"Now you're on my case, how could I go? You never dreamed I'd be so cold And then with venom on your tongue You ask me who I have become" ~girl I've always been/Olivia Rodrigo~
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
QUANDO IL SIGNOR BRUNNER AVEVA ANNUNCIATO CHE SAREBBERO ANDATI A FARE UNA GITA AL MET DI NEW YORK, Mal per poco non aveva cominciato a sbattere ripetutamente la testa contro il banco. La ragazza provava infatti una sorta di disprezzo irrazionale per quel museo e questo solo perché, due anni prima, ci aveva incontrato Percy Jackson per la prima volta.
Ai tempi, incontrare Percy le era sembrata la cosa migliore che le fosse mai capitata, ma ora era tutto diverso: ora, lei e Percy non erano più amici. Anche se Mal stava ormai frequentando la Yancy Academy da due mesi, le cose tra lei e il ragazzo infatti non si erano mai risolte e non che Percy non ci avesse provato: più di una volta, aveva provato a parlarle e di conseguenza, più di una volta Mal aveva perso la pazienza, fino ad arrivare anche a tirargli un pugno e ovviamente, questo le aveva fatto guadagnare una settimana di punizione, ma detto sinceramente, ne era valsa la pena. Dopotutto, Mal desiderava tirare un pugno a Percy dal momento in cui lui l'aveva tradita. In qualsiasi caso, neanche la sua aggressione fisica era riuscita a fermare Percy, infatti il ragazzo aveva tentato un'altra strada, provando prima a regalarle un altro pacchetto di M&M's, che Mal aveva spudoratamente ignorato e poi, un giorno le aveva portato un cono con due enormi palline di gelato alla menta e cioccolato, che in tutta risposta lei aveva preso e poi gettato nel cestino senza troppe cerimonie.
Forse il comportamento di Mal potrebbe sembrare un po' crudele ed effettivamente lo era, ma la ragazza non poteva farne a meno. Percy le aveva fatto troppo male e lei, ormai, non era più capace di fidarsi di nessuno e nonostante gli sforzi del ragazzo di tanto in tanto riuscissero ad ammorbidirla, Mal semplicemente non poteva permettersi di aprirsi di nuovo con lui: se Percy l'avesse tradita di nuovo, la ragazza non sarebbe riuscita a reggere il colpo un'altra volta. Inoltre, c'era anche un altro problema: Grover Underwood. Nonostante Percy continuasse a tentare di rimettere insieme i pezzi della loro amicizia, sembrava anche perfettamente felice di trascorrere tutto il suo tempo con Grover e Mal non lo sopportava e odiava come la faceva bruciare di gelosia. Percy sembrava averla sostituita benissimo con Grover, quindi non capiva perché non potesse lasciarla in pace e basta.
In qualsiasi caso, adesso era da un paio di settimane che Percy teneva le distanze. Forse, il fallimento con il gelato l'aveva fatto definitivamente rinunciare, ma a Mal non importava, perché lei non aveva bisogno di Percy. Lei non aveva bisogno di nessuno.
"Ragazzi! Da questa parte!"-li richiamò Brunner e Mal, che si trovava in fondo al gruppo immersa nei suoi pensieri, aumentò il passo scocciata.
Tenendosi sempre da parte rispetto ai suoi compagni, Mal proseguì a testa alta, ignorando gli sguardi giudicanti della gente, perché effettivamente la ragazza non era proprio vestita nel modo adatto per una visita al museo, infatti, visto che fuori dalla scuola non c'era l'obbligo di indossare la divisa, Mal ne aveva approfittato per indossare una maglia a maniche lunga viola, dei pantaloncini neri corti strappati con sotto le sue solite calze a rete e ovviamente, i suoi preziosi Dr. Martens platform. I suoi capelli colorati poi, di certo contribuivano a renderla piuttosto appariscente, ma a lei non importava, perché Mal adorava poter esprimere sé stessa attraverso il suo vestiario. Probabilmente, era l'unico modo pacifico e violento che conosceva per farlo.
