1.

38.6K 646 55
                                    

Era un giorno d'estate, io e Chiara decidemmo di andare a mare.
Feci una doccia e misi il costume.
Era un bikini, a fascia come quelli che si portano ora, color corallo.
Devo dire che mi stava proprio bene, nonostante la mia autostima fosse pari a zero.
Erano appena le due del pomeriggio e ci incontrammo con altre nostre amiche.
Scendemmo in spiaggia, adagiammo i teli e ci spogliammo.

"Non è molto fredda, venite!" urlò Chiara, ormai completamente immersa e intenta ad ingannare l'attesa dell'arrivo del suo ragazzo.

Così tutte insieme ci buttammo in acqua e cominciammo a schizzarci, nuotare e guardare i ragazzi che ci osservavano dalla spiaggia, prendendoli in giro senza farcene accorgere.

Era passato già molto tempo, e decidemmo di salire a prendere il sole.

All'improvviso sentii dei passi sulla sabbia, alzai lo sguardo e vidi Tommaso, il ragazzo di Chiara, venire verso di noi con un sorriso a 36 denti.
Ma non era solo.
Dietro di lui c'erano altri due amici, però mi concentrai solo su uno di essi.
Egli camminava verso di noi a mò di fotomodello togliendosi la maglietta in un modo decisamente sensuale, aveva un sorriso capace di sciogliermi e occhiali da sole.
Voleva uccidermi.

Venì verso di me e si presentò, mi porse la mano destra, che subito agguantai con una bella stretta.

"Piacere, Tiziano" disse sorridendo.
"Elena" risposi con aria sorpresa e imbambolata ricambiando il sorriso.

E, come se l'avesse fatto apposta, quel giorno aveva dimenticato il telo mare così mi chiese se poteva 'alloggiare' sul mio, insieme a me ovviamente.
Neanche il tempo di rispondere che lui era già sdraiato.
Rimasi ad osservarlo come una scema che non aveva mai visto un ragazzo.

Lui: capelli biondi, occhi azzurri, aria da spavaldo..
No, niente di tutto ciò.
Ed era proprio questo che mi fregava.
Era alto, capelli e occhi castani, muscoloso al punto giusto.
Elena, non è una torta.
Si vabè, ma è difficile descriverlo talmente è bello.
È di una bellezza che non ho mai ritrovato in nessun ragazzo.
È umile nei modi di fare, dolce, delicato, ma troppo sicuro di sè e del suo fisico (come negarglielo).

"Vuoi restare acora a guardarmi?" chiese sfoggiando un sorrisino odioso.
Oddio che vergogna. È qui da qualche minuto e già mi sono fatta riconoscere.

"Stavo solo pensando" Arrossii e ribattei con una piccola percentuale di acidità.

Desiderio di averti mio || OriginaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora