<<Siete pronti?>> ci chiese Tom, prima di varcare la soia dell'Inferno.
Strinsi la mano di Mattheo, e lo sentii particolarmente rigido al mio tocco.
<<No>> risposi sincera, tenendo costantemente lo sguardo davanti a me. Piú preciso, sulla porta davanti a me.
Dietro a quella porta chiusa, c'é colui che tutti temono, e non voglio affatto vederlo.
Perché si, non sono affatto pronta a conoscere il piú temuto mago di tutti i tempi.
Pochi secondi dopo, un elfo ci aprii la porta, e subito fui accolta dal calore che la stanza emanava, e da un tavolo lunghissimo con tante persone attorno.
Mattheo subito, staccò bruscamente la mia mano con la sua, schiarendosi la voce mettendosi in posizione, e con la coda dell'occhio vidi anche Tom farlo.
Guardai i presenti dinanzi a me, e subito incrociai lo sguardo di Draco.
Che ci fa lui qui?
Lo guardai stranita, ma una presenza in particolare attirò subito la mia attenzione.
Era a capo-tavola, in piedi mentre sporgeva il suo disgusto sorriso, piú finto delle ciglia finte che Pansy si mette la mattina.
<<Cari ragazzi miei>> ci venne incontro.
Strinse la mano prima a Tom, poi a Mattheo, ma notai che nello sguardo di Mattheo c'era qualcosa di piú.
Come se non volesse nemmeno essere guardato da suo padre.Infine, spostò l'attenzione su di me.
<<Tu devi essere Nicole Sophia Smith é cosí?>> mi chiese squadrandomi.
Sophia é il mio secondo nome, e non so come faccia a saperlo dato che l'unica persona a saperlo sono io.
Nemmeno Silente lo sa, o almeno spero.Ma ne dubito.
A quel vecchietto non sfugge niente.Annuii non proferendo parola, ma poi mi ricordai cosa mi disse Tom qualche minuto fa.
" Non annuire mai ad una sua domanda. Rispondi sempre".
<<Si...mio signore>> sorride fiero, rivolgendosi al suo figlio piú piccolo.
Lo squadrò <<Mattheo caro, penso che qui la ragazza ti debba insegnare le buone maniere>> sapevo cosa voleva fare.
Voleva provocarlo, e penso che dallo sguardo di Mattheo questa sera non andrà a finire bene.Mattheo non rispose, ma si limitò a guardarlo al che, suo padre lo guardò ghignando.
<<Ragazzi miei, venite a sedervi. I miei piú affidati servi vi hanno preparato già le sedie>> ci indicò il tavolo.
Mentre i due Riddle camminarono verso il tavolo, io me ne stetti ferma, A fissare ogni presente della stanza.
<<Cara, vuoi accomodati?>> mi riprese Voldemort con tono leggermente irritato.
<<S-si, mi scusi>> cercai di risultare educata, ma la verità e che volevo ammazzarlo.
Feci esattamente ciò che mi dissero i fratelli Riddle.
Portare rispetto.
Difficile per una come me, ma almeno ci sto provando.
Mi sedetti accanto a Tom, e con la coda dell'occhio vidi Mattheo stringere i pugni, guardando suo padre che nel mentre stava ritornando a sedersi a capo-tavola.
<<Vi ho riuniti qui per, conoscere la nostra piú attesa ospite. Nicole Sophia Smith>> sorrise maligno.
<<Ma la cosa fondamentale, e che sto ritornando piú forte di prima e, ovviamente, per sconfiggere Potter e Silente, abbiamo bisogno di piú persone>> continuò poi, vedendo che tutti stavano prestando attenzione <<E per rafforzare il nostro legame>> si rivolse a me e ad Mattheo <<Penso che bisogna avere ovviamente, eredi>>
Mi credete se vi dicessi che non sto capendo nulla?
Che vuol dire quello che ha detto? Non ha senso.
Se gli servono degli eredi che se gli facesse, cosa c'entro io in tutto ciò?<<Padre, non é quello che penso vero?>> chiese dun'tratto Tom.
Voldemort gli sorrise maligno <<Proprio cosí mio caro Tom>>
<<Sono lieto di annunciare...>> mi mandò un'occhiata, probabilmente per vedere la mia reazione ma non mi scomposi minimamente dal mio posto. Anzi.
<<Mattheo e Nicole, promessi sposi. Congratulazioni>> rimasi a bocca aperta. Letteralmente aperta.
Mi girai verso Mattheo, e stessa cosa fece lui e dal suo sguardo mi sembra che non era tanto felice di questa cosa.
Io sono felice...perché lui no?Si, ok, non é bello avere un matrimonio programmato a quest'età, però...se ci "amiamo" perché no?.
<<No padre, non adesso>> disse Mattheo alzandosi di scatto, facendo cessare il boato di applausi che si era creato.
Ma é per caso impazzito?!
O mio dio, se non l'ho ammazza é un miracoloVoldemort lo guardò <<Osi dirmi ciò che devo fare, Mattheo?>> gli chiese con tono di sfida, giocando con la sua bacchetta.
Mattheo si girò verso di me, guardandomi per un secondo, e penso che si sia accorto del fatto che c'ero rimasta male alla sua affermazione tant'è che sospirò passandosi una mano tra i capelli.
<<dico solo che é presto. Non sono pronto>> disse.
Le sue parole mi fecero venire fitte dritte nel petto.
Ok va bene che non é pronto, ma allora perché mi ha detto che mi ama, se poi non é pronto?
Perché mi ha detto che in futuro si sarebbe sposato con me?Che ti dicevo? Mo sono fatti tuoi.
Avevi ragione cazzo...
Abbassai lo sguardo sulle mie mani, cercando di non mostrare nulla, e sentii una mano toccarmi la spalla.
Alzai lo sguardo e vidi che era Tom, che mi sorrideva cercando di tranquillizzarmi e sentii una sua mano prendere la mia.
Ricambiai il sorriso, ma una botta mi fece sobbalzare sul posto.<<Le decisioni sono mie Mattheo. Ho deciso cosí fine della discussione e soprattutto, fine della riunione>> i due si guardarono con odio, e Mattheo senza dire nulla, se ne andò uscendo dalla sala grande.
_____
<<Voglio tornare a casa Tom>> mi lamentai per l'ennesima volta, buttandomi a pancia in giú, sul letto di Tom.
<<Ehi! Era in ordine però che palle Nicole!>> mi girai, il giusto per vedere la sua espressione.
<<Eh vabbé>> mi misi comoda.
<<Chissà dove sará andato Mattheo>> disse pensieroso.
Scattai, al sentire il suo nome.
<<Tu sai dov'è>> gli puntai un dito contro.
Alzò le mani in aria <<Ti giuro che non so dove sia>>
Sbuffai, dirigendomi verso la porta.
<<Dove stai andando?>> sentii la voce di Tom.
<<A cercarlo>>
Spazio autrice:
Buona sera a tutte quante! Come state?
Eccomi con un nuovo capitolo.
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My heart is yours || Mattheo Riddle
FantasyNicole Smith é una ragazza molto solare e simpatica che trasmette allegria a tutti. ma purtroppo anche lei soffre molto, ma tutto il dolore se lo tiene per se per paura di stancare gli altri. i suoi genitori sono morti quando lei aveva appena dodici...