Capitolo 12

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Hazel

«Scherzi?»
«No»
«Ti ha baciata?»
«Non è mica il mio primo bacio! Non mi monto la testa per un coglione fico che mi ha buttata in acqua.»
«Credo sia quello che ci stava fissando anche quando sei andata con Dan...»
«Alto, moro, sigaretta?»
«Esatto» Okay, so che averla buttata in acqua ed essersene andato dopo averla baciata non è il gesto più romantico che un ragazzo potesse mai fare, ma l'ha baciata.
«Non illuderti, Haze. I ragazzi baciano chiunque. Devono amarti per dimostrarti che ti vogliono.»
«Ma...»
«Non illuderti mai per un bacio.»
Forse la mia migliore amica è un po' più pessimista di me.
«Guarda sempre il lato positivo.»
Sono consapevole che l'amore non è un bacio, che l'amore non è uno strappa vestiti, che l'amore non è un anello, che l'amore non è un "ti amo" buttato al vento.
So che mi illudo troppo facilmente.
Ma so anche che l'amore vero esiste, e che arriva quando meno te lo aspetti.
Chi lo sa se quel bacio, quel "ti amo", un giorno diventeranno un "voglio passare la mia vita con te per sempre"?
Chi lo sa se un giorno rimpiangerai non aver dato una possibilità alla persona giusta?
La persona giusta, però, spesso arriva nel momento sbagliato.
E poi, senza rendercene conto, buttiamo via tutti i ricordi, chiamando "amore" il primo che ci fà una carezza.
So bene che l'amore non è questo, ma a volte è meglio immaginare.
Perché spesso la realtà può ferirti, cosa che non succede se non smetti mai di sperare.
«Grazie, Haze. Ti voglio bene»
«Io di più.»
Dei passi scendono veloci le scale finendo in salotto. Poi in cucina.
«Giorno, raggi di sole!» il ragazzo tanto pimpante quanto dolce si avvicina a noi, dando a entrambe un rapido bacio sulla fronte.
«Ehii dormito bene?» lo abbraccio.
Mi è mancato da morire.
Non mi aspettavo di trovalo qui. Avevo tanto bisogno di lui ora.
«Dove sono i cereali? Ah, sai che ho sognato?»
«Mhh?»
«Il matrimonio di Haze.» Per poco non mi affogo coi cereali.
«E, fammi indovinare, si sposava con quel biondino di ieri notte?»
«No, lui non c'era...o meglio, non lo ricordo»
«Haze, ti sposerai con signor sconosciuto.» sorrido alla sua battuta.
«Uffa, avrei voluto sapere come sarà il mio sposo...»
«È troppo presto ancora per saperlo» mormora Elly.
Beh, forse ha ragione.

«Metti questo» Yuri continua a porgermi vestiti dal mio armadio.
«No.»
«Invece lo metti, ci sarà Justin!»
«E quindi?»
«Devi essere sexy! Non puoi mettere le tue solite maglie larghe!»
No, non avrei indossato quell'abito. È stupendo, ma è abbastanza corto e a spalle scoperte.
«Avanti! Il nero si abita a tutto, potrai mettere i tacchi oro!»
«Ma che hai bevuto? Resto fedele alle mie converse.»
«Va bene» sbuffa lo stronzetto. «tieni pure le tue converse, ma indossa quel fottuto vestito.»
«No! Ho detto di no. Non ho neanche ancora capito dove dovremo andare...»
«Sarà una sorpresa. Beh, Elly, com'è che si chiamava il biondino? Ce l'avete il numero?»
È forse impazzito?
«No! E va bene, metterò questo cazzo di vestito. Ma le scarpe le scelgo io.»
«Capelli?»
«Mossi.»
«Allora io sarò liscia...Yuri, fuori.»
«Elly, non fare la rompicoglioni. Io rimango qui.»
«Oh, okay»
Cominciamo a prepararci. Posso dirlo? Ho paura di come mi stia il vestito. Perché? Non sono abituata a indossare vestiti del genere...
«Com'è andata in Messico? Forza, racconta, vogliamo sapere tutti i dettagli.» borbotta la mia amica.
«Ehm, tutto bene, fantastico.»
«Conosciuto persone nuove di cui sparlare? Quando ti abbiamo detto che ero qui e non più a New York, ci hai detto che appena saresti tornato avremmo parlato di tutto e di più.»
La solita Elly.
«Ehm...cazzo, sis! Sei uno schianto!»
Mi guardo allo specchio. Non capisco se questo coso mi stia bene oppure no. Non andremo di nuovo al bowling, no?
«Wow! Sei stupendaaa» Elly viene verso di me e mi abbraccia.
«Dovresti vestirti così più spesso!»
Certo.
«Okay, ora mi dite dove andremo?»
«Che cazzo ne so io, chiedi a lui»
«Tra un'ora scoprirete tutto. Mi aiutate a fare i capelli?»
«Vieni qua» lo attiro a me e inizio a sistemargli quei capelli ingarbugliati.
«Ti sono mancata?»
«Abbastanza» sorridiamo entrambi.

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