungerà la nostra famiglia.
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Nisciun è comme te p' me [Piecurosa]
FanfictionSequel di The Piecuro's family: Massimo e Futura Di Salvo - Un tempo credevo alle favole che mi raccontava mio fratello, la famiglia per me è sempre stata tutto. Poi ho aperto gli occhi e mi sono accorta che le cose belle si leggono solo nei libri...