SEVEN

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Sette giorni ancora passarono. Un'altra settimana in cui il rapporto fra Jungkook e Taehyung incuriosiva tutti all'interno di quell'aula.
Tutti avevano notato Jungkook sorridere o addirittura prestare attenzione quando Taehyung parlava per una delle sue storie divertenti e Taehyung era stato beccato più volte a toccare Jungkook, ogni tipo di scusa per toccarlo, spostarlo dal braccio per la sua posizione in aula, toccargli una spalla per ricordargli di stare dritto con la schiena. Ma quello che nessuno aveva notato era che i due prestavano la maggior parte del tempo a guardarsi, sia negli occhi sia ad osservare l'altro, dettaglio che però non era sfuggito a Min Yoongi, e che lo insospettì molto. A fine lezione infatti il coreografo invito Jungkook a cenare insieme a lui ma Jungkook si ritrovò a rinunciare poiché sua madre restava a casa quella sera e preferiva prendersi cura di lei. Yoongi si offri di passare a casa sua ma Jungkook rifiuto anche quell'opzione. Sapeva quanto duro lavorasse sua madre e voleva concederle una serata di riposo sul divano con una cenetta preparata proprio da lui a guardare un vecchio film sul divano.

"He's an unknown yeah, and he don't care. Wherever I want him, he'll be right here. Just how I like him. Just how I like him."

Quella canzone risuonava nelle cuffie di Jungkook da ormai una settimana e senza nemmeno sapere perché era diventata una delle sue preferite, si ritrovava sempre nel cuore della notte a ballarla nel buio della sua notte o a canticchiarla nella caffetteria ammirando il ragazzo biondo che aveva stretto ormai amicizia ferrea con due del gruppo; Kim Seok Jin e Kim Nam Joon. I loro sguardi ovviamente bloccavano il tempo ma parlare era ancora fuori discussione.

"Cosa fai questa sera?" La domanda mentre si allacciava la scarpa lo aveva lasciato a bocca aperta mentre i suoi occhi neri scoprivano quelli scuri che il ragazzo cercava ormai tutta la settimana.
"Starò a casa."
"Mangiamo qualcosa?" Taehyung aveva una velocità di rispondere alle sue frasi che non gli dava nemmeno la possibilità di pensare a cosa fare o dire dopo. Un'alzata di spalle per perdere tempo ma Taehyung lo liquido dicendogli solo che sarebbe passato a prenderlo davanti a casa sua e l'aveva lasciato solo nello spogliatoio.
Era così snervante, lo aveva invitato a uscire? O era una semplice uscita tra due colleghi che andavano d'accordo? Era normale farsi tutte quelle domande solo per mangiare qualcosa con un suo compagno? Non se l'era mai fatti tutti questi problemi con gli altri, ma non era mai uscito solo con gli altri.
Lo specchio del bagno era coperto dal vapore della doccia e non riuscì a vedere il suo riflesso quasi terrorizzato dall'idea di restare solo con Taehyung. E poi perché passava a prenderlo? Non sarebbe stato meglio dargli un orario e aspettarlo al locale? Questo non fece altro che mettere ulteriormente fretta al ragazzo che non aveva idea di cosa indossare dato che il suo guardaroba invernale era fatto interamente di tute. Riuscì a recuperare dei pantaloni che ricordava gli andassero stretti ma in realtà gli stavano alla perfezione che abbinò con una maglietta bianca sopra una giacca rossa e restò ad aspettare, aspettare che il campanello suonasse, o il suo telefono. Taehyung aveva il suo numero e viceversa dato che i ragazzi condividevano lo stesso gruppo per informazioni importanti.
Nonostante tutte queste preoccupazioni però Jungkook in realtà voleva uscire da solo con Taehyung. C'era una serie di motivazioni che lo spingeva a desiderare di restare da solo col ragazzo: gli piaceva come Taehyung riusciva a muovere tutto il suo corpo a tempo di musica, e lui sentiva di poter passare la vita ad ammirare quei movimenti. Gli piaceva la voce di Taehyung, era molto bassa a differenza della sua o quella di molte persone che conosceva, gli piaceva come parlasse sempre con calma e decisione, come se già sapesse cosa l'altro gli avrebbe risposto. E gli piaceva come Taehyung si complimentava con Jungkook, non glielo diceva mai apertamente ma a fine lezione gli metteva una mano sulla schiena e gli diceva "ora spegniti" e puntualmente doveva mordersi l'interno della guancia per evitare di saltare per tutta la stanza. Altre volte Taehyung lo aveva invitato a casa sua per fumare una sigaretta, a quanto pare il balcone di Taehyung era diventato un'altra comfort zone per fumare e gli piaceva particolarmente contare le macchina che transitavano davanti la strada nell'arco di una sigaretta o due, di solito i due passavano successivamente a svuotare una bottiglia di soju e Jungkook doveva poi correre sotto la pioggia per tornarsene a casa. Jungkook aveva smesso di litigare con chiunque incontrasse nella sua zona, era troppo impegnato a scapparsene dentro casa con le guance ancora arrossate.
Nell'attesa di Taehyung andò sul suo balcone ad accendersi una sigaretta e proprio in quel momento squillo il suo cellulare.
"Se ti apro il portone sali? Mi ero appena acceso una sigaretta." E cinque secondi dopo Taehyung lo raggiunse su quel balcone.
"Non te lo hanno mai detto di non lasciare la porta aperta in questa zona?"
"L'ho aperta appena mi hai chiamato."
Taehyung aveva notato che Jungkook fumava solo da seduto, per questo stava sfidando il freddo quasi invernale. Stranamente al solito non c'erano sorrisi o frasi dette da Taehyung, sembrava quasi che avesse fretta di andarsene, per questo Jungkook lanciò la sigaretta prima di finirla senza farsi accorgere e si preparò per le strade bagnate della città, con sua sorpresa non stavano andando nel solito posto dove andavano a mangiare ed effettivamente per raggiungere il luogo misterioso della loro uscita si doveva passare da casa di Jungkook quindi aveva senso che Taehyung fosse passato a prenderlo.
"Spero che gli altri abbiano preso posto."
Gli altri..?

E così da lontano Jungkook vide Kim Seok Jin e Kim Nam Joon seduti su un tavolo a quattro con già della carne sul tavolo pronti ad immergere nella zuppa calda al centro del tavolo. Quindi non era un appuntamento solo loro.
"Solo Taehyung poteva portare l'impegnatissimo Jean Jung Kook ad un'uscita con noi." Sentenziò Seok Jin coprendo la zuppa col coperchio per cucinare meglio la carne. Jungkook si che voleva tornare a casa, si sentiva così stuoido per aver pensato che Taehyung volesse uscire solo con lui e non piuttosto passare una serata coi suoi compagni. Taehyung propose un Brindisi per l'occasione e, con lo stupore dei due ragazzi, Jungkook mando giù il suo bicchiere versandosene subito un altro. La mano di Taehyung però si fermò sul suo polso prima che potesse raggiungere la bocca.
"Successo qualcosa ragazzino?" Ragazzino?? Si passavano solo 3 anni, mica 30. Jungkook scosse la testa e Taehyung allentò la presa sul suo polso per permettergli di bere ma non mollo la mano da lì.
"Taehyung ci ha detto che tu parli, non parli con noi perché ti stiamo antipatici?" Chiese Nam Joon versandosi della carne appena cotta sul suo piatto, senza notare che Taehyung si era portato il braccio di Jungkook sotto il tavolo e Jungkook poteva rischiare di diventare della stessa temperatura della zuppa per quel gesto, cosa diamine voleva fare con la sua mano?
"Non ho molto da dire."
"Cazzate." Fu Seok Jin a rispondere. "Perché non ti sfoghi questa sera? Daremo la colpa all'alcol se può farti sentire meglio." Da sotto il tavolo Taehyung aveva iniziato questo strano gioco dove sfiorava le falangi immobili di Jungkook ed occasionalmente li intrecciava coi suoi.
"Hai spinto davvero tu Yoonbok dalle scale?" Domando Jungkook facendo girare tutti e tre i ragazzi verso di loro.
"È veramente questo quello a cui credi?"
"Ho sentito qualcuno dirlo."
"Ma tu ci hai creduto." Seok Jin sembrava quasi ferito dalle parole di Jungkook il che era strano perché non si erano mai rivolti la parola. "Yoonbok è caduto dalle scale davanti a me, sono stato io ad aiutarlo quel giorno; non l'avrei mai spinto, figurati se voglio avere una diva che aspetta solo di distruggermi sulla coscienza." Effettivamente il suo discorso aveva senso; Yoonbok non era il migliore e per questo era stato spostato dietro vicino a Jungkook, posto che aveva poi preso Taehyung, forse aveva scelto lui stesso di credere fosse stato Seok Jin.

La serata passo tranquillamente dopo altre 3 bottiglie di birra, Nam Joon racconto parecchi aneddoti di quando arrivò nel gruppo insieme a Jungkook e fu sorpreso di vederlo così bravo, bastavano una piccola visione di ciò che doveva fare e già Jungkook la memorizzava nella sua testa, al contrario di Nam Joon che aveva una memoria misera e ringraziava di essere nella fila dietro per spiare i suoi compagni in alcuni passi che non ricordava.

"Mi piace proprio tanto la tua giacca."
Jungkook era appoggiato alla porta sul retro del locale e Taehyung era appoggiato dalla parte opposta e si era incantato ad ammirare il tessuto rosso sul corpo del ragazzo. Ogni volta che Taehyung gli faceva un complimento in automatico Jungkook smetteva di ragionare e di ricordarsi come si fa a parlare e tutte queste cose.
"Ti ho sempre visto con delle tute.. in realtà hai molto stile nel vestire." Non era minimamente vero, ma Jungkook era rapito dalla voce bassa e brilla del ragazzo, non riusciva a dire altro, sperava che le loro dita si sarebbero toccate ancora come durante la cena; ma i due finirono la loro sigaretta e furono richiamati dai loro amici per tornare a casa.

WITH OR WITHOUT YOU • TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora