Vita vista mare

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Posso dirlo? Questo posto mi è mancato.

La Marina Militare di Napoli per noi diventa veramente casa durante le riprese.

Avere una vita vista mare per tutti questi mesi non mi dispiace affatto e forse questo è uno dei motivi per cui non mi pesa poi così tanto il pensiero di dover trascorrere tutta l'estate qui, contando ovviamente qualche piccola pausa quando possibile (e rigorosamente senza abbronzarci!)

Vero è che ho vissuto questo posto con reale intensità soltanto lo scorso anno, durante le riprese della terza stagione, a differenza dei "veterani" che sono ormai qui per il quarto anno di fila. Forse è anche questa la ragione del mio entusiasmo? Anche loro saranno felici come me oppure saranno stanchi? Forse mi stancherò anch'io?
Pensandoci, non so neanche chi prenderà parte alle prossime stagioni...oltre me.

In ogni caso, passare mesi e mesi, per giornate intere, con le stesse persone crea inevitabilmente momenti indelebili, legami profondi, ricordi infiniti ed ineguagliabili.
Come la spieghi a chi non la vive la magia di questo posto?

Superato il cancello della marina avverto una strana sensazione dentro di me, è quella strana sensazione, la riconosco: sto tornando a casa. O meglio, una importante parte della mia anima sta tornando a casa, si sta risvegliando, torna a respirare ed è pronta a prendere vita e nuove forme.

Esco rapidamente dal van e mi rendo conto che quel sole meraviglioso che mi aveva svegliata qualche ora prima è ora coperto da una nuvola grigia enorme.

Scorgo in lontananza Ivan e corro verso di lui per poi lanciare le mie braccia attorno al suo collo.

"Quanto mi è mancato il mio regista preferito!" gli dico con la tipica voce stridula che ho soltanto nei momenti di estrema felicità.

Ivan ricambia l'abbraccio e mi sorride. Non è una persona molto espansiva ma è in grado di esprimere il suo affetto in modi tanto diversi. Primo fra tutti: il suo sguardo sincero, protettivo.
Gli occhi di Ivan sono potenti, magnetici e trasmettono, arrivano. E sono stati proprio quegli occhi a rendere incredibile il lavoro svolto lo scorso anno. Arrivano dove altri occhi non arriverebbero, ci vedono lungo. "E ci hanno visto lungo anche con te!" mi ripete sempre.

E poi ci tiene così tanto a quello che fa, a come lo fa. L'ultima volta che l'ho sentito era molto preoccupato per questa nuova stagione anche perché, da come ho potuto capire, potrebbe essere l'ultima per lui.

Ma ancora non voglio pensarci, e un po' non voglio crederci. Mare Fuori senza Ivan per me non sarà più Mare Fuori, non sarà più la stessa cosa.
Sono qui proprio grazie a lui, è lui che ha deciso di scegliermi, è lui ha deciso di darmi fiducia, è lui ha deciso di credere in me quando neanche io ero pronta a farlo. E forse non lo ringrazierò mai abbastanza per questo.
Ho studiato ancora nel corso di quest'anno, mi sono impegnata senza fermarmi mai perché so di dovere migliorare sempre di più e voglio farlo. Per me e per chi ci ha creduto ancora prima di me...come lui.

La marina, nel frattempo, inizia a popolarsi. Ci sono "quelli di sempre" ma anche quest'anno non mancano nuovi volti.
La sensazione che provo quando le riprese stanno per ricominciare è strana: magari non ci si vede da tempo tutti insieme ma l'intensità dei momenti e degli incontri ripaga tutto il tempo passato lontani, come se fosse volato, come se non ci fosse mai stato.

Sono seduta sui gradini e, in attesa che arrivino tutti, mentre fumo una sigaretta mi si avvicina Yeva, una delle ragazze nuove. L'avevo già incrociata l'anno scorso di sfuggita ma non avevamo avuto modo di scambiare più di due parole.

"Ciao! Sei emozionata?" le chiedo.

"Ancora non riesco a crederci. Mi sembra che la mia vita sia cambiata inaspettatamente da un momento all'altro e ho paura di non essere all'altezza del ruolo che hanno scritto per me quest'anno..."

Vorrebbe proseguire ma la interrompo prima che possa continuare: "E io invece so sicur' che sarai bravissima! Anche io avevo le tue stesse paura l'anno scorso, credimi. Devi soltanto lasciarti andare, crederci ed affidarti a chi lavora con te. Sapessi io quante cose ho "rubato" dagli altri durante le riprese della terza stagione! Consigli, trucchi, riti scaramantici...è una giostra continua qua!
E soprattutto siamo sempre tutti pronti a darci una mano. Non ti parlo solo di Ivan ma di tutta la troupe e anche dei "veterani"! Anche loro potranno aiutarti tanto! C'è veramente l'imbarazzo della scelta tra Matteo, Clotilde, Antonio o ancora Massimiliano..."

"Presente!"

Vengo interrotta improvvisamente.

"Parlavi di me, no? Mi fischiavano le orecchie!". Sorrido.

Sì, è arrivato Massimiliano.

"Stavo giusto dicendo a Yeva quali fossero le persone su cui NON fare affidamento durante questi mesi di convivenza forzata."

Ridiamo tutti e tre e nel frattempo, dalla finestra, Ivan ci fa cenno di entrare. Con l'arrivo di Massimiliano siamo finalmente al completo.

Yeva accelera il passo per raggiungere gli altri mentre Massi mi tende la mano per aiutarmi a sollevarmi da terra.

"Comunque ciao" continua.

"Ciao. Tutti a te stavamo aspettando" rispondo.

Mi ruba la sigaretta dalle mani e fa l'ultimo tiro prima di spegnerla.
"Tu sicuramente. Comunque goditi questa giornata...pcchè accussì nun e vir cchiù assaje".

Ridendo, volta le spalle e si avvia all'interno mentre fuori inizia a piovere.

Non so se quella di Massimiliano è soltanto una battuta o se veramente questa frase abbia un senso, detta qui, così ed ora. Non so neanche quante volte io mi sia fatta una domanda simile riferendomi a qualcosa di detto o fatto da lui.
Ma non mi stupisco neanche più di tanto perché la verità è che io Massimiliano nunn o capisc' quann parl. E forse non mi è mai neanche troppo interessato farlo.

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