Capitolo 32

3 1 0
                                    

Hazel

«...JAMES!»
Incredibile. Non posso crederci.
«Ma che cazzo ci fai a letto con mia sorella!» strillo sconvolta.
Lui apre gli occhi, si stiracchia.
«...Hazel? Ma che cazzo...»
«Ah, che ci faccio qui? È casa mia! E lei è mia sorella!» urlo fuori di me. Credo ci siamo soltanto noi in casa. Mamma sarà andata a lavoro, credo.
«Calmati...ehm, posso spiegare...» si mette seduto, ma viene interrotto da Lauren.
«Hazel...v-voi vi conoscete?!»
No, no.
«Cosa? STATE SCHERZANDO?! Ma che cazzo di gioco è?» James si alza, coprendosi le gambe con la coperta. Io mi volto.
«Vattene» scuoto la testa, «o giuro che ti affogo con quella cazzo di coperta!»
«James? Spieghi?» La voce strillante di mia sorella mi arriva dritta ai timpani.
«Bene, ehm...lei è una mia dipendente, Lauren.»
«Mia...sorella? Lei?»
«Proprio lei...»
«Proprio io!» Bofonchio, infastidita. «E voi...tu...vai a letto con mia sorella?»
«Hazel, scendi sotto e non rompere le palle...» mormora lei.
«Ma che cazzo! No, non posso crederci.» Faccio per uscire dalla camera.
«Hazel, aspetta...»
«Ma vaffanculo, coglione!» Gli butto uno schiaffo. Era già da tempo che avevo programmato di farlo, e finalmente ora ce l'ho fatta. Non me ne fotte se mi licenzia, se lo merita.
Scendo le scale, di fretta.
«Ehi, cazzo, fermati!»
«No!»
«Mi servi, ragazzina, non posso permettermi di licenziarti ora. Stammi a sentire»
Non lo ha detto davvero.
«Io cosa? Come cazzo ti permetti?!»
«Non parlarmi così.»
«E tu non farti mia sorella.»
Dei passi rapidi irrompono.
«Hazel, basta!»
«Tu!» Punto un dito contro il petto di mia sorella, «te la fai col mio capo! Ma che problema hai?»
«Non sono affari tuoi!»
«Oh, si che lo sono! Io...io non posso crederci. Ma a che gioco state giocando tutti?» Salgo in camera mia, di corsa. Devo urgentemente distrarmi da tutto questo casino, perciò mi infilo in doccia.
Dopo essere uscita, mi guardo allo specchio. Non mi sono mai vista così.
Non so cosa sia cambiato in me, non so perché io mi veda così, ma forse è l'effetto di un certo Aaron al mio corpo.
Riesco a sentirmi...bella.
E non mi capita spesso, in realtà. O, forse, mai.
Ho sempre avuto insicurezze sul mio corpo, e dubito che smetterò mai di averne. Mi sono sempre sentita diversa dalle altre, sbagliata, esclusa, e ho dato la colpa a me stessa, a quanto cercavo di essere diversa per amarmi, e finendo invece per farmi odiare, senza un motivo.
Cosa c'è in me che non va?
Con Aaron, però, è stata la prima volta che mi sono sentita giusta.
Non avevo mai provato nulla del genere prima d'ora, con nessuno, e perciò ho sempre desiderato una persona che mi trasmettesse certe emozioni. Emozioni che non ho deciso io di provare.
Ma...mi sento completa. Sento come se lui avesse completato la metà mancante del mio cuore. Come se l'avesse riaggiustato, accarezzando tutte le cicatrici e disegnandoci stelle attorno, facendole smettere di sanguinare.
Non avrei mai giurato di potermi innamorare così rapidamente di qualcuno; non so neanch'io come sia successo.
So solo che, per quanto penso sia sbagliato, data comunque la differenza d'età, o il fatto che sia il fratello del mio capo, o che neanche ci conosciamo abbastanza, pur volendo il contrario non riesco a evitare di pensarlo.
Magari...stavolta è la persona giusta.
Non ho mai avuto alcun ragazzo, nessuna esperienza, perciò mi sento rinata. Come se fosse ricominciato un nuovo universo, solo con noi dentro.
Io, il sole. Lui, la luna.
Lui, il buio intrappolato nelle mie ferite, ma lui, lo stesso che le cura senza neanche rendersene conto.
Io, la luce che lo illumina.
Scendo giù, non trovando più né Lauren, né James. E menomale, altrimenti avrei rischiato di perdere completamente la pazienza stavolta.
A volte ne ho troppa. Spesso sopporto cose più grandi di me, troppo, che mi fanno cadere, ma le stesse che mi insegnano che da sola posso farcela a rialzarmi, come ho sempre fatto.
Anche se ho capito che non sono sola, perché quelle persone che ci sono per me, che mi amano così come sono fatta, che mi apprezzano davvero, ci tengono davvero a me e non mi abbandoneranno mai.
A volte, essere troppo buoni, ingenui, disponibili, fa male. Tanto male.
Ti crea fratture che saranno riaggiustate da persone che non le hanno create. Però, poi, quando quella persona la trovi, va bene.
Ti senti felice. Capisci che l'amore esiste. E io, sto cominciando a capirlo.

the night we met Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora