Capitolo 22

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Hazel

«...Aaron.» lo imploro.
Non mi riconosco più.
Faccio scivolare la sua giacca sul pavimento, mentre gli bacio la spalla.
Lui mugola versi, e io faccio lo stesso.
Gli sfilo la maglietta, poi proseguo sbottonandogli i pantaloni.
Scendo ancora sul suo collo, fino a mordicchiargli il lobo.
La sua attesa dura poco, infatti non appena noto la sua reazione alla mia provocazione, inizia a spogliarmi.
Sento il suo respiro premuto sul mio collo, mentre mi sfila i pantaloni.
Un'ondata di piacere pervade lungo la mia schiena, fino al basso ventre. Mi sfila la felpa, poi mi afferra dai fianchi e in un attimo mi ritrovo sotto di lui, con la schiena schiacciata contro il materasso.
Non ho paura, anche se non l'ho mai fatto. Ma non riesco a evitarlo neppure io, non riesco a ragionare e a capire che cazzo mi prende; so solo che ora voglio solo sentirlo mio.
«Sei...sicura?»
Annuisco freneticamente, accecata dall'eccitazione che mi provoca.
Un piccolo gemito mi sfugge dalla bocca quando lui, con una certa delicatezza, scende al mio interno coscia con un dito, fino a toccare il bordo delle mie mutandine.
Mi slaccia il reggiseno con l'altra mano, lanciandolo dall'altra parte della stanza.
«Aaron...»
Con l'indice strofina il centro delle mie mutandine, accarezzandomi dolcemente, e provocandomi una scarica elettrica in tutto il corpo.
«Vuoi che mi fermi, piccola?» Sposta il tessuto quanto basta per toccarmi la pelle. Un tremolio mi colpisce, obbligandomi a stringere i pugni contro la coperta.
«Allora?» sussurra.
Ormai mi sono persa. Sono solo sua.
«No!»
«Mh?»
«NO!» urlo.
Mi bacia il collo, fino a scendere per il petto e infine sulla pancia.
«Ti prego...»
Striscia verso il mio viso col suo corpo e mi lascia un bacio intenso.
«Vieni. Sarai bellissima addosso a me.»
In un battito di ciglia, mi gira, mettendomi a cavalcioni su di lui, quasi completamente nuda.
Dovrei sentirmi a disagio, come mi ci sento ogni giorno soltanto guardandomi allo specchio, ma con lui non è così.
Si sdraia, con me sopra. Mi accarezza i capelli.
Mi abbasso per baciargli l'addome scolpito, ma appena gli lascio un bacio lì, lui si alza.
Continua a baciarmi il collo.
«Aaron...dimmelo»
«Cosa, bambolina?»
«Che mi vuoi...»
«Non bastano le parole. Chiudi gli occhi.»
Mi accarezza la guancia, io gli stringo i capelli, mentre lui si avvicina al mio collo e inizia a leccarmelo, come a volermi tutta per sé.
Poi, faccio come mi ha appena ordinato.
Fa caldo, merda.
Con gli occhi chiusi, percepisco il suo tocco su ogni parte del mio corpo.
«...Aaron...»
«Sei con me.»
Ancora una volta, gira il mio corpo fino a schiacciarmi nuovamente contro il letto e il suo corpo.
Mi succhia il labbro inferiore mentre continua a baciarmi ovunque, e mi mordicchia il lobo destro mentre si avvicina al mio orecchio, per sussurrarmi qualcosa.
«Sei perfetta, amore.»
Mi stringe i capelli.
Lo guardo negli occhi. Non riesco a dire niente, se non a respirare.
«Aaron...» lo attiro a me, per baciarlo ancora.
«Non voglio questo momento finisca.»
«Allora facciamolo durare per sempre.» Non stacca le labbra dalle mie.
Prende qualcosa dal cassetto, suppongo sia un preservativo.
«Guardami. Sei mia
E dopo avermi posato l'ennesimo bacio, comincio a sentirlo dentro di me. Il suo corpo si muove su di me, fin quando anche il mio comincia ad adeguarsi.
«Aaron...»
«Hazel.»
Gemo. Lui sospira.
Ad un tratto, mi gira, facendomi ritornare sopra di lui, ma stavolta lui continua a farmi sua e a baciarmi.
I nostri gemiti si mescolano, mentre continuiamo a scambiarci baci, non staccandoci neanche un secondo.
Gli allaccio le braccia al collo, mentre lui muove le sue sui miei fianchi.
Mi sussurra frasi sdolcinate nell'orecchio, mentre continua a penetrarmi con più forza di prima, ipnotizzandomi col suo sguardo.
I suoi "sei perfetta", in questo momento, sono la cosa più bella che io abbia mai sentito.
Ora, voglio solo che questo momento duri davvero all'infinito.
Perché voglio lui.
Voglio che lui sia mio.
Voglio sentirmi sua.
«A-Aar-...» Sento che sta per succedere qualcosa, mentre lui non smette di accarezzarmi i capelli.
Lui ringhia il mio nome, rimettendosi sopra di me, mentre il mio corpo va in estasi totale.
«Domani mi odierai...» mormora, col fiato corto.
Sento il suo battito dritto sul mio, ed è la sensazione più bella del mondo.
«Tu continua a baciarmi» sussurro, con un filo di voce.
E così succede.
Mi bacia ancora, ancora, e ancora...fin quando non chiude gli occhi, per poi addormentarsi, poggiato sul mio cuore, tenendomi stretta a sé.
Se prima il mio cuore era impazzito, ora è completamente esploso.

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