PROLOGUE

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"God, it's brutal out here."
~Brutal//Olivia Rodrigo~

"MALLORY IRVING! TORNA IMMEDIATAMENTE QUI!"-gridò disperata una donna di mezz'età, senza smettere di correre tra gli affollati corridoi del Met di New York

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"MALLORY IRVING! TORNA IMMEDIATAMENTE QUI!"-gridò disperata una donna di mezz'età, senza smettere di correre tra gli affollati corridoi del Met di New York.

Mal, da parte sua, si limitò a sorridere furba, continuando a sfrecciare tra le statue del reparto di arte greca del museo. Era arrivata nella sua prima famiglia di New York da appena tre giorni, giorni che la ragazzina aveva passato a pulire la casa della donna che aveva deciso di "ospitarla". Le era capitato già parecchie volte di essere presa in affido da persone, che semplicemente desideravano avere qualcuno a cui affidare le faccende domestiche, ma ovviamente a Mal non piaceva né essere usata, né essere sfruttata, quindi quando si ritrovava in famiglie del genere, si impegnava anche più del solito per farle impazzire. Perciò, quando quel giorno lei e la signora Landon erano uscite per andare a fare la spesa, Mal non aveva aspettato un secondo prima di fuggire e senza pensarci troppo, era sgattaiolata dentro al Met. Una volta dentro, aveva semplicemente seguito l'istinto e così si era ritrovata nel reparto greco. Peccato però che la signora Landon era riuscita a seguirla e ora Mal l'aveva alle calcagna.

Guidata dall'adrenalina che quella fuga le stava donando, Mal scansò con forza tutti coloro che si trovavano sulla sua strada, infilandosi anche con violenza nel mezzo di una coppia che stava camminando serena mano nella mano.

"MALLORY!"-gridò ancora una volta la signora Landon e Mal alzò gli occhi al cielo: odiava essere chiamata con il suo nome intero.

Arrivata in una zona più aperta e spoglia dell'esposizione, Mal capì che doveva assolutamente trovare un posto in cui nascondersi. Corse quindi in un angolo, dove si trovava la statua antica di una donna, probabilmente una dea, ma la ragazzina non ci fece troppo caso. Si accucciò dietro all'opera e grazie alla sua statura minuta, riuscì a celarsi agli occhi della maggior parte dei presenti, riuscendo a tenere comunque d'occhio la situazione. Rimase immobile per un paio di secondi, fino a quando una strana sensazione non la fece voltare verso sinistra, scoprendo che qualcuno si era accorto di lei. Si trattava di un ragazzo dai capelli biondi e con grandi occhi azzurri. Doveva avere circa undici anni come lei e la stava fissando con sguardo curioso, rimanendo accanto alla statua di un guerriero greco assieme ad una donna, che Mal immaginò fosse sua madre.

Mal ricambiò lo sguardo e quando la signora Landon gridò il suo nome per l'ennesima volta come un'isterica, la ragazzina si portò un dito alle labbra, facendo così segno al misterioso ragazzo di non dire niente. Il biondo spalancò appena gli occhi, ma per fortuna non fiatò, proteggendo così il suo nascondiglio. Quando finalmente la signora Landon corse in un'altra parte della mostra, Mal potè rilassarsi e dopo un'ultima occhiata di controllo, uscì dal suo nascondiglio. Si sistemò le sue trecce castane, ma quando alzò lo sguardo, scoprì che il ragazzino dai grandi occhi azzurri la stava ancora fissando. Mal inclinò appena la testa, ricambiando lo sguardo con curiosità, decidendo poi di sorridergli appena in segno di ringraziamento. Lui sembrò preso alla sprovvista dal gesto, ma alla fine ricambiò il sorriso.

ꜱᴜʙᴜʀʙᴀɴ ʟᴇɢᴇɴᴅꜱ||ᴘᴇʀᴄʏ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ||(ɪᴛᴀʟɪᴀɴ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora