Capitolo XV

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«Steve.» Uscì in giardino dove tutto era stato coperto dalla neve. Il sole stava calando e il cielo era diventato una distesa di colori rassicuranti. Lui mi dava le spalle e i suoi capelli erano scarmigliati a causa del vento gelido. Mi strinsi nel mio cappotto e mi sedetti vicino a lui fissando l'orizzonte che veniva oscurato dalla nebbia. Mi girai verso di lui osservando il suo profilo, era così bello. «Ehi, tesoro.» Mi avvicinai mettendogli una mano dietro al collo, accarezzandogli la pelle scoperta dal giubbotto. «Parlami, Steve.» Si girò verso di me con gli occhi rossi e una smorfia addolorata che gli dipingeva la faccia.

«Mi sento così...» Si avvicinò e accarezzò il mio naso con il suo. «così...solo.» I suoi occhi incontrarono i miei, fu come se una mi avesse trafitto il cuore. «E Dio, tu sei così bella, così serena, hai così tanta voglia di sorridere. Tu non dovresti essere innamorata di me e io ti dovrei lasciare andare. Hai quegli occhi così privi di cattiveria, sei una bambina che non vorrei rovinare. Lizzie, tu ti meriti di meglio.» Sussurrò. Mi arrabbiai quando disse quelle parole ma restai tranquilla, niente avrebbe dovuto rovinare quel nostro rapporto.

«Stupido Steve, non capisci che sei bello da morire. E secondo te perché mi sono innamorata di te? Steve, io ti amo. Amo i tuoi occhi, la tua bocca, il tuo cuore, i tuoi capelli messi male la mattina, amo quello che sei. E mi fai impazzire il cuore. Amo i tuoi difetti, Steve. E non sei solo, okay? Ci sono e se vuoi ti posso anche abbracciare per tutta la tua vita, anche con il caldo di agosto. Io ci resterei vicino a te non perché sono accecata dalla tua bellezza esteriore, ma perché ti amo anche quando fai i capricci, anche quando non riesco a sopportarti. Adesso tienimi la mano e non lasciarmela e ricordati che io ci sono, anche all'alba. E non piangere, perché se lo fai mi metto a piangere anche io e non sono uno bello spettacolo.» Sorrise e poi mi abbracciò nascondendo la faccia tra i miei capelli e il mio collo. «Steve, tu sei la persona più bella che io abbia incontrato nella mia vita.» Sussurrai baciandogli la guancia liscia. «Sei il mio sole e senza di te non potrei vivere perché rendi la mia vita così luminosa e misteriosa. Tu sei la mia parte migliore. Ti prometto che le nostre anime saranno appiccicate per l'eterno perché so che sei la mia anima gemella.» Con un movimento veloce le sue labbra furono sulle mie. La sua lingua si intrecciò con la mia, mi avvicinò a se prendendomi per la vita e poi mi mise sulle sue gambe mentre continuavamo a baciarci. Avevo così tanta voglia di lui. Appoggiai le mie mani sulle sue guance bagnate dalle lacrime. Ci staccammo per riprendere fiato, i suoi occhi rossi brillavano e un lieve sorriso incurvò la sua bocca.

«Amami, Lizzie, ne ho così tanto bisogno.» Sussurrò. Appoggiai la mia fronte sulla sua e lo guardai negli occhi.

«E tu ama me, più di quanto possa farlo Romeo verso Giulietta.» Ridacchiò e fece scontrare di nuovo le sue labbra con le mie. Il suo sapore era così confortevole.

«Andiamo in camera.» Affermai alzandomi dalle sue gambe per poi prendergli la mano e trascinarlo nel piano superiore. Entrammo dentro la stanza e subito mi avventai su di lui.

Gli tolsi con goffaggine il giubbotto e lui lo tolse a me, infilai le mani sotto la maglietta e sentì la sua pelle calda piena di brividi. Dio, cosa mi fai. Con manualità mi tolse la felpa e la maglietta e io con un movimento brusco tolsi la sua maglietta. Con le mani lo afferrai dietro al collo e lo baciai avidamente. Mio, pensai, solo e unicamente mio. Mi prese sotto al sedere e mi fece aggrappare a lui, chiusi le gambe all'altezza del suo bacino e appoggiai il mio petto coperto dal reggiseno sul suo. Sentivo caldo, tanto caldo, quel caldo che ti prende l'anima senza che te ne accorgi e poi ti prende il cuore mentre non capisci più niente. Mi portò verso il letto e facendo attenzione mi appoggiò guardandomi con una luce desiderosa negli occhi. Si tolse i jeans e piegandosi verso di me mi tolse i pantaloni da ginnastica. Quando fu sopra di me sentì la sua erezione tra le mi gambe e il fuoco, che prima era solo un lieve caldo, si impossessò di tutto il mio corpo. Mi tolse il reggiseno baciandomi il collo per poi scendere giù sino all'elastico degli slip. Mi fissò con un sorriso malizioso e io gemetti vogliosa. Il suo viso ritornò all'altezza del mio e mi baciò infilando una mano negli slip. Spalancai gli occhi cercando di prendere aria.

«Dio, sei così sexy.» La sua voce era così roca che mi fece gemere ancora di più. Vacci piano, dissi mentalmente a me stessa. Appoggiai le mani sul suo sedere e sorrisi con furbizia. Tolsi i suoi boxer e con il suo aiuto riuscì a togliere i miei slip. Allargai le gambe quando la punta della sua erezione fu nel punto giusto. La sua mano si mise sotto il mio mento per far indirizzare il mio sguardo nel suo. Feci una smorfia sentendo che stava entrando dentro di me. Il dolore fu momentaneo, niente infarto o catastrofi naturali, come raccontavano tutte le ragazze del mondo. Il piacere era così forte che non sentivo nient'altro che noi, i nostri sospiri e il battito del mio cuore. Tutto finì dopo poco, eppure quando uscì fuori da me mi sentivo ancora in paradiso con lui che continuava a guardarmi negli occhi.

«Ti amo.» Sussurrò baciandomi con trasporto. Mi girai di schiena e aspettai che i suoi addominali scolpiti fossero a contatto con la mia schiena. Abbracciandomi mi diede un bacio sotto l'orecchio e poi sul collo. Sorrisi sentendo i brividi in tutto il corpo.

«Sei fantastico, Steve, e sei mio. Mi ritengo la donna più fortunata dell'universo.» Affermai chiudendo gli occhi sentendo i nostri sospiri riempire la stanza illuminata dai lampioni.

«E tu non cambiare mai, perché sei unica.» La sua voce era stanca eppure sempre piena di quell'amore che avevo sempre desiderato.

«Io non cambio, stai tranquillo.» Scherzai facendolo ridacchiare.

«Devo dirti una cosa.» Sussurrò e io drizzai le orecchie come un cane.

«Di tutto quello che vuoi, basta che non sia qualcosa di cattivo verso di me.» Mi strinse mettendo la sua guancia contro la mia.

«No, niente che riguarda te.» Affermò sbadigliando. «Ho deciso di lasciare la medicina e di diventare un cantante. Ho parlato con mio zio, dice che sarà felicissimo di diventare il mio manager e ho parlato con mio padre e mia madre stamattina, dicono che se divento un cantante non mi vorranno più nella loro casa.» La sua voce si riempì di tristezza. «Ho così tanta paura di non farcela.»

«Segui il tuo cuore, Steve. Sei forte e puoi sfidare anche un leone, io ci sono se ti devi sorreggere a qualcuno. E posso amarti anche quando andrà tutto male, lo posso fare.» Affermai chiudendo girandomi verso di lui. «Cosa dice il tuo cuore, Steve?» Chiesi fissando quei suoi zaffiri verdi.

«Voglio lasciarmi tutto ciò che mi fa sentire male alle spalle e incominciare una nuova vita con te.» Affermò guardandomi. Lo baciai dolcemente.

«Vuoi rinunciare alla tua famiglia?» Chiesi quasi in colpa.

«No, ma se non mi accettano per quello che sono finirò per essere depresso e non mi va.» Le sue dita mi accarezzarono delicatamente la linea della spalla e il braccio. «Ma tu mi devi restare affianco, altrimenti crollo.» Mi guardò quasi intimidito e impaurito.

«Ripeto, non ti mollo.» Giurai decisa. «Adesso andiamo a dormire, domani è natale.» Affermai ridendo quando fece una smorfietta dolce mentre gli aggiustavo i capelli.

«Sissignora!» Scoppiai a ridere quando fece una pernacchia sul mio collo.

«Eh smettila!» Sussurrai allontanando il suo viso dal mio collo mentre le sue braccia mi stringevano.

«Non so se riuscirò mai a eseguire i tuoi ordini.» Scherzò facendomi ridere.

«Mmh...dovrai impegnarti.» Lo baciai ripetitivamente e poi lo abbracciai sentendo il nostro profumo mischiarsi.

Guardati sei così innamorata che mi accechi con quel sorriso, la vocina nella mia testa mi fece sospirare. Chiusi gli occhi e sorrisi. La vita è così bella quando ci sei tu, pensai sentendo il respiro di Steve sul mio collo.

«Buonanotte, Liz.»

«Buonanotte, Steve.» Mi addormentai cullata dalla leggerezza del nostro amore, che agli occhi indiscreti poteva sembrare così banale, ma che se lo guardavi meglio ti faceva venire voglia di piangere di gioia.

Hello, I'm queen of disaster! (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora