"Vabbè, ora dobbiamo andare."
La voce di Massimiliano diventa improvvisamente più cupa, seria.
Con un movimento rapido si allontana da me e si arrampica sugli scogli con agilità per poi recuperare dopo pochi secondi i suoi vestiti.
Nonostante la perplessità ‐ che comunque non ho intenzione di nascondere e non nasconderò - non posso fare a meno di notare il suo profilo perfetto illuminato dalla luna.
Lo osservo per bene, come forse non mi sono mai soffermata a fare: certo è che Massi è proprio bello.
Anche se da quando è uscito dall'acqua non mi ha rivolto la parola una sola volta, decido di provare a far finta di nulla.
"Mi puoi dare una mano?" gli chiedo mentre, avvicinandomi a lui, gli tendo le braccia.
Senza rispondermi Massimiliano si abbassa e, come se niente fosse, mi tira con facilità fuori dall'acqua mentre io scoppio a ridere.
"Vabbuò, non era necessario fare così! Mi bastava una mano. Grazie comunque!" continuo.
Ma quel suo sguardo incupito non accenna a svanire.
Cosa c'è che non va?
Ripenso a quello che è successo pochi minuti fa e mi chiedo cosa possa averlo portato ad essere così distante da me, ora.
Ripenso alle parole che mi hanno tanto colpita, al nostro abbraccio sotto la luna di Napoli, un abbraccio sincero, che sembrava dire tanto.
Avevo finalmente iniziato a pensare che tra me e lui potesse crearsi un rapporto profondo, sincero, costante.
Oltre e fuori il set, intendo.
Quindi, ora, perché fa così?"C'rè?" gli chiedo confusa.
"No, nulla." risponde secco. "Però muoviti, dobbiamo andare."Mentre mi scrollo un po' d'acqua di dosso prima di indossare la felpa di Massimiliano recupero il telefono per controllare l'orario: sono quasi le 5.
"Uà ma come è successo...quanto siamo restati in acqua! Meno male che non dobbiamo registrare altrimenti chi lo sentiva ad Ivan!""Mettiti la felpa che altrimenti prendi freddo." risponde lui, continuando a comportarsi come se io non fossi lì.
Sono in difficoltà quando fa così. Sono in difficoltà, in generale, quando si tratta di lui perché veramente delle volte nunn o capisc'.
Ma cosa vuol dire, dopo una serata del genere, il fatto che lui mi si rivolga in questo modo?Mi sforzo di non pensarci mentre faccio qualche foto al panorama davanti a me che inizia a colorarsi delle prime luci del giorno.
Farei foto sempre, in qualunque momento e a tutti.
Anche perché mi piace andare a riguardarle, mi piace ricordare e rivivere i momenti passati.Pensandoci, Massimiliano ed io non abbiamo proprio foto.
Forse soltanto una, di qualche anno fa.
Eppure è strano, io ne faccio sempre tantissime con tutti, anche con chi conosco poco.Mi volto per inquadrare il Vesuvio dietro di me che quasi sembra toccarsi con il mare con questa visuale.
Che meraviglia Napoli. Non mi stancherò mai di dirlo.
Mi scatto una foto, ma lui non dice nulla.
Ammetto di aver sperato si inserisse nel mio selfie, non so perchè.
In ogni caso non voglio chiederglielo...forse è stupido?
Ecco qua, comunque: inizio di nuovo a farmi problemi.
Improvvisamente mi si avvicina di scatto mentre guarda attentamente il mio cellulare.
"Mi si vede?" chiede.
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Controvento
FanfictionRicordo che si è voltato verso di me e mi ha detto semplicemente:"Mai controvento". Gli ho sorriso senza aggiungere altro. Eppure, a quella frase ci ho ripensato spesso. Mai controvento.