𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐈𝐌𝐎.

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I preparativi per il ballo d'Inverno erano appena iniziati!

Il comitato scolastico addetto si trovava nella palestra dell'università, intento a decorarla con gli stessi festoni degli anni precedenti. Il dress code da rispettare era: abiti da sera lunghi fino alle caviglie, senza scollature e tacco non più alto di 8cm per le ragazze. Smoking, papillon o cravatte e scarpe lucide per i ragazzi. I colori erano sempre gli stessi: nero, azzurro e argento. Una singola trasgressione del dress code e si poteva dire addio al ballo per dire ciao al marciapiede fuori alla palestra.

Aziraphale non aveva partecipato al ballo l'anno precedente, perché non aveva un cavaliere e senza cavaliere, non si entrava. Motivo in più per la quale si era appuntato tutti i dettagli necessari ad evitare di finire a parlare col famoso marciapiede, mentre tutti gli altri erano dentro a divertirsi.

Muriel non l'aveva mai visto così emozionato, neanche quando l'aveva accompagnato a visitare la casa di Shakespeare.

Camminavano tra le stradine londinesi, o meglio...Muriel camminava, ridendo divertita nel vedere Aziraphale saltellare di qua e di là, elencando tutte le cose che sperava di vedere e fare al ballo.

Quel pomeriggio erano usciti in città per fare shopping, in vista dell'evento. Prima tappa: Chanel!

«Fai prima tu.»

«Oh, sei sicura?»

Muriel annuì col capo in risposta, prendendo posto su una delle poltroncine in velluto piazzate di fronte ai camerini e ai loro rispettivi piedistalli. Poggiò i vestiti che aveva scelto sul suo schienale, ringraziando il commesso che le aveva offerto un bicchiere del miglior champagne in circolazione.

Aziraphale entrò in uno dei camerini, chiudendo la porta e cominciando a spogliarsi per provare gli smoking scelti, indossando le scarpe di prova prestate in dotazione dal negozio.

Uscì qualche minuto dopo con indosso uno smoking nero in velluto, salendo sul piedistallo di fronte allo specchio per farsi vedere da Muriel. La proposta era raffinata, funzionale per il clima invernale e...

«Banale! Cambiati subito.»

L'aveva scacciato lei con una mano, osservando la sua espressione contorcersi in un broncio indispettito.

«No, no, no...»

Continuava a ripetere Muriel, scartando anche le proposte delle commesse, sbuffando rumorosamente.

«Possibile che in questo negozio non ci sia qualcosa di decen- Quello!»

Aveva sbottato, prima che i suoi occhi si illuminassero mentre indicava lo smoking in questione.

«Dico...ma sei matta?! E' così...»

Mormorò Aziraphale, volgendo lo sguardo nella direzione di quello dell'amica, mentre si sistemava il maglione sul petto.

«E' perfetto! Sai a chi faresti girare la testa con quello addosso?»

Il sorriso di Muriel mutò; da soddisfatto a perverso mentre Aziraphale arrossiva con imbarazzo, grattandosi il retro del collo. Sospirò, posandosi le mani sui fianchi.

«Va bene...lo prendo.»

«Sapevo che ti avrei convinto.»






Qualche shopper di Victoria's Secret e Cartier più tardi, Aziraphale e Muriel avevano fatto ritorno al dormitorio.

Aziraphale sospirò, abbandonando le buste sulla soglia e rischiando di far inciampare Muriel, buttandosi di schiena sul letto con un tonfo sordo.

Mr. Crowley's boy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora