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São Paulo, Brasile
novembre 2023

«Sei sicuro che il dolore al dente ti sia passato?» domando a Charles mentre usciamo dall'albergo

Qualche giorno fa, appena siamo arrivati qui in Brasile, il monegasco è stato visitato da un dentista per farsi sistemare il dente ancora dolorante da quasi due settimane da qui a parte.

Charles si ferma un istante sulla soglia dell'hotel, sollevando lo sguardo verso il cielo sereno del Brasile. Un leggero sospiro sfugge dalle sue labbra prima che si volga a guardarmi.

«Beh, spero proprio di sì» risponde con un sorriso un po' teso, ma che cerca di nascondere la preoccupazione «Il dentista ha detto che avrebbe dovuto passare dopo il trattamento. Ma sai com'è, non si può mai essere troppo sicuri»

«Poi conoscendoti, di sicuro non avrai voglia di tornare dal dentista» sentiamo dire da Pierre che ci aveva appena raggiunti

«Ah Pierre, sempre pronto a tirarmi su di morale» commenta Charles con un'espressione divertita, anche se la preoccupazione rimane evidente nei suoi occhi «Ma sì, hai ragione. Non sono esattamente un fan dei dentisti» ride

Rido anch'io, cercando di alleviare la tensione.

«Però sai che è meglio tornarci se il dolore ricomincia» dico, cercando di essere ragionevole «Con la salute non si scherza affatto»

«Ma che carina che è la mia fidanzata quando fa la premurosa»

Sorrido mentre Charles mi prende la testa tra le mani e mi bacia sulla fronte, apprezzando il gesto di affetto.

«È solo perché mi preoccupo per te» rispondo dolcemente

«Vi prego, non incominciate già di prima mattina con le smancerie» scherza Pierre, facendo finta di essere disgustato

Salutiamo il nostro migliore amico e saliamo a bordo di un van che ci ha prenotato Silvia qualche minuto prima.

Mentre il furgoncino nero con i vetri oscurati si fa strada tra le strade di São Paulo, mi lascio rapire dalla bellezza e dalla vivacità della città. Attraversiamo quartieri animati, dove le persone vanno avanti e indietro tra i colorati edifici coloniali e moderni grattacieli che si ergono verso il cielo.
Le strade sono piene di vita, con il traffico caotico e le voci allegre che si mescolano nell'aria calda e vibrante del Brasile. Le palme ondeggiano leggere al vento, aggiungendo un tocco di esotismo al paesaggio urbano. Mentre guardo fuori dal finestrino, ammiro i murales vivaci che decorano i muri delle case e i graffiti che abbelliscono gli angoli delle strade. È come se la città stessa fosse un'opera d'arte, con la sua miscela unica di cultura, storia e modernità.
Il rumore della città è un sottofondo costante mentre continuiamo il nostro viaggio verso il circuito di Interlagos, ma nonostante il trambusto, c'è un'energia palpabile nell'aria, un'emozione che cresce all'avvicinarsi della competizione.

Intanto che ci dirigiamo verso il circuito, rifletto sulle emozioni vissute durante la visita dell'altro giorno al museo di Ayrton Senna, l'uomo leggenda per questo paese.

Charles era visibilmente emozionato, i suoi occhi brillavano di ammirazione mentre scrutava ogni dettaglio delle esposizioni. Poi, finalmente, è arrivato il momento più significativo: la possibilità di tenere tra le mani il casco di Ayrton Senna, un'icona del motorsport mondiale.

Quando Charles ha preso quel casco tra le mani, ho potuto percepire la sua emozione palpabile. Il suo volto era un mix di rispetto reverenziale e gratitudine, come se fosse stato toccato da una sensazione di sacralità nel tenere un oggetto così prezioso. Era come se quel momento avesse dato un senso più profondo alla sua passione per le corse, rafforzando la sua determinazione a seguire le orme del suo idolo.

Blanc et Rouge || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora