"You were drivin' the getaway car
We were flyin', but we'd never get far. Don't pretend it's such a mystery,
Think about the place where you first met me"
~Getaway Car//Taylor Swift~IL CARCERE MINORILE ST. MARS APPARIVA DA FUORI COME UN EDIFICIO GRIGIO, SPOGLIO E DECISAMENTE DEPRIMENTE. La recinzione di ferro con filo spinato incorporato che circondava la struttura, rendeva chiaro sin da subito di che luogo si trattava, per non parlare poi delle sbarre che decoravano in modo macabro ogni singola finestra, che erano abbastanza d'impatto da far pensare a qualsiasi passante:"cavolo: questo è decisamente un posto da cui stare alla larga!"
Mal Irving però, a differenza delle centinaia di persone che passavano di fronte a quell'edificio ogni giorno, non ebbe alcuna reazione particolare alla vista del luogo che sarebbe stato la sua prigione per i prossimi due anni e senza protestare troppo, si fece scortare all'interno dai due agenti di polizia che l'avevano portata lì. I due uomini l'avevano trasportata lì in macchina e quella, era stata per Mal la prima volta in macchina dall'incidente e la sua reazione era stata alquanto inaspettata e dolorosa: appena un minuto dopo la partenza, aveva infatti cominciato ad iperventilare e a piangere silenziosamente, ma i due agenti non se ne erano accorti, o forse semplicemente se ne erano accorti, ma l'avevano ignorata. Mal, era piuttosto certa della seconda opzione.
I due uomini la trascinarono dentro in modo non particolarmente cortese, assicurandosi sempre che i suoi polsi rimanessero ammanettati per bene dietro alla sua schiena. Il freddo delle manette intorno ai suoi polsi, fu poi l'unica cosa su cui Mal si concentrò, mentre la perquisivano dalla testa ai piedi senza troppi scrupoli. Concentrarsi su un dettaglio molto specifico, fu l'unico modo che Mal trovò per provare ad ignorare le risatine e il tocco un po' troppo approfondito dei due agenti che la stavano perquisendo. Poi, finalmente, la perquisizione si concluse e superati definitivamente tutti i controlli, Mal venne affidata alla responsabile della sezione femminile del carcere, che si presentò a lei come Pam.
"Mi chiamo Pamela Notario, ma qui tutti mi chiamano Pam"-le disse, mentre le toglieva le manette dai polsi-"tu invece sei Mallory Irving, non è vero? La killer ad alta velocità"-concluse, ridacchiando alla sua stessa battuta in modo leggermente irritante.
"Solo Mal. Ma cosa intendi con Killer ad alta velocità?"-chiese, parlando per la prima volta da quando si era alzata quella mattina, infatti la sua voce era leggermente roca e non particolarmente amichevole.
"Beh, da dove iniziare? Furto d'auto, superamento dei limiti di velocità e poi bum! Un bel frontale con una decina di feriti e un morto"-elencò senza mostrare uno straccio di sensibilità riguardo alla vicenda e per Mal, sentire ripetere per la milionesima il caos che aveva provocato, fu come rivivere lo schianto di quella maledetta sera, ma mille volte più amplificato-"anche al telegiornale, non potendo diffondere il tuo nome, ti chiamano così"-le spiegò, osservandola con poi con un'espressione divertita, ma ostile allo stesso tempo-"sei proprio una piccola criminale e questo è il posto perfetto per te. Ora andiamo: seguimi."
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ꜱᴜʙᴜʀʙᴀɴ ʟᴇɢᴇɴᴅꜱ||ᴘᴇʀᴄʏ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ||(ɪᴛᴀʟɪᴀɴ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ)
Fanfiction"𝘐 𝘥𝘪𝘥𝘯'𝘵 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘵𝘰 𝘮𝘢𝘬𝘦 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴..." Dove Mal Irving conosce solo la guerra, fino a quando Percy Jackson non le ricord...