Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle.
Oscar Wilde.Damon's pov
Lo sapevo che avremmo fatto una cazzata comportandoci in questo modo. Lo avevo detto a Chase, se io dovessi... Se io dovessi perderla non me lo perdonerei mai. Io morirei per lei.
Ucciderei per lei, torturerei per lei.«Cazzo! Non posso perderla, non posso..» singhiozzo. Solo il pensiero mi manda in bestia.
«Damon, calmati.» Chase si avvicina a me e mi prende il viso tra le mani. «Tu non la perderai ok? Lei ti capirà, non succederà un'altra volta. Guardami, hai capito?» io annuisco mentre respiro quasi a fatica.«Tutto questo.. Lei mi fa sentire così vulnerabile. É il mio tallone d'Achille.» dico sbattendo la schiena contro il muro. Mi serve proprio una sigaretta.
«Sei fottuto, amico. L'amore é come il veleno, ti uccide lentamente.» dice mentre aspira la sua fantastica Marlboro. Oh ma ora é anche filosofo?«Lo so. Ma non posso farci niente, da quando l'ho vista dalla mia finestra.. Così solare, sorridente.. Me ne sono innamorato, sarà stato pure un colpo di fulmine ma io la amo da dieci fottuti anni.» dico guardandolo. Sembra immerso nei suoi pensieri.
«Va a cercarla. Parlale, e falle capire il tuo errore. Damon miraccomando, controllati.» dice dandomi una pacca sulla spalla amichevole. Io annuisco e gli lascio tra le mani la sigaretta che fino ad un secondo fa era nelle mie labbra.
Faccio un bel respiro e mi incammino verso la palestra. So che è li, fa danza classica da quando era piccola e come sempre non ho mai smesso di vedere un suo saggio.
Anche dopo anni che non ci parlavamo andavo sempre ai suoi saggi rinnovando la nostra promessa.
La guardavo, la scrutavo sempre, ero nei meandri oscuri solo per ammirare la bellezza di un diamante così ammaliante.Cammino verso la palestra e quando arrivo davanti sento una leggera musica classica, sorrido perché so già che Rochelle é li.
Entro e la vedo, con il suo tutù, le scarpette da punta che fasciano perfettamente il suo piede, l'agilità con cui si muove, quelle gambe e quelle braccia.. Dio.Appena si accorge di me smette subito di ballare e si incammina per togliere la musica.
«Raggio di sole..» mormoro avvicinandomi a lei.
«Damon. No. Ti ho chiesto solo una cosa, elaborare. É così difficile per te?!» sbuffa delusa.«Si é difficile per me. Non sai quanto cazzo sia difficile non poterti sfiorare anche per un solo secondo! Rochelle, tu sei la mia vitalità, io senza te non sono nessuno ed è l'ora che tu lo capisca, ma se non è così... Me ne vado.» dico serrando la mascella.
Spero mi fermi. É stato un passo rischioso questo, ma se mi ama mi fermerà.«Damon cazzo! Dove vai?» mi corre dietro.
«Non mi vuoi tra i piedi? Va bene. Ma non ignorarmi, mai.» mi giro per dirle questo e lei mantiene il contatto visivo.
«Come ti è venuto in mente?» mormora delusa dal mio comportamento.
«Rochelle non farmi la predica. Ho fatto quello che andava fatto, ho tolto un peso.» lei continua a guardarmi come se non mi riconoscesse.«Il modo per risolvere le cose non è la violenza.. Dovresti ricordatelo.» mormora sconfitta.
«Lo so, ma tu sai che ho dei grossi problemi con la rabbia e quando mi incazzo perdo la lucidità.» dico serrando la mascella.«Leoncino.. Scusami. Non avrei dovuto arrabbiarmi così ma capiscimi, l'ho visto ferito pieno di lividi e ho perso il controllo. So che è per via della classifica non c'è bisogno che tu me lo dica, ma solo.. Abbi un po' più di autocontrollo.» butta fuori tutto d'un fiato.
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Ti ho scoperta, Grace.
RomanceUna casa abbandonata. Una ragazza impacciata. Ostacoli da superare. I tre motti di Grace Walker. Ormai viveva nella casa abbandonata più conosciuta del Bronx, da quando era piccola,e aveva imparato a difendersi molto bene. I suoi genitori erano sta...