"Ja, sò seria! Me li posso tenere 'sti anelli? Mi piacciono troppo!"
Rossella e tutto il resto della troupe già non ne possono più di me ed è soltanto il primo giorno.
"Marì, poi vediamo! L'importante è che non li perdi..." mi risponde sorridendo mentre Ivan continua a sistemarmi con estrema attenzione i capelli.
Come sempre c'è un immenso lavoro per la cura dei dettagli ma quest'anno si sono veramente superati, soprattutto per quanto riguarda il mio personaggio.
C'è grande fiducia nella forza evocativa delle immagini: un trucco particolare, la scelta di un vestito di uno specifico colore...sono dettagli non lasciati al caso, studiati e di cui tutti reparti di produzione vanno molto fieri. Mi guardo allo specchio e, vestendo nuovamente questi panni, sono emozionata come immaginavo lo sarei stata...forse anche di più!Per fortuna oggi non fa troppo caldo quindi il rischio di svenire, cosa che spesso mi capita durante le riprese, è più basso. In più è una giornata abbastanza tranquilla, non ho troppe scene e soprattutto non troppo complesse rispetto a molte altre che dovrò registrare, quindi è probabile che poco dopo pranzo potrò tornare a casa e riposarmi.
Stanotte, come prevedevo, per l'emozione non sono riuscita a chiudere occhio! Ho continuato a ripassare le scene con Andrea fino allo sfinimento cercando invano la voglia di andare a dormire ma l'adrenalina era veramente troppa. Questa stagione per me è tutto, è tanto difficile quanto immensa e la paura che ho di non soddisfare le aspettative del pubblico che mi ha tanto acclamato lo scorso anno e che crede in me è tanta.
Una volta pronta, in attesa di battere il primo ciak, ho fortunatamente una mezz'oretta di tempo che decido di andare a passare rilassandomi e concentrandomi nel mio posto preferito. È un posto "segreto", un posto in cui fino ad ora non ho mai visto nessuno del set oltre me anche perché arrivarci è complicato e io sono riuscita a scoprirlo per puro caso lo scorso anno dopo avere fatto amicizia con Marco, un anziano signore che lavora negli uffici della marina e che tra l'altro, quando posso, mi fa veramente piacere andare a trovare.
Procedo a passo svelto attraversando il cortile e arrivo esattamente nel lato opposto rispetto a quello in cui si concentrano le riprese, salgo delle scale, busso alla porticina accostata e un po' rotta ed ecco che mi ritrovo davanti il signor Marco.
"Piccrè, bentornata!" mi dice con affetto sorridendomi mentre è intento a spolverare la sua libreria piena di cose.
Non ho ancora capito cosa faccia qui ma so che tutti gli vogliono un gran bene. Il signor Marco ha una grande passione per tutto ciò che riguarda il mare, in particolare è un grande amante della barca a vela e infatti questo piccolo angolo di paradiso verso cui sono diretta, prima ancora di essere il mio posto felice, è il suo.
L'anno scorso mi è capitato di restare ad ascoltarlo quasi un'ora mentre mi parlava di barche a vela e regate e ricordo di essermi immersa così tanto in quel racconto, di aver perso completamente la cognizione del tempo a tal punto che, alla fine, sono dovuta tornare a casa chiamando un taxi perché il van era già partito da un pezzo convinta che fossi tornata a casa in qualche altro modo.Quest'altro lato della marina, infatti, mi piace di più. Si vedono meglio le isole in lontananza perchè la vista non è ostacolata dal porto e dalle enormi navi da crociera ormeggiate, si scorge con facilità anche l'ombra di Posillipo e spesso, nelle giornate ventilate come quelle di oggi, è possibile anche guardare gli allenamenti dei ragazzi che fanno barca a vela da una posizione privilegiata: questo è infatti uno dei pochi punti in cui è possibile osservare il mare così bene, indisturbati ma soprattutto all'ombra. Insomma: è uno dei pochi posti in cui è possibile rilassarsi veramente durante i mesi frenetici di riprese.
Il signor Marco, indaffarato, mi sorride e mi fa cenno di andare. Attraverso il corridoio e supero pile infinite di scartoffie e carte per raggiungere un piccolo balconcino, un po' coperto, proprio sul mare.
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Controvento
FanfictionRicordo che si è voltato verso di me e mi ha detto semplicemente:"Mai controvento". Gli ho sorriso senza aggiungere altro. Eppure, a quella frase ci ho ripensato spesso. Mai controvento.