toglierti dalla testa

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Selene's POV.

Dopo essergli corsa dietro per la seconda volta nell'arco della giornata sentendo la mia dignità andare a pezzi, mi accompagnò a casa in silenzio, perché nonostante la sua rabbia che chiaramente riuscivo a percepire, non voleva lasciarmi sola.

Non mi considerò per tutto il tragitto, anzi cercava anche di camminare un po' più distante da me.

Arrivammo davanti al mio appartamento e mi fermai nel viale, stringendo di più la spallina del mio zaino e guardandolo insicura sul da fare.

Fu il primo a spezzare il silenzio. "Ci si vede in giro." Disse, pronto subito ad andar via.

Lo guardai mentre si voltò velocemente e sospirai prendendo le chiavi dallo zaino. Mentre stavo per aprire la porta ed entrar dentro casa, qualcosa mi disse di fermarlo, non potevo lasciarlo andare così.

"Aspetta!" Alzai un po' la voce così che potesse sentirmi, ma fece finta di niente e continuò per la sua strada, lasciandomi lì impalata, e forse me lo meritavo.

-

Passai il resto della giornata in camera, non avevo voglia di vedere nessuno e onestamente sapevo che se Vanessa mi avesse chiesto della mia giornata, le avrei raccontato tutto e non mi andava di ascoltarla mentre mi rimproverava.

Non facevo altro che pensare a Ghali, a come fosse finito il nostro discorso, e mi sentivo sempre più in colpa.

Mi chiesi se dopo quel giorno lo avrei mai rivisto.

Da una parte, non avrei saputo come comportarmi, dopo avergli sparato quelle cose in faccia non dovevo nemmeno sperare nel risolvere con lui, ma era quello che volevo.

Il mio obiettivo non era ferirlo, non volevo essere cattiva, ma quel suo modo di fare e la risposta che mi aveva dato mi aveva portata a reagire in quel modo.

Forse volevo fargli vedere che non ero una ragazzina, come diceva lui, e che riuscivo a rispondere a modo, ma avevo esagerato.

Mentre ero stesa sul letto e persa nei miei pensieri, sentì bussare alla porta.

"E' aperto." Dissi con la voce camuffata dalle coperte che tenevo strette a me.

Sentii dei passi ma non mi voltai a guardare, finché qualcuno non mi tolse le coperte bruscamente, facendomi rabbrividire.

"Svegliati, è ora di cena!" Esclamò Matteo con un sorriso.

Aggrottai la fronte in confusione ricoprendomi, "Non stavo dormendo. E poi tu che ci fai qui?"

Lui finse di essere offeso, portandosi una mano sul petto, "Non mi vuoi qui?"

Risi lievemente mettendomi a sedere, mentre entrò in camera anche Vanessa. "L'ho invitato a cena, anzi, si è invitato a cena."

"Ma non far finta di niente, c'è qualcosa che non va. Non sei uscita da qui da quando sei rientrata, e sembri uno zombie." Vanessa, purtroppo o per fortuna, notava tutto.

Cercai di mascherare la mia tristezza scuotendo la testa e sfoggiando il miglior sorriso possible, "Ma no, ho solo un po' di mal di testa, nulla di che."

Entrambi mi rivolsero un'occhiataccia, sapevo di non essere brava a mentire ma non pensavo a questi livelli.

Vanessa prese posto accanto a me, poggiando la mano sulla mia spalla mentre Matteo si sedette alla fine del letto.

"Sai che con noi puoi parlare di tutto." Sentì dire a quest'ultimo. Decisi di rivelargli qualcosa dopo qualche secondo passato in silenzio.

"Oggi ho litigato con un amico, gli ho detto un po' di cose di cui mi pento e non sono sicura lui voglia risolvere." Sospirai, anche se avevo detto una mezza verità, sentivo un peso in meno.

"Da quando hai altri amici?" Chiese Vanessa alzando un sopracciglio.

Cazzo.

Iniziai a farfugliare frasi senza senso, "Ehm, è uno del mio corso, non ci conosciamo da tanto ma..."

Cercai di creare una scusa plausibile ma la mia mente sembrava quasi offuscata.

"Ho capito! È uno che ti piace!" Matteo esclamò all'improvviso, quasi saltando giù dal letto.

Iniziarono entrambi a parlare di questo presunto ragazzo, ridendo e chiedendomi di fargli vedere una foto.

"Dai Selene, ci devi dire di più! Siamo i tuoi migliori amici o no?" Vanessa supplicò dandomi una leggera gomitata sul fianco.

"Infatti, se ti piace un ragazzo noi dobbiamo approvarlo!"

"Basta, non mi piace nessuno!" Dissi con esasperazione, "È solo un amico con cui ho litigato.  Piuttosto, tu e il tuo appuntamento?"

Cambiai subito discorso, togliendo l'attenzione da me, non volendo dare troppi sospetti.

A Vanessa le si illuminarono subito gli occhi sentendo il soggetto del nuovo argomento e io preso un sospiro di sollievo dato che tutto sembrava essere già dimenticato.

"Okay allora, si chiama Davide, ha i capelli rossi,  è un po' bassino ma non fa niente. Può essere considerato un po' strano ma attraente. Non è il solito ragazzo giacca e cravatta con cui esco, ha uno stile tutto suo e originale. Inoltre, ha molti interessi che non pensavo potessero piacermi ma che con lui sto scoprendo."  Raccontò con gli occhi quasi a forma di cuore, stringendo a sé il cuscino.

"Sembra carino già da come lo descrivi." Commentai facendola arrossire ancora di più.

"E dove ti avrebbe portata questo Davide oggi?" Chiese Matteo con una finta aria disinteressata.

"Che c'è, sei geloso?" Dissi divertita prendendolo in giro, era sempre stato attaccato a Vanessa quasi come una sorella.

"A lui piace dipingere e fare musica, e oggi mi ha portata in un atelier e abbiamo passato il pomeriggio a disegnare, nonostante non sia il tipico appuntamento che di solito ho, devo dire che mi sono divertita. Quando abbiamo finite eravamo entrambi sporchi di pittura e..." Abbassò lo sguardo all'ultimo, stranamente imbarazzata, non era da lei.

"E...?" Ripetemmo all'unisono io e Matteo.

"Mi ha baciata." Disse con un sorriso da ebete e si lasciò cadere sul letto con un sospiro drammatico, "Posso dire di essere già innamorata?"

"Ci credo, ti ha fatto vivere un momento degno di un film. Ti ha chiesto di rivedervi?" Chiesi incuriosita mentre lei annuisce.

"Si, ed io gli ho proposto un'uscita con voi e il suo gruppo di amici sabato sera, così almeno potete conoscerlo."

Matteo ci guardò con fare scocciato prima di alzarsi dal letto, "Bene, dopo aver saputo di dover passare una serata con questi tizi, possiamo andare a mangiare?" 

Io e Vanessa iniziammo a ridere seguendolo fuori dalla stanza, mentre lui continuava a difendersi ed a non ritenersi geloso.

Riflettendo, pensai che forse poteva farmi bene uscire e conoscere persone nuove, almeno potevo provare a togliermi lui dalla testa.

FADE INTO YOU | ghali.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora