PROLOGO

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Le luci sfavillante viola e dorate illudevano la vista e allo stesso tempo erano così accoglienti da volersi fondere con esse. Era così abituato ad esserne circondato che il suo corpo si muoveva da solo sotto di esse. Le stelle brillavano in quella notte buia, nessuna pioggia minacciava le loro teste il che rese il palco perfetto per ballare. Ultimamente riusciva a prestare attenzione solo al cielo e alle luci della ribalta.
Lasciava il suo camerino, non suo personale, lo condivideva con altri ragazzi, e poi il nulla, la sua memoria riprendeva a funzionare solo quando la musica aveva smesso di rimbombare nel locale.
Stranamente no, non si faceva di nessuna droga, non poteva dire lo stesso dei suoi compagni, non aveva tutta questa confidenza con loro ma sospettava che girasse sempre dell'erba fra di loro. Il massimo che si concedeva era una misera sigaretta fumata nei vicoli della capitale coperti di smog da confondersi con la nebbia che usciva dalle sue labbra screpolate. Novembre incombeva sulla sua vita e lui non se ne stava accorgendo. Il tempo passava e lui non se ne accorgeva, le sue esibizioni passavano e lui non se ne accorgeva. C'era qualcosa di strano nella sua vita ma non riusciva a capire cosa.

Sua madre, povera donna sprecata alle crisi di una signora di mezza età che ha dato di tutto per un figlio che non voleva nessuno eccetto lei e ancora, dopo 25 anni, ne pagava le conseguenza, riusciva solo ad accusarlo di avere la testa fra le nuvole. Ma era solo quello?
La sua mente non pensava a nulla, si ritrova solo a vedere il vuoto e basta, anche per interi minuti.
Sua madre gli aveva domandato più volte di poter ammirare una delle sue esibizioni ma lui si era sempre rifiutato. Sapeva che con sua madre si sarebbe vergognato di fare certe mosse, non che fossero proibite ma era capitato di fare alcune coreografie un po' esplicite e preferiva che sua madre pensasse a riposarsi anziché seguirlo la notte in qualche club o teatro in una zona dimenticata dal mondo.

E ancora una volta le luci si spensero, la sua pelle era sudata, perfettamente al suo posto, ed i suoi compagni stavano scappando nel dietro le quinte per esultare. Esultare cosa??? Lui non ricordava niente.
"Yoonbok è fuori." Annuncio il loro manager, nonché uno degli uomini che odiava di più su questo pianeta. Mai visto essere più viscido che pensava solo ai soldi. Non che ci avesse parlato più di tanto. Era entrato in quel gruppo di ballo perché il coreografo è stato suo insegnante di danza per 5 anni della sua vita e sapeva che se c'era un ragazzo meritevole di quel posto era proprio lui e se lo teneva con le unghie. Non solo era l'unico modo che aveva per racimolare dei soldi, cosa per niente scontata dato che non voleva campare sulle spalle di sua madre a vita, ma era anche la su passione più grande.

"Quel bastardo ha finto di essersi fatto male a una gamba e ancora non mi ha ne mandato un referto medico ne annunciato quando tornerà." Prosegui il signore col naso enorme. Ma perché non si faceva un intervento dato che consigliava sempre ai suoi schiavi di migliorarsi ogni particolare del viso??
Yoonbok si era davvero fatto male. Aveva litigato con Seokjin, un ragazzo che è sempre stato problematico nel suo gruppo e col quale non aveva mai parlato di proposito.
Non aveva visto il litigio ma nel gruppo avevano detto di aver litigato per le posizioni, seokjin continuava a voler stare in prima fila nonostante fosse uno dei più alti del gruppo e a Yoonbok non andava bene essendo poco più di 1.75 m e Seokjin lo aveva spinto dalle scale solo perché aveva alzato la voce con lui. Molti nel gruppo avevano litigato con Seokjin e molti confermavano la sua violenza nei litigi.
Seokjin aveva anche provato a rivolgergli qualche volta la parola, chiedergli l'ora, se avesse una sigaretta in più o dei soldi. Domande alle quali aveva sempre risposto alzando le spalle, tranne per l'ora, ma di metteva sempre tanto a togliere il cellulare dai pantaloni larghi e il ragazzo perdeva la sua pazienza.

Nel gruppo, il nostro caro protagonista, era visto come uno dei ragazzi più strani in assoluto, ma era fra i migliori a ballare e imparare le coreografie quindi nessuno osava lamentarsi. Anche perché non dava fastidio mai a nessuno quindi non ne avevano motivo.

WITH OR WITHOUT YOU • TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora