Mi fece spostare e si sedette vicino a me.
Eravamo appiccicati.
Davvero troppo vicini.Il suo respiro mi sfiorava la pelle.
Le sue labbra sempre più vicine alle mie.
Mi baciò.
Mi baciò senza fermarsi.
Io ero paralizzata.
La paura giocava brutti scherzi. Non riuscivo a muovermi.Ma tanto dove sarei andata? Cosa avrei fatto? Intorno a noi il nulla, solo alberi.
Abbassò il sedile e si mise su di me.
Speravo fosse un incubo, un brutto sogno dal quale mi sarei svegliata a breve.
E invece no.
Lui mi stritolava le cosce, i fianchi, il seno e il dolore era forte e chiaro.Mi baciò il collo freneticamente.
Con una mano sollevò il vestito e mi carezzava con forza il ventre."Non ce la facevo più.."disse baciandomi il collo
"Mi è costato molto" e mi baciò la mantibola
"Resisterti questa notte" mi mordicchiò il labbro inferiore e mi strinse il seno sinistro.
Ansimai, ma dal dolore.
Stava facendomi male.Era completamente diverso da Tiziano.
Non riusciva a suscitare i me alcuna sensanzione, alcuna voglia.Mi ritrovai improvvisamente nuda.
Lui su di me stava sbottonandosi la camicia. La tolse e lo stesso fece con i suoi pantaloni e il suo intimo.Avrei voluto non essere li.
Non essere me.
Che la mia anima abbandonasse il mio corpo.Speravo con tutta me stessa che qualcuno lo avrebbe fermato.
Ma nulla.Improvvisamente sentii un dolore atroce.
Con una spinta poco delicata era entrato dentro di me.
Urlai.
Cominciò ad uscire del sangue, mi ero fatta male, tremendamente male.
Le lacrime scivolavano sul mio viso senza che io potessi farci nulla.
Ma lui, insistente continuò a spingere, ancora, ancora e ancora. Sempre con meno delicatezza e senza fernarsi mai.
Neanche di fronte a quella macchia rossa sul sedile, alle mie lacrime, alle mie urla che sicuramente non erano di piacere, ma di dolore.Diede una serie di spintoni tutti uno di seguito all'altro.
Il dolore lo sentivo meno.
E forse ansimai per il piacere.
Chiusi gli occhi e misi le mani sul suo bacino per seguire i suoi movimenti e aiutarlo un pò.
Una senzazione strana invase il mio corpo.
Ero come avvolta da un alone di piacere.
Ansimammo all'unisono.
Immediatanente uscì e venne.
Venni anch'io.Stanco si sdraiò accanto a me, mi baciò la fronte e mi abbracciò.
Nonostante l'immenso dolore che ancora era vivo dentro di me, mi era piaciuto. Molto.
Ci addormentammo così, nudi e abbracciati, stretti l'uno nelle braccia dell'altro.
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Desiderio di averti mio || Originale
RastgeleNon era una storia come le altre. Non non eravamo dei comuni fidanzati. Tanto meno dei semplici amici. Non sono mai riuscita a capire cosa realmente fossimo. Solo sapevo che con lui ero felice, senza di lui non avevo vita. Era come un bel sogno: de...