9.forchetta in bulbo oculare

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Capitolo 9. Forchetta in bulbo oculare.

Il tizio seduto davanti a me continuava a infilarsi le dita nel naso da venti minuti filati, la ragazzina accanto a me avrà probabilmente passato il rimmel su quelle ciglia una quarantina di volte, da non riuscire più a chiudere gli occhi. Possibile che di sabato mattina Londra sia piena di pazzi?
Stavo scomoda stretta in quel sedile di plastica dell'autobus 714 diretto verso casa, e il gomito di quell'adolescente disturbata continuava a toccarmi involontariamente il seno. Il telefono vibrò nella tasca di jeans. Sorrisi mio malgrado leggendo il nome sullo schermo.
"Harry cosa vuoi?"
"Buongiorno luce dei miei occhi. Hai da fare stasera?"
"Lavoro principessa, è sabato."
"Lavori ancora per quella vecchia schifosa?"
"Io non mi chiamo Harry Styles. Non ho miliardi di sterline a portata di mano, quindi devo lavorare per pagare l'affitto o io e mio fratello finiremo coperti da un cartone a Victoria Station. "
La piccola peste accanto a me si bloccò improvvisamente, con gomito sollevato, rimmel colante e occhi fuori dalle orbite.
Eppure non ho detto parolacce, cazzo. Ci ho messo anche impegno ,merda. Perché mi sta fissando questa cazzona?
"Ti va di accompagnarmi a fare un giro più tardi. Devo cercare un appartamento per mia madre qui a Londra."
" Va bene, ti aspetto da me. " sospirai.
"E domani pizza e sesso selvaggio da me, chiaro?"
"Styles, sei un eterno romantico." Risi prima di agganciargli in faccia.
Alzai gli occhi sulla strada, ero quasi arrivata. Mi girai lentamente sentendo due occhi perforarmi il cervello. La ragazza con rimmel sparso ovunque aveva occhi sgranati come uova di struzzo e una mano sulla bocca. MI voltai di nuovo verso la strada. Niente, deve essere fuori di testa, magari ha bevuto quel rimmel da due sterline, causandogli una paralisi facciali. Mi divincolai dal mio posto, pronta ad uscire da quella piccola gabbia di matti, ma una manina mi bloccò il polso, con un po' troppa foga. La vidi, l'espressione era sempre la stessa.
"Scusa, eri al telefono c on Harry Styles? Ti prego dammi il suo numero" disse con voce da oca giuliva, alzandosi di stacco in piedi e afferrandomi entrambe le mani.
Scossi la testa confusa, mi divincolai dal nano in calore e appena le porte automatiche si aprirono scesi inciampando sui miei piedi. Presi la sigaretta che tenevo incastrata dietro l'orecchio e cercai l'accendino nelle tasche. Notai che la ragazza era spiaccicata sul finestrino del bus. Occhi socchiusi, in un espressione maligna e guancia aderita perfettamente al vetro lurido.
Un pesce in un acquario. Possibile si sia scopato qualsiasi ragazzina si abbastanza grande da camminare e aprire le gambe? Devo essere impazzita per uscire con uno come lui. Aspirai il fumo e alzai un dito medio verso quell'adorabile futura serial killer, prima che l'autobus partisse di nuovo e portasse gli altri mentecatti nelle rispettive case.

Chiusi dietro di me la porta d'ingresso, Scotty era in casa, lo sentivo sgranocchiare noccioline in cucina. Casa brillava, non era mai stata tanto pulita. Brutto segno.
Deve essere incazzato nero. Scotty è un po' una vecchia madre in menopausa. Avete presente quelle cinquantenni in crisi che sguinzagliano il loro fidato amico aspirapolvere ,per poi passarlo ovunque, sul soffitto, nel frigorifero, fra i tuoi capelli, mentre continuano a lamentarsi e fare monologhi lunghi ore su quanto sia dura la loro vita? Ecco, vi presento mio fratello.
" No, così è una presa per il culo. Devi dirglielo."
Con chi cazzo sta parlando? Scotty non urla mai al telefono, non urla neanche al cane dei vicini che piscia sempre sul nostro giardino.
"La conosci, quando lo saprà ti staccherà il collo. Io non voglio entrarci in mezzo, sono affari vostri. Ti do solo un consiglio, diglielo tu prima che lo scopra lei."
Riagganciò sbattendo il cordless sul tavolo della cucina.
" Che c'è che non va Scott?" chiesi perplessa.
"Niente che ti riguardi." rispose acido, colto di sorpresa dalla mia presenza in casa.
"Stare con Rory ti rovina il carattere cazzo."
"Parlavo con un amico."
Scotty ha amici? Da quando si è fidanzato con Suor Clarissa è stato costretto a perdere tutte le sue amicizie. Mi sta dicendo una cazzata. Ha il viso pallido e le orecchie rosse, lo leggo come un libro aperto.
" Stronzate Scotty. Ma non mi importa, scoprirò cosa mi nascondi." Aggiunsi assottigliando lo sguardo.
"Questo è quello che mi preoccupa" aggiunse più fra se e se, prima di caricarmi di peso sulla sua spalla e lanciarmi come fossi un giavellotto sul divano bitorzoluto.
"Scotty posso farti una domanda?" chiesi incredibilmente seria.
Si sollevo dal divano accucciandosi di fronte a me tenendosi la fronte con entrambe le mani. "Oh mio Dio. Stai per farmi una di quelle domande esistenziali, non è così?"
Annuì vigorosamente prima di incrociare le gambe sulla poltrona di pelle.
" 1 Cosa cazzo ti sei fatto ai capelli, sembra che una vacca sia passata di qua a darti una bella leccata? 2 Bella questa maglia, è nuova? 3 Come faccio a capire se una persona mi piace davvero, cioè come devo comportarmi, immagino che insultarlo come già faccio, non sia un'opzione." dissi alzando tre dita nella sua direzione.
Scotty sospirò prima di lasciarsi andare sul tappeto incredibilmente pulito. " 1 I miei capelli non ti riguardano. 2 Si e se pensi che te la presterò sei fuori strada. 3 Comportati come ti viene, non forzarti. Sarebbe strano vederti girare per casa vestita come una persona normale, non sentirti imprecare più, non dire parolacce e fare gesti volgari. Se gli piaci e gli piaci, è anche per quello. Quindi dì solo quello che ti passa per la testa, cerca magari di censurarti quando siete in pubblico e si affettuosa. Non affettuosa nel senso di consumare amplessi per le vie di Londra, ma digli quello che ti piace di lui, si solo un po' più dolce." concluse sorridendomi amabilmente.
Niente, sembra facile. A me risulterebbe meno impegnativo la scalata dell'Everest senza ossigeno, vaffanculo. Fottuti sentimenti, si affettuosa, dolce blà blà blà. Mai, il giorno in cui diventerò una smielata fidanzata tutto zucchero e diabete tornerò a vivere con i miei. Non esiste morte peggiore, in effetti.
" Sai cosa penso Scotty? Penso che mentre eravamo nella pancia di quella strega di tua madre, il tuo cervello da uomo sia finito nella mia testa, e il mio da donna nel tuo da uomo. Le cose stanno così, non c'è altra soluzione, siamo un caso unico al mondo, dovrebbero finanziare scoperte scientifiche sul caso dello 'Scambio dei cervelli nei gemelli Summers'. Dovrebbero farci una serie televisiva, io mi vedo già interpretata da Megan Fox . Bang. Nuovo successo internazionale." Dissi mimando un esplosione con le mani mentre mio fratello rideva piegato in due.

Diciassette modi per uccidere uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora