Tom

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Come sempre mi ritrovavo davanti a quell'inferno che chiamavo scuola.

Non sono mai stata una ragazza molto conosciuta, anzi vivo nell'ombra da non dare troppo nell'occhio.

Non mi curavo dell'aspetto come le altre ragazze, pure mia madre mi riprendeva per i miei pantaloni troppo larghi e la maglia troppo vecchia.
Ma non mi era mai importato più di tanto.

Dal terzo anno per la situazione cambiò.

Ero diventata il mirino di un ragazzo, che non faceva altro che prendermi in giro, del mio aspetto e di come io non ero come le altre ragazze, tutte truccate e in preda agli ormoni.
Varcaia soglia della porta sapendo già cosa mi aspettasse dietro di essa, mi avvicinai all'armadietto, presi i libri e subito dopo sentii il solito gruppetto che mi prendeva in giro.

"Chi vorrebbe una come lei, brutta e goffa"

"Cosa vuoi Tom? Non hai altro da fare oggi?"

Tom Kaulitz, un ragazzetto del mio stesso anni, un piccolo gangster che i ragazzi temevano e i professori odiavano.

Corso per i corridoi e sentendo la campagna anella della prima ora entrai in classe.

"Buongiorno professoressa"
"Buongiorno signorina tn"

Mi sedetti nell'ultimo banco della classe, all'angolo dalla parte del muro.

Il banco a fianco a me rimase vuoto come sempre.
Tutti i ragazzi pur di evitarmi si mettevano in prima fila.

"Buongiorno ragazzi, oggi vi presento un vostro nuovo compagno che si é trasferito qui da poco"

Un ragazzo alto si fece strada nella classe, dire che era bello era un eufemismo.
I capelli neri e gli occhi verdi facevano contrasto fra di loro, creando tanta armonia ne suo viso.
Tutte le ragazze sarebbero cadute ai suoi piedi con un suo schiocco di dita.

"Ciao a tutti sono Cole, ho 16 anni e mi sono trasferito qua da poco"

"Bene adesso vatti a sedere accanto a tn, quella ragazza là giù in fondo"

Mi sentii in imbarazzo alla nomina del mio nome.

I ragazzi si avvicinò con passo veloce posizionandosi accanto a me.

Forse non sarebbe male farsi un po' di amici.

"Ciao io sono tn"
"Io Cole"

"Dopo se vuoi possiamo pranzare insieme"

"Si certo mi farebbe molto piacere"

Le ore passarono velocemente tra risate e sorrisi.

Arrivò l'ora di pranzo e ci avvicinammo alla sala da pranzo.

" a me fanno impazzire i rammstein, sono delle forze!"

Vidi Tom avvicinarsi.

"Oh guarda la piccola tn si é fatta un'amico, che sicuramente se ne andrà per quanto sei brutta"

"Lasciami stare Tom, non é giornata"

"Sei inutile" dopo questa ultima affermazione se ne andò seguito da il suo gruppetto che sghignazzava.

"Perché fa così?" Chiese Cole.

" non lo so ormai va avanti da tempo"

Ci sedemmo al tavolo, entrambi in silenzio.

" secondo me sei molto carina, ti differenzi da tutte le altre ragazze"

Arrossii al complimento, non ti ero abituata a questo tipo di attenzioni.

"Nemmeno tu sei male"

CERTO CHE NON ERA MALE CAZZO ERA UN DIO SCESO IN TERRA.

Abbassai la testa e continuai a mangiare.

"Ti va se uno di questi giorni uscissimo insieme?"
Chiese il ragazzo.

"Certo mi farebbe piacere"

I giorni passavano e tra noi si creò un legame così speciale che non potevamo fare a meno l'uno dell'altro.
Tutto ciò che Tom diceva sembravano solo parole distorte avendo sempre accanto Cole.
Era bello e gentile, non si poteva chiedere altro.

"Cole mi allontano un secondo, vado in bagno"

Uscii dalla mensa, diretta al bagno delle femmine.

Quando arrivai per lavarmi vidi appoggiato allo stipite della porta Tom.

"Non puoi stare qua Tom"

"Non credo me ne freghi molto"

"Cosa vuoi?"

"Non voglio vederti accanto a lui, non voglio che gli parli, che lo tocchi, che ridi e che persino lo guardi"

"Perché non dovrei farlo? É la prima persona che mi ha fatto stare bene"

Cercai di uscire ma mi bloccò trascinandomi verso il muro.

"Perché mi da fastidio vederlo accanto a te, non voglio che sia lui a farti sentire bene"

Non riuscivo nemmeno a guardarlo.

" guardami"
Alzai lentamente lo sguardo, i suoi occhi mi permettevano, erano pieni di rabbia, mi scrutavano fino in fondo .

"Perché?"
Dissi

"Perché sono così gelosi che non riesco a condividerti, voglio essere io quello che ti fa sentire bene e amata, sono io quello che ti deve far sorridere, e far tremare le gambe dalla felicità, non riesci a vedere nessun futuro senza di te"

" e allora perché mi insulti, perché mi parlo che se fossi lo schifo assoluto? Perché mi insulti?"

"Perché fin da subito hai attirato la mia attenzione, volevo farmi notare da te e starti vicina in qualche modo, non riesco a starti lontano"

Lo guardai con stupore, forse ci poteva veramente essere un mio futuro insieme a lui?

Ditemi se volete la seconda parte 😛🤙

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16 ⏰

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