Occhi da orientale

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Il profumo delle polpette di mamma arriva fino alla mia camera.
Sono la sua specialità, oltre che un piatto che ama cucinare quando è felice e quando c'è qualcosa da festeggiare.
Stasera, infatti, ha invitato a cena un bel po' di persone...ma qui non è una novità! Ogni occasione è buona per far festa, per stare insieme.
L'inizio delle riprese è ormai alle porte e noi abbiamo deciso di "inaugurarlo" così.

Sono contenta che sarò circondata da tutta questa gente. La giornata di oggi mi ha fatto tornare a casa con un po' di malinconia. Odio essere malinconica, odio le sensazioni negative perché non so gestirle.

Sono ore che ripenso al fatto che questa sarà l'ultima stagione di Massimiliano e la cosa mi infastidisce, soprattutto perché non capisco come mai questa cosa mi stia dando così tanto pensiero ed agitazione, mi infastidisce perché una giornata che avrebbe dovuto relegarmi solo tanta gioia e voglia di fare, in realtà mi ha lasciato tanto amaro in bocca.

Forse è la mia paura di restare sola, ancora?

È vero che la Marina Militare durante le riprese diventa un punto d'incontro per centinaia di persone ma tutti, e dico proprio tutti, hanno il loro proprio punto di riferimento.

Sarà forse che io mi stia rendendo conto che il mio, fino and ora, professionalmente parlando, è stato Massi?
Lui c'è sempre stato...da quando ero in difficoltà a quando ho avuto bisogno di un consiglio o, ancora, quando non riuscivo a trovare la giusta concentrazione. C'è sempre stato anche quando, semplicemente, avevo bisogno del nostro abbraccio di fine scena: "È andata, bro", gli dicevo ogni volta.

Non lo so. In ogni caso io non credo di essere mai stata il suo punto di riferimento ma una parte di me crede che la mia vicinanza quest'anno possa essergli utile in qualche modo, a maggior ragione perchè anche Nicolas è andato via oramai.

Chissà se quando pensa a qualcuno su cui poter fare affidamento gli vengo in mente anch'io.

Andrea entra in camera e si butta sul letto vicino a me interrompendo i miei pensieri...per fortuna.

"Sto scioccato comunque. C' final e merd'.." esordisce così, con una inaspettata serietà che ci fa scoppiare a ridere.

"No amò...te lo giuro. La gente ci rimarrà di merda." continua.

Beh, come dargli torto.

Andrea è uno dei pochi privilegiati a cui concedo di leggere i miei copioni. Anche perché, a volte, mi piace che qualcuno mi ascolti quando ripasso a casa e lui è sempre disposto a farlo. Gli brillano gli occhi quando mi ascolta e mi vede così determinata, forse perché un po' è anche il suo sogno e spera, prima o poi, di riuscire a realizzarlo e di avere la stessa luce negli occhi che ho io quando mi dedico a questo lavoro o quando gli parlo dei miei progetti.

Mi sono spesso interrogata sul successo della terza stagione. Netflix ha sicuramente contribuito in maniera importante a far sì che la serie diventasse il fenomeno che è oggi ma, come spesso mi è stato fatto notare, le persone si sono "innamorate" della coppia Carmine - Rosa in modo assolutamente imprevedibile. Ho letto che ci chiamano Piecurosa...vabbuò, c' nomm' e merd.

In realtà, di questa cosa non mi ero inizialmente neanche accorta. Ho capito che qualcosa stava succedendo quando, aprendo l'applicazione di TikTok, i miei "Per te" erano invasi da video su Carmine e Rosa, su Maria e Massimiliano. Ricordo di aver inizialmente pensato: "Ok, che imbarazzo".
Ora ci ho fatto l'abitudine, qualche video me lo salvo pure e scherzo anche tanto con le mie amiche che non fanno altro che ripetermi "Maria...biat a te!"

Mi fanno sorridere perché io ho vissuto l'anno scorso con una mentalità completamente diversa da quella che sento di avere quest'anno. Ora mi sento più libera, ho intenzione di ascoltarmi e di lasciar fluire le mie emozioni, vorrei fondermi per qualche tempo con il personaggio di Rosa, far abbracciare le nostre anime per riuscire a regalarle tutta l'umanità e la verità che merita. Mi sento diversa, quest'anno. Forse sono anche cresciuta, non solo professionalmente. Sento di avere tanto da dare, tanto da raccontare e tanto da regalare a questa altra parte di me...quasi come se dovessi liberermi da tutta la sofferenza di questi ultimi mesi. Rosa soffrirà tanto, io soffrirò con lei senza vergogna per lasciare da tutto ciò che di sbagliato mi porto ancora dentro.

L'anno scorso ero certamente più agitata: il pensiero di entrare a gamba tesa con un personaggio così "forte" in un progetto ormai avviato e che già riscuoteva grande successo, il pensiero poi di farlo prevalentemente lavorando accanto a Massimiliano...non è stato facile.

Non ho mai capito poi che impressione avesse di me. Lui, intendo. Di me Maria ma anche di me Rosa, personaggio. Non ho mai capito se fosse effettivamente contento della evoluzione della sua storia, se fosse contento di lavorare con me...a volte mi sono sentita anche un po' in "colpa" per questo.

In ogni caso è evidente che abbiamo lavorato bene insieme lo scorso anno. Non c'è stato un momento in cui io mi sia sentita "meno", anzi. Ha sempre ribadito quanto fosse forte la nostra sintonia e la nostra chimica, fatta più di sguardi che di tante parole. Ma si sa: a volte gli occhi parlano molto di più e nel mio caso, poi, sicuramente è così. Spesso mi hanno detto che i miei occhi parlano per me. Forse perché non amo tanto parlare, forse perché ho paura di sbagliare, forse perché spesso temo il giudizio o ho paura di risultare inappropriata.

Mentre sonl su Instagram una notifica cattura la mia attenzione. Massimiliano?

Non ci scambiamo un messaggio da forse un anno, non ricordo perché ho cancellato tutte le conversazioni passate.

Apro la chat.

"Grazie per oggi."

Sta scrivendo ancora. Che vuole?

"Ho pensato di creare una playlist condivisa per questi mesi di riprese. Ne creo una ogni anno, quest'anno secondo me ha senso averne una insieme. Ti giro il link, aggiungi tutte le canzoni che vuoi".

Sono perplessa ma, anche stavolta, non mi meraviglio. È di Massimiliano che si sta parlando.

Credo di non aver mai creato una playlist su Spotify, ancor meno quindi so cosa intende per playlist "condivisa"...ma me ne vado per una idea.

Clicco sul link che mi ha inviato.

La playlist è senza nome ma ha una canzone. Non la conosco.

"Amò scendi, due minuti e vi raggiungo" dico ad Andrea che si avvia verso tavola per la cena.

Prendo le mie AirPods ed inizio ad ascoltare la traccia: "Occhi da orientale"di Daniele Silvestri.

"Occhi da orientale che raccontano emozioni

sguardo limpido di aprile, di dolcissime illusioni

tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare

come chiudere fra i denti almeno il suo dolore".

Ascolto tutta la canzone con estrema attenzione. Sorrido. Forse voglio riascoltarla con più calma dopo. Ma cosa faccio? Devo dire qualcosa? Come si risponde ad una cosa simile? Io questa canzone non la conosco proprio...Forse posso aggiungere una canzone alla playlist anch'io e cavarmela così? Però secondo me abbiamo dei gusti musicali un po' diversi...vabbuò. No.

Non saprei che canzone aggiungere al momento. Riprendo il cellulare tra le mani, apro la chat.

"Non mi devi ringraziare". Scrivo solo questo.

Mentre mi avvio verso la cucina per la cena, alcune frasi della canzone risuonano nella mia mente e mi rendo conto di essere quasi emozionata. Mi ha fatta emozionare.

Mi ha fatta emozionare come forse non succedeva da tempo.
Sono certa che insieme faremo un ottimo lavoro. Sì, è per questo che mi sono emozionata e per nient'altro.

La malinconia di prima svanisce improvvisamente. Non vedo l'ora di iniziare le riprese.

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