"Wanna kiss his face, With an uppercut. I wanna meet his mom, Just to tell her her son sucks ( but then I, I want to get him back)" ~Get Him Back!//Olivia Rodrigo~
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"YANCY ACADEMY"-disse Mal mentalmente, aggirandosi scettica per il curato atrio della sua nuova scuola-"sembra un po' troppo di lusso per una tipa come me"-pensò, ricordandosi anche della stanza che le avevano assegnato quella mattina, nel dormitorio della scuola. Si trattava di una stanza davvero bella, o forse, dopo aver passato gli ultimi due anni in una cella, ormai ogni stanza luminosa e con un minimo di arredo le sembrava splendida.
In qualsiasi caso, Mal aveva finito di scontare la sua pena da appena una settimana e praticamente nemmeno le avevano dato il tempo di abituarsi alla cosa, prima di spedirla in una scuola. Almeno questa volta non l'avevano rifilata ad una famiglia e detto sinceramente la ragazza ne era felice: già non essere più in prigione era un cambio bello tosto a cui abituarsi, quindi dover avere a che fare con una nuova famiglia, sarebbe stato solo un peso enorme.
Mal sbuffò e già annoiata da quella giornata, si appoggiò svogliata ad un muro. In teoria, un professore sarebbe dovuto arrivare ad accoglierla, per poi guidarla in uno dei quei inutili tour della scuola, di cui di certo Mal non aveva sentito la mancanza in quegli anni, ma ormai erano dieci minuti che aspettava e ancora nessuno si era fatta vivo.
La ragazza tirò fuori un coltellino dalla manica e con maestria, iniziò a tirarlo in aria e poi a riprenderlo, senza mai perdere la sua aria svogliata e leggermente minacciosa. Dopo quegli anni passati in carcere, Mal aveva imparato a non girare mai senza un'arma a portata di mano. Viste le esperienze vissute durante la sua prigionia, la sola idea di rimanere disarmata la faceva andare leggermente in panico. Dopotutto, Mal aveva imparato la lezione, quando le era stato puntato un coltello alla gola per la prima volta, appena due giorni dopo il suo arrivo in carcere. Ricordava che sul momento la cosa l'aveva stupita, perché in teoria non dovrebbe essere permesso di avere armi in prigione, giusto? Beh, col tempo la ragazza aveva imparato che in qualche modo le armi in prigione ci arrivavano sempre e che quindi era necessario imparare ad usarle e soprattutto, a difendersi da esse.
"Ah salve!"-esclamò una voce, spingendola a mettere via velocemente il suo coltellino-"tu devi essere la nuova studentessa!"
Mal alzò lo sguardo, intravedendo un uomo in sedia a rotelle avvicinarsi a lei con un sorriso contenuto, ma accogliente. Dandosi la spinta col bacino, si staccò dal muro, ritrovandosi così davanti allo sconosciuto.
"Mallory Irving, giusto?"-le chiese, allargando il sorriso.
Prima di rispondere, Mal lo scrutò dalla testa ai piedi: era vestito in modo elegante e la barba bianca che gli decorava il mento, gli conferiva un'aria saggia e quasi...arcaica. L'uomo non appariva vecchio a primo impatto, ma allo stesso tempo sembrava antico quanto il mondo e diciamo che la cosa confondeva parecchio Mal.
