libera

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Ghali's POV.

La luce del mattino penetrava attraverso le tende semi-sbiancate, filtrando nella stanza con una intensità che mi sembrava quasi invadente creando una sorta di contrasto accecante con l'oscurità ancora presente dietro le mie palpebre socchiuse.

Mentre cercavo di abituarmi alla luce, sentii un tepore accanto a me. La presenza di Selene avvinghiata a me con delicatezza mi lasciò stupito.

Non ricordavo quasi nulla della sera prima, non sapevo perché fosse qui e soprattutto perché fossimo abbracciati. L'unica scena che la mia mente sembrava ricordare era quella nel garage e l'arrivo qui. Il resto era un totale blackout.

Selene indossava la mia maglietta e i suoi leggins neri, la sua felpa era piegata per bene e messa sul tavolo della stanza. Mi guardai in basso e notai di avere ancora i boxer, capii che non avessimo fatto nulla.

Non sapevo se esserne deluso o rincuorato.

Mi resi conto lentamente che il mal di testa che mi affliggeva e il non ricordare nulla potesse essere il risultato dell'aver bevuto troppo. Quello poteva spiegare la bottiglia rotta per terra e quella quasi finita sul tavolo.

La sensazione di pulsazione martellante nel cranio mi fece rabbrividire leggermente.

L'unica cosa a cui non c'era spiegazione, o almeno non riuscivo a trovarla, era Selene.

Cercai di spostarmi per mettermi a sedere senza svegliarla ma non ci riuscii, infatti la vidi aprire gli occhi, incontrando il suo sguardo assonnato.

Mi sorrise dolcemente prima di strofinarsi gli occhi tentando di risvegliarsi completamente.

"Che cos'è successo ieri?" Chiesi con voce roca mettendomi a sedere, portandomi le mani sul viso strofinandolo. La sentii mettersi a sedere accanto a me.

"Mi hai chiamata durante la notte dicendomi che avessi bisogno di me. Sono venuta qui e non ti ho trovato nelle tue migliori condizioni." Spiegò con voce flebile. Dio, che figura di merda.

"Tutto qui?" Mi girai a guardarla.

Lei aspettò qualche secondo torturandosi le unghie prima di scuotere la testa, "No. Noi...ecco..."

"Cosa?" Sembrava quasi vergognarsi.

"Noi ci siamo baciati, o meglio, tu mi hai baciata." Rivelò finalmente, incastrando i suoi occhi nei miei.

Rimasi silenzioso per un istante, digerendo lentamente quelle parole. Una marea di sensazioni contrastanti mi colpí improvvisamente, la confusione, il disorientamento e una punta di imbarazzo si mescolarono mentre cercavo di elaborare il tutto.

La tensione si diffuse nel mio corpo mentre cercavo di trovare le parole giuste da dire, che purtroppo non arrivarono. Mi limitai ad un semplice "Oh."

"Oh? Non hai altro da dire?" Mi guardò socchiudendo gli occhi in due fessure.

Sospirai leggermente alzandomi dal letto con una mossa fluida, facendo spallucce con noncuranza.
"Alla fine era solo un bacio, no? Non è poi così importante."

Mi avviai verso il bagno cercando di allontanarmi dalla situazione, perché non era così semplice come volevo far credere.

Non sapevo cosa fosse quello che provavo per lei, cercavo di nascondere i sentimenti anche a me stesso, ma sapevo di non poter ignorare il fatto che qualcosa stesse cambiando dentro me. Ma non potevo permetterlo.

FADE INTO YOU | ghali.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora