famiglia

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Ormai il tempo passava velocemente. Ymir si era rivelata un gigante come Rainer e Bertold. Crista o Historia era ormai la regina e il vecchio re venne spodestato.

"Finalmente abbiamo richiuso la breccia nel Wall Maria. Oramai il mondo é al sicuro. Molte persone si sono sacrificate per questa vittoria, un traguardo che abbiamo raggiunto con fatica. Uomini valorosi, come il comandante Erwin Smith, hanno perso la vita"

Queste furono le mie parole pronunciate al funerale del ex comandante del corpo di ricerca. Io salii di grado e diventai finalmente il soldato più forte dell'umanità assieme a Levi, come al solito Erwin ci aveva visto lungo, aveva capito le mie potenzialità.
La morte di Erwin fu un duro colpo per tutti, soprattutto per Hanji. Io e Levi le stavamo accanto ogni giorno soprattutto durante i suoi crolli emotivi. Non si sentiva degna di prendere il suo posto.

Guardai la tomba di Erwin e subito dopo Levi, che posò la sua mano sulla spalla dell'amica per confortarla.

"Dobbiamo ringraziarlo per aver condotto l'esercito a moltissimi risultati. Sperando che vegli sempre su di noi"

Quattro uomini presero la sua tomba e la portarono nel cimitero. Ricevette una degna sepoltura, proprio come ogni comandante.

Il corvino si avvicinò a me e mi mise una mano sul fianco
Levi:"dobbiamo andare ora"
Lo seguii e, montati a cavallo assieme a Hanji, partimmo verso il quartier generale.

Hanji:"grazie per il discorso che hai fatto, avrei dovuto pronunciare qualcosa anche io ma-"
T/n:"non eri obbligata, sappiamo tutti quanto tenevi a lui. Non dovevi dimostrare niente a  nessuno" notai solo in quel momento che non stavamo andando verso il quartier generale "Levi stiamo sbagliando strada. Dovremmo andare di là"
Levi:"non stiamo andando al quartier generale"
T/n:"e dove stiamo andando?"
Hanji:" lo vedrai appena arriveremo"

Continuammo ad andare a cavallo finché Levi rallentò per cavalcare vicino a me. Mi porse una fascia di tessuto
T/n:"che ci devo fare con questa?"
Levi:"sali sul mio cavallo e mettila. Il tuo cavallo lo porterà Hanji"
Feci come Levi mi aveva appena detto.
T/n:"mi state per rapire?"
Hanji:"ovviamente"

Continuammo a galoppare e iniziai a sentire delle voci e versi di animali.
T/n:"ma dove siamo?"
Levi:"puoi toglierla"
Appena la tolsi capii che mi avevano portato in un piccolo villaggio

T/n:"ma che-"
X:"amore di mamma sei viva che bello"
Mi girai e vidi mia madre. Scesi da cavallo e le corsi in contro per abbracciarla.
N/m:" mi sei mancata tanto"
T/n:"anche tu"
Levi:"sorpresa"

Andai ad abbracciare Levi e Hanji.
Hanji:"prendilo come il mio ringraziamento per quello che hai detto oggi"

Mia madre ci accompagnò verso le case della nostra famiglia. Quando mia madre decise di lasciare la casa dei miei nonni andò a vivere vicino a loro per continuare le attività di famiglia.

La casa era sempre rimasta la stessa nonostante gli anni passati nell'esercito. I miei non guadagnavano tanto ma il giusto per poter vivere, dopotutto mio padre era un allevatore e mia madre una fioraia.

All'entrata sulla destra c'era la cucina, con già la tavola imbandita, mentre a sinistra un piccolo divanetto e accanto le scale per salire al secondo piano.

N/m:"sedetevi pure" ci accomodammo, avevo da un lato Levi e dall'altro Hanji.
Levi:"la ringrazio signora per l'invito"
N/m:"no, grazie a voi. Non vedevo da anni la mia piccola bambina"

Al pranzo si aggiunsero i miei nonni e mio padre e fu una delle più belle giornate della mia vita. Levi e Hanji si divertivano a raccontare storie su di me, delle cavolate e figuracce che combinavo.

La sera di quella bellissima giornata tornammo al quartier generale e passammo la serata a sistemare le nuove ammissioni nel corpo di ricerca. Dopo la nostra conquista, diventammo la legione in qui tutti volevano entrare. Ero nel mio ufficio che condividevo con Levi. Non era molto grande ma le nostre scrivanie, una di fianco all'altra, entravano tranquillamente ed erano poste davanti alla porta. Stavamo lì a firmare e scegliere chi far entrare nella nostra squadra, quando qualcuno bussò.

T/n:"avanti" la porta si aprì rivelando il giovane che rimase sulla soglia della porta
Armin:"capitano t/n volevo -"
Levi:"capitano t/c, non è una cadetta come te"
T/n:"non ascoltarlo Armin. Che succede?"
Armin:"non è importante ripasso più tardi" la sua voce era tremolante, probabilmente spaventato da Levi. L'uomo sospirò e chiuse gli occhi
Levi:"entra e parla"

Il ragazzo si sedette davanti alla mia scrivania e abbassò lo sguardo
T/n:"è per Annie?" Il ragazzo non rispose né si mosse.
Levi:"quindi?"
Armin:"credevo fosse nostra alleata, gentile"
T/n:"Armin, il fatto che sia un gigante non vuol dire che non abbia emozioni umane, lei è comunque una persona, come Eren"

Armin:"tu credi che Eren sia umano?"

Sei tu che hai dato inizio a questa storia o sbaglio? [Levi X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora