guai

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Selene's POV.

Iniziai ad impanicarmi senza saper cosa fare, avevo dimenticato che Vanessa sarebbe tornata a casa per cena e non avevo tenuto a mente l'orario.
I miei occhi si posarono su Ghali che mi fissava divertito dalla situazione.

"E adesso che facciamo?" Chiesi a bassa voce dopo aver chiuso la porta a chiave di corsa.

Vanessa intanto continuava a chiamarmi aspettandosi di vedermi sbucare dalla mia stanza.

"Cosa facciamo?" Corrugò le sopracciglia guardandomi, "Usciamo da qui e andiamo da lei." Fece per girare la chiave ma lo bloccai in tempo prendendogli il polso.

"Sei impazzito? Non può sapere che sei qui!" Sussurrai a denti stretti scaldandomi.

Lui ruotò gli occhi al cielo sbuffando, "Senti, io non vivo nascondendomi dalle persone, quindi se vuoi essere mia amica o apri questa cazzo di porta e andiamo di lì, o con me chiudi una volta per tutte. Cazzo, ti comporti come se fosse tua madre!"

Lo guardai a bocca aperta non aspettandomi un ultimatum.

Non aveva tutti i torti, a nessuno sarebbe andata bene una situazione simile.
Ma Vanessa mi aveva detto espressamente di avvisarla se l'avessi rivisto, e non lo avevo fatto.

Beh, non che potessi sapere del suo arrivo a casa mia.

Chiusi gli occhi massaggiandomi le tempie, sospirando prima di annuire, "Hai ragione, scusa, ora andiamo di lì e vi presento, ma promettimi di trattarla bene!"

Lui mi guardò con incertezza scrollando le spalle.

Aprii la porta e con Ghali dietro di me camminai verso la cucina, dove Vanessa stava rovistando tra gli scaffali.

"Eccoti, era ora! Vuoi un po' di spaghetti per ce-" Iniziò a parlare sentendo i miei passi ma si fermò nel vedere Ghali.

Fece balzare lo sguardo tra me e lui in confusione, restando immobile.

"Ehm, Vanessa, lui è Ghali, Ghali lei è Vanessa." Dissi mettendomi di lato così che entrambi potessero darsi la mano, ma nessuno dei due fece il primo passo finché non pregai Vanessa con gli occhi.

Lei sospirò porgendogli la mano che lui prese con esitazione.

Quando si allontanarono presi la palla al balzo per spiegare la situazione, "Ghali stava per andar via, è venuto per fare una chiacchierata."

Lei non proferì parola ma semplicemente annuì, incrociando le braccia al petto senza mai togliere lo sguardo da lui.

Si guardavano quasi come se volessero sbranarsi a vicenda, ed io stavo lì impalata completamente a disagio.

"Bene, Ghali seguimi." Dissi velocemente uscendo dalla cucina e andando verso la porta d'ingresso.

"Selene, vieni con me." Il mio cuore rimbalzò a quelle parole, prendendomi alla sprovvista.

"E-E dove?"

"Andiamo a mangiare qualcosa, non sono venuto fin qui per stare con te dieci minuti." Il suo modo di essere così diretto mi spiazzava ma allo stesso tempo mi attraeva. Non c'erano giri di parole con lui.

Si appoggiò con la spalla alla porta e le braccia incrociate al petto.

"Va bene, aspetta qui, vado a dirlo a lei." Gli sorrisi prima di ritornare dalla mia amica che stava cucinando silenziosamente, un'espressione seria le corrugava il viso.

"Vanessa, senti io..." Non feci in tempo a parlare che mi bloccò.

"Non ti avevo detto di avvisarmi? Ti ho detto tutte quelle cose per ritrovarmelo in casa a mia insaputa?!" Disse stizzita, girandosi di colpo verso di me. Potevo vedere la delusione nei suoi occhi.

FADE INTO YOU | ghali.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora