IMMAGINA TOKIO HOTEL

Tom

Tn:"non credo sia una buona idea"
V:"si che lo é"

Tn:"certo andare in una tra le gang più pericolose di Tokyo e dirgli ei gurda i sono Vanellope e questa é la mia amica tn che ne dite se ci rapite e non ci riportate più a casa?"

Ciao mi chiamo tn e ho un'amica mongospastica.

V:"si ma mica andremo lì a parlagli, gli guarderemo da lontano"

Tn:"no"

V:"ci andrò da sola"

Tn:"ok vengo"

Sarà pure stupida ma le voglio un bene dell'anima e come potrei lasciarla sola.

V:"bene visto che fra poco dovremmo partire andiamoci a vestire"

Andammo in stanza aprendo l'armadio a due ante  dell'appartamento.

Iniziò a scaverà cacciando fuori due vestiti.

Tn:"ma così attireremo l'attenzione e basta"
V:"appunto"
Tn:"secondo me finirà male"

Due ore.

Due fottutissime ore per prepararci, ma che cazzo.
Non so nemmeno se uscirci di casa per come spiamo ridotte, sopratutto Vane che sembra un po' una prostituta.

Io

Lei

Tn:"sembri una stripper Vane, cambiati subito"

V:"no adesso andiamo"

Tn:"cazzo un'ora di macchina solo per vedere delle teste di minchia"

X:"scusami?"

Oh cazzo
Oh merda

Tn:"I-io"

V:"scusa la mia amica non ci capisce nulla, comunque mi chiamo Vanellope, tu sei Bill Kaulitz vero?"

Bene adesso questa me se mette pure a fa conversazione come se fosse una persona qualsiasi.

OH MA STA BUON CA CAP!?

Tn:"venny andiamocene per favore"

B:"prima devo sentire mio fratello se potete andarvene"

X:"no, che ne dite di farvi da portafortuna?"

Tn:"no grazie"

X:"invece credo che lo farai, ma giusto che maleducato io sono Tom Kaulitz"

Ero spaventata da quello sguardo.
I suoi occhi mi scrutavano da cima a fondo, insomma indossavo un vestito non poco appariscente, lasciava le spalle scoperte e lo spacco sul fianco faceva intravedere la mia coscia.

Tn:"e come funziona un portafortuna?"

T:"mi fai un bacio, salgo in macchina e vinco"

Tn:"tu non riceverai mai un mio bacio"
Mi prese con forza il polso trascinandomi più vicina lui.

T:"oh si invece"

Tn:"o-ok"

Mi alzai in punta di piedi per la differenza di altezza e mi avvicinai alle sue labbra.

Venellope ma in che guaio mi hai cacciata?