"Grazie amò, scusa per averti rotto il cazzo ed essermi fatta accompagnare fino a qua, mi sembrava troppo brutto non passare proprio." dico a Silvia mentre esco dalla macchina.
"Nun t'preoccupà, tanto comunque dovevo scendere per riportare Andrea a casa. Ma poi sai come tornartene dopo?" mi chiede prima di ripartire.
Effettivamente non ci avevo pensato.
"Sì, un modo lo trovo sicuramente, lo sai. Al massimo chiamo un taxi!" concludo.Andrea mi guarda con fare sospetto. Da prima che arrivassimo a casa di Silvia ha iniziato a tempestarmi di domande: Come mai hai cambiato idea improvvisamente? Chi ci sta a questa festa?
Mi annoia terribilmente quando fa così.
E poi, a dirla tutta, non so neanche io per quale motivo ho cambiato idea improvvisamente.Sicuramente sono incuriosita da questa serata.
È tanto tempo che noi del cast non passiamo una serata insieme, come i vecchi tempi.
Mi dispiaceva veramente tanto perdermela: si respira spensieratezza in queste circostanze.
È vero che ci vediamo tutti i giorni per mesi interi ma incontrarsi fuori dal set è tutta altra storia.
Siamo meno concentrati, meno tesi, meno "impostati". E abbiamo più tempo per noi, per raccontarci quello che va e quello che non va...non è scontato niente, anche semplicemente chiedersi "come stai" durante la frenesia delle giornate di set e le serate come questa sono proprio quei momenti in cui è possibile farlo.E poi quando ho saputo ci sarebbe stato anche Massimiliano la mia curiosità è aumentata ancor di più. Ma no, non ho intenzione di interrogarmi troppo sul perché. Che sono una persona curiosa lo sanno tutti quanti e la motivazione, forse, è soltanto questa.
"Ciao!" mando un bacio ad Andrea e Silvia che si accertano del fatto che io sia entrata nel portone del palazzo già aperto prima di andar via.
Non ho il tempo di fare due passi che il mio cellulare suona.
Andrea.
"Cmq non mi hai detto tutto...domani mi racconti!!!!!" scrive, ma decido di non rispondere.Già dalla strada si poteva sentire la musica fortissima del terrazzo.
"Bene, almeno so già a che piano devo andare!" penso tra me e me mentre entro in ascensore.Mi guardo allo specchio rendendomo conto che questo specchio è ottimo per le foto.
Prendo di corsa il telefono e scatto qualche selfie poco prima di raggiungere l'ultimo piano.
La musica si fa sempre più forte, l'ascensore si ferma...ma io sto ancora scattando foto.Proprio in quel momento qualcuno è più veloce di me e apre la porta dell'ascensore ancor prima che lo faccia io.
"Paolillo?!" dico.Scoppiamo a ridere mentre Matteo si mette ad imitare le mie pose.
"Ma vuò vrè ca' mo' t' vatt'?" gli dico buttandogli al collo le braccia al collo ed abbracciandolo.
"Ma dove vai?" gli chiedo.
"Mica te ne stai andando già?""In realtà sì..." controlla l'orario.
"Tu domani non registri ma a me aspetta una giornata...di fuoco. E al tempo stesso mi aspettano molte poche ore di sonno...comunque non sapevo venissi. Credo
che la festa non durerà ancora molto." dice."Fa niente...ci tenevo a passare. Mi dispiace però che te ne vai già. Ci organizziamo uno di questi giorni? Pure con Alessia magari, come i vecchi tempi..."
Matteo mi guarda con uno sguardo dolcissimo. Il bene che ci lega è infinito e a me dispiace davvero tanto che, da quando tra me e Antonio è finita, il tempo che trascorriamo insieme sia drasticamente diminuito.
"Sì fratm', lo sai..." gli dico mentre lo abbraccio.
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Controvento
FanfictionRicordo che si è voltato verso di me e mi ha detto semplicemente:"Mai controvento". Gli ho sorriso senza aggiungere altro. Eppure, a quella frase ci ho ripensato spesso. Mai controvento.