Più ne prendi, meno ne lasci. Che cos'è?Matteo stava per cascare a terra dalla stanchezza.
-Forse sono i voti di scuola - suggerì Mica - più ne prendi...no, non è giusto. -
Era da un'ora che si stavano spremendo le meningi alla ricerca della risposta a quell'indovinello.
-Ci dev'essere una risposta a questo enigma- disse Matteo. -Ora capisco perché nessuno è riuscito a uscirne vivo. -
Lanciò uno sguardo al timer sulla parete.
-Mancano sedici ore... - sussurrò. - Sedici ore e moriremo. -
Le guance di Mica si bagnarono di lacrime.
-No. - disse - Non posso morire... non ora. -
Matteo la guardò addolorato.
-Non ho finito la mia vita, ci sono molte cose che non ho ancora fatto; tra tre giorni avrei discusso la mia tesi. Mi sono impegnata a laurearmi in anticipo per trovare lavoro e sposare il mio ragazzo. -
-Tu hai un ragazzo?! - esclamò Matteo.
-Sì... si chiama Ernesto. Non mi ricordo neanche l'ultima volta che gli ho detto "TI AMO"- singhiozzò Mica fra le lacrime.
-Ma smettila! - esclamò Matteo - Non fare come le ragazzine delle serie TV che piangono e dicono "NON MI RICORDO QUANDO GLI HO DETTO TI AMO!" perché glielo dirai molte altre volte. -
Mica lo guardò confusa.
-Non avevi detto che fra sedici ore moriremo? -
-Forse, ma non lo sapremo mai se potevamo salvarci se non risolveremo questo indovinello. Pensaci: Più ne prendi, meno ne lasci. Che cos'è? -
Mica sgranò gli occhi.
-So la risposta all'indovinello! -
Matteo guardò la ragazza sorridendo.
-I passi! La risposta sono i passi!!
-Sei proprio brava a risolvere gli indovinelli. Ma ora cosa si fa? -
-Forse quello che abbiamo fatto all'inizio! Signor Assassino, la risposta è passi! -
Non successe niente.
-Credo che tu abbia sbagliato la risposta. - disse Matteo.
-No, non è possibile. Non ho mai sbagliato un'indovinello prima d'ora. Forse l'indizio va applicato in un altro modo. -
Mica cominciò a contare sulle mani.
-Ma che stai facendo? - le chiese Matteo.
-Forse vanno fatti quanti passi quante le lettere che compongo la parola. - rispose lei.
-Ma da dove devi cominciare a camminare? - le chiese lui.
-Forse dal punto in cui abbiamo trovato la pistola. -
Mica andò davanti alla mattonella con disegnata la nave di Teseo e cominciò a camminare.
-Uno...Due...Tre..Quattro...Cinque. -
Alzò la testa e rabbrividì: sopra di lei c'era il simbolo dell'Assassino Delle Ventiquattro Ore.
-Ora che bisogna fare? - chiese Matteo andando accanto a lei -Che enigma dobbiamo risolvere ora? -
-Non lo so. - disse Mica.
Ad un tratto qualcosa si mosse sopra di loro.
-Cos'è stato? - chiese Mica.
Matteo fissò la ragazza aggrottando la fronte.
-Muoviti di nuovo. - le disse.
Mica fece un passò avanti e la cosa si mosse di nuovo.
-La spilla che tieni suoi capelli può essere di ferro? -
-Io non ho una spilla sui capelli. - rispose la ragazza.
-Allora te l'avrà messa l'assassino. - disse Matteo - C'è qualcosa dietro quel simbolo, bisogna farlo uscire con la tua spilla, molto probabilmente è nascosta in quel buco. - disse indicando in alto.
Mica prese la spilla la introdusse nel buco, da cui l'oggetto misterioso attratto dal ferro uscì e cadde addosso a Matteo.
-Sempre a me... - bofonchiò lui.
L'oggetto misterioso era una chiave, con una calamita e circondata da un bigliettino.
Venere è la dea dell'amore e della bellezza, ma con una maglietta starebbe meglio.
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The Room
Misterio / SuspensoSi aggira a San Benedetto del Tronto (una piccola cittadina di mare nelle Marche) uno spietato assassino, che rapisce le sue vittime (lasciando nel luogo del rapimento uno strano simbolo), le rinchiude in una stanza e le uccide dopo 24 ore. Si occup...