One

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Bologna, Italia
Febbraio 2023

Camille

Seduta a gambe incrociate sul letto della mia stanza d'hotel, fissavo il nome di Carlos Sainz scritto a caratteri cubitali sullo schermo del mio cellulare.

"Pronto?" sussultai, sentendo finalmente la sua voce dall'altro capo del telefono, dopo quello che doveva essere stato, su per giù, il ventesimo squillo.
Mi raddrizzai sul letto, come se lui avesse potuto vedermi, e mi schiarii la voce, con nervosismo.

"Carlos?" mi accertai fosse lui, anche se ne avevo la certezza. Non lo avevo mai visto di persona ma ci eravamo scambiati qualche parola una volta durante una videochiamata con Charles.
E poi mio fratello era una pilota di Formula 1: seguivo così assiduamente i weekend di gara che  avrei potuto riconoscere e distinguere le voci di ogni singolo pilota anche a mille miglia di distanza.

"Si, sono io. Chi parla?" mi chiese, comprensivamente confuso.

"Ciao, scusami se ti disturbo. Sono Camille. Camille Leclerc." puntualizzai, chiarendo subito chi fossi prima di confonderlo ulteriormente.

Ero un po' imbarazzata perché non lo conoscevo molto bene ma Carlos era l'unica persona che potesse aiutarmi. Volevo fare una sorpresa a Charles a Maranello e l'unico modo per capire come muovermi, dove andare e cosa fare era avere un aiuto dall'interno.

"Camille? La sorella di Charles?" sembrò realizzare e il suo tono mi fece scappare una leggera risata.

"Cercavi tuo fratello? Mi dispiace ma non è con me  in questo momento." continuò poi, prima che potessi interromperlo e spiegargli il motivo di quella telefonata.

Tirai un sospiro di sollievo perché la mia paura più grande era che Charles scoprisse di quella conversazione e che quindi la mia sorpresa saltasse rovinosamente. Sapere che lui e Carlos non fossero insieme mi metteva molta più tranquillità perché potevamo parlare senza problemi e senza fretta.

"No, in realtà è un bene che non sia con te. Dovrei chiederti un favore." lo informai e lui dall'altro capo mi invitò a continuare senza esitazione.

"Vorrei fare una sorpresa a mio fratello. So che c'è la presentazione della nuova macchina domani e volevo sapere se potessi aiutarmi ad entrare senza essere vista." gli spiegai brevemente.
Ci fu silenzio per qualche secondo dall'altra parte, come se Carlos stesse pensando al da farsi, e poi lo sentii parlare di nuovo.

"Potrei avere una soluzione. Lascia solo che invii un messaggio a una persona." mi informò e la voglia di iniziare a saltellare per tutta la mia stanza d'hotel si fece viva dentro di me, ma cercai di darmi un contegno. Dovevo resistere solo fino al termine della telefonata.

"È da un po' che tu e Charles non vi vedete, vero? Parla spesso di te. Gli manchi un sacco." continuò e un sorriso timido si aprì sul mio volto, mentre gli occhi mi si facevano un po' lucidi.
Charles era la persona più importante della mia vita, era la mia forza e il mio punto debole e non si può spiegare a parole quanto stare distante da lui avesse rappresentato un peso per me. Era la mia metà ed era come se mi mancasse un pezzo di me quando non eravamo insieme.

"Non lo vedo da quasi otto mesi." risposi, evitando di aggiungere altro, perché qualsiasi dettaglio aggiuntivo mi faceva davvero troppo male in quel momento.

I'M STILL ALIVE - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora