Epilogo.

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Faccio girare il piccolo anello d'oro posto attorno al mio dito, sorridendo alla sua bellezza. Michael ha mantenuto le sue promesse. Mi ha amato, protetto..e sposato.

E' stato uno shock. Mi ha detto che aveva l'anello da più di un mese, ma che era troppo nervoso per farmi la proposta. Quando ha finalmente trovato il coraggio, è stato bellissimo. Mi ha portato in libreria, cioè, nel posto in cui ci siamo conosciuti.

Il posto in cui tutto è iniziato.

FLASHBACK AL GIORNO DELLA PROPOSTA

"Michael, perché siamo qui? Non c'è nulla, solamente libri di storia" ridacchio mentre mi lascia uscire dall'ascensore, per poi bloccarmi.

Mi guardo intorno. Come al solito è vuota. Non ci sono tavoli, e gli scaffali sono pieni di lucine.

Mi prende per mano, e mi porta dietro lo scaffale dove tutto è cominciato.

Scorgo un piccolo tavolo con due sedie dietro. Sopra, lo stesso cibo che abbiamo ordinato per la prima volta al ristorante, e dove ci eravamo baciati, per la prima volta. Mi commuovo. Ha fatto tutto questo per me.

"Non riesco ancora a credere che siano passati due anni.." dice guardandomi.

"Lo so, è pazzesco..Non avrei mai pensato di riuscire ad esser così felice."

"Kitten, non avrei mai pensato di innamorarmi così tanto..E so che la gente parla d'amore come se fosse tutto il loro mondo. Ma non l'avevo mai capito, finché, poi, non ho incontrato te. Il giorno in cui ti sei seduto qui è stato il giorno in cui ho capito che stavo per passare il resto della mia vita con te...Lo sapevo."

Ripenso a quel giorno, l'unica ragione per cui ero andato da Michael era per dirgli che aveva una bella voce, e ora che ci penso, lui non ha mai cantato per me. Quello è stato l'unico momento in cui l'ho sentito.

Pensavo me lo chidesse proprio in quel momento, e ci sono rimasto male quando non l'ha fatto..Forse voleva aspettare, forse non era pronto.

Ma invece di avviarci verso casa, mi ha portato al ristorante, quello in cui ci siamo baciati.

"Qui è dove ho finalmente che ero stanco di fingere, fingere di essere solamente un amico, quando volevo di più" mi bacia. Non me lo chiede, così torniamo a casa.

Arriviamo, e si ferma proprio all'entrata.

"Qui" mormora. "E' dove ti ho detto per la prima volta di amarti" mi prende la mano, avvicinandomi.

"Ti amo Luke."

"Ti amo anche io, Michael" mormoro, con il cuore che batte velocemente.

Apre, e mi porta al piano di sopra, nella nostra camera da letto. Si siede sul bordo, e io lo seguo.

"Qui è dove abbiamo fatto l'amore per la prima volta" sussurra, guardandomi negli occhi. Lascia un bacio sulle mie labbra, per poi alzarsi, portandomi con lui andando verso il bagno. Si avvicina alla doccia, con un sorriso sulle labbra.

"E qui" apre le braccia, gesticolando. "E' dove ho deciso che volevo sposarti, l'ho sempre saputo, e ho scelto questo posto, per fartelo sapere" dice, continuando a sorridere, mentre il mio cuore comincia a battere sempre più velocemente. Cioè, vuole sposarmi.

Ritorniamo in camera da letto e io mi siedo, mentre lui mi bacia la fronte. Mi si inginocchia difronte, mentre estrae una piccola scatola dalla tasca dei pantaloni, aprendone la parte superiore.

"Lucas Robert Hemmings, vuole farmi l'onore di passare tutto il resto della sua vita con me? Mi vuoi sposare?"Non sono in grado di parlare. Lacrime di felicità sgorgano dai miei occhi. Salto fra le sue braccia, annuendo velocemente mentre lui ridacchia, stringendomi. Si stacca, baciandomi, prendendo poi l'anello, mettendomelo.

FINE FLASHBACK

"Michael?" sussurro, mentre lo vedo uscire dal bagno del nostro nuovo appartamento. Si sdraia accanto a me sul letto, circondandomi i fianchi con le sue braccia.

"Si, Luke?"

"Puoi cantare?" chiedo, sperando di sentire la sua voce.

"Se mi stai chiedendo se so cantare, allora no...A meno che tu non voglia sentire una balena morente cantare" continua a ridere, mentre io sorrido.

"So che puoi, ti ho sentito in libreria, l'unica ragione perché mi sono avvicinato a te è per la tua voce..Quindi, so che puoi cantare" dico, curioso. Si stringe nelle spalle. Sbadiglio, e appoggia la testa sulla mia spalla.

"Andiamo Mickey, canta" mi lamento. Ride di nuovo, per poi sospirare, schiarendosi la voce.

"Aspetta, che cosa dovrei cantare?" chiede.

"Uhm non saprei, improvvisa qualcosa" sorrido. Lui sospira, schiarendosi ancora una volta la voce.

"Luke Clifford, voglio avere dei bambini con te! Voglio avere dei piccoli Cliffords, e so che tu non puoi fare figlio, quindi andiamo a prendere un bambino!" canta, scoppiando a ridere dopo aver finito.

Sto in silenzio, non sapendo cosa rispondere. Stava scherzando?Smette di ridere, fermandosi.

"Nel senso, sono serio Luke, penso ne dovremmo adottare uno.." mormora.

Non so da dove sia uscito tutto questo, non abbiamo più parlato di bambini, dopo l'incidente successo due anni fa. Credevo non ne volesse.

"Davvero?" sussurro, quasi non credendo alle sue parole.

"Si, voglio avere dei bambini con te Luke, da sempre. Volevo solamente aspettare il momento giusto per dirtelo."

"Come hai capito che questo era il momento giusto?"

"Non lo so, mi è solo sembrato giusto" dice, allungandomi poi per baciarlo.

"Avremo un bambino.."

"Si, lo avremo, e lo amerò come se fosse il nostro "vero" bambino. Lo amerò come faccio con te."

Sorrido.

"Dio Michael, ti amo tantissimo.."

"Io ti amo di più, kitten."

GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

Siamo arrivati alla fine.

Non so sul serio cosa dire. Grazie a tutti voi per aver letto questa storia, davvero. Sono sul serio felicissima che vi sia piaciuta. Boh, spero vi sia piaciuto anche l'epilogo e niente, non so che dire. Vi adoro, grazie ancora. A breve (HAHAHAHA bella questa) posterò il sequel, quindi ripeto, non togliete la storia dalla biblioteca.

Ok, ho finito il mio discorso, sigh, quindi adesso vado. Come al solito, se volete scrivermi o quello che volete vi lascio il mio twitter aka ikigaitradley, e anche il mio instagram, aka travdley.

Non so che dire, grazie mille di tutto. Vi adoro, a presto.

Mute - Muke. (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora