Era stressante.
Maledettamente stressante.
Lui amava tornare nella sede della sua compagnia, lavorare a nuove esibizioni, mangiare nella mensa, sentire il profumo dei prodotti nuovi per la sala. Ora avevano rovinato tutto.
Quel Taehyung aveva rovinato tutto.
Da quando si era presentato tutti avevano occhi per lui, era alto, muscoloso, bello e si, era bravissimo a ballare, così bravo che la gelosia si stava impossessando di lui, soprattutto a vedere con quanta facilità era riuscito a parlare con tutti, tutti meno che lui ovviamente. Si sarà già sparsa voce della sua stranezza? Taehyung sembrava riuscire a dialogare con Minseok, ragazzo timido che finiva sempre per arrossire e rischiare di svenire quando qualche ragazza gli rivolveva la parola, e a lui nemmeno un misero ciao.Era così arrabbiato che il loro coreografo fu costretto a tenerlo nell'aula per altri 10 o 15 minuti cercando di fargli confessare i suoi pensieri, non che fosse il suo lavoro ma era assolutamente la persona più importante nella vita di Jungkook. Min Yoongi ormai aveva 32 anni ormai, a differenza dei 25 coi quali si erano conosciuti, ma era sicuramente il miglior coreografo al mondo e per Jungkook era ciò che più si avvicinava alla figura paterna.
"Non mi puoi tenere qui perché non ho intenzione di dirti che cazzo ho." Jungkook non era arrabbiato col signore più basso di lui, ma quando erano soli era per lui ormai abitudine liberarsi al linguaggio che più preferiva.
"In realtà posso eccome, ho il numero di tua madre qui e le dico che passi la notte da me senza problemi."
"La smetti? Non ho 17 anni."
Vista dall'esterno quella sarebbe potuta sembrare una conversazione davvero intima e forse lo era. Gli occhi scuri e curiosi di Taehyung che spiavano dalla porta si erano quasi sentiti a disagio ad ascoltare quei due battibeccare ma non era sicuramente sua intenzione. Era da tutto il giorno che cercava un pretesto per restituire l'accendino a Jungkook, se lo era intascato per errore e voleva renderglielo ma quel ragazzo stava sempre sulle sue ed i suoi nuovi compagni gli davano sempre a parlare. Lo aveva aspettato negli spogliatoi ma non vedendolo arrivare aveva deciso di andare a cercarlo."Dimmi solo se c'entra il ragazzo nuovo. È un po' di gelosia?" Quella conversazione stava davvero mettendo a disagio il povero Jungkook, soprattutto perché si, era totalmente gelosia, ma non poteva dirlo a Yoongi o lo avrebbe trascinato in un locale a tarda notte a fargli un discorso sulla vita e lui non vedeva l'ora di tornare a casa sua. "Allora che ne pensi di lui?"
"Penso che sia molto bravo."
"Più bravo di te?"
"Ora non esageriamo." Il dissenso era presente nella sua voce ma Yoongi era divertito. Lui per lavoro aveva imparato a tirare fuori il meglio dai suoi ballerini ed il modo migliore per farlo con Jungkook era mettere in dubbio la sua bravura o la sua passione, in quel momento doveva dimostrarti il contrario con la sua determinazione.
"Perché chi è il migliore qui dentro..?" Yoongi aveva un preferito in quel gruppo e quel preferito era lo stesso ragazzino che aveva visto ballare per strada quasi 10 anni prima quel momento e aveva deciso di aiutarlo a studiare la sua più grande passione. Ma non erano delle preferenze a convincerlo che fosse il migliore del gruppo. Jungkook sembrava come posseduto dal demone della danza non appena sentiva la musica e chiunque rimaneva incantato di fronte a cio.
"Sono io il migliore qui dentro, non un queer ossigenato." Yoongi diede una pacca sul braccio muscoloso di Jungkook e gli offri un passaggio a casa che ovviamente rifiuto. Non voleva l'ennesima scusa del ragazzo per provarci con sua madre single.Torno negli spogliatoi per mettersi la sua felpa della crew e andarsene a casa, o meglio questa era la sua idea, appena entrò nello spogliatoio quasi si spaventò vedendo il biondino nuovo arrivato in un angolo con un'espressione per nulla attraente, ma non gli avrebbe rivolto la parola, non dopo essere stato l'unico ignorato tutto il lungo giorno di prove. Con sopresa però noto che il suo borsone era totalmente svuotato a terra e non riusciva a capire il perché; non che si portasse dietro molte cose, giusto qualche cambio e il portafogli, ma tutto era sul pavimento. Non riuscì nemmeno a imprecare che la voce del biondo risuonò bassa per la stanza.
"Sembravi un ragazzo in gamba, non ti facevo di certo un omofobo." Omofobo lui..? A dir la verità Jungkook stava attraversando un orribile periodo della sua vita incerto della sua sessualità, dopo anni persi a provarci con delle ragazze e a lottare contro i pregiudizi che lo addicevano a "frocio" a causa della sua passione per la danza Jungkook cercava ogni giorno di evitare i segnali che potessero piacergli i ragazzi quanto le ragazze.
Ignorava i corpi sudati dei suoi compagni di gruppo intenti a spogliarsi, il suo coreografo e maestro di una vita che lo invitava a dormire nel suo letto quando beveva troppo o anche che gli unici video vietati ai minori in grado di compiacerlo la notte erano principalmente maschili."Perché mai io sarei.." ma non poté finire la frase che il biondino lo spinse facendolo cadere su una delle panche che circondavano la stanza. "Ascoltami Tarantino calmati perché qui c'è un equivoco."
"Non hai detto di odiarmi in quanto queer? Che c'è? Hai paura che io sia più bravo di te o paura che possano piacerti i biondi?" Sarà che Jungkook non era abituato a prestare attenzione a ciò che succedeva attorno a lui ma quella discussione era difficile da sostenere. Il tono di Taehyung sembrava quasi abituato a quel tipo di conversazioni ma sicuramente Jungkook non lo era, anzi era lui non era più abituato a sostenere alcun tipo di conversazione.
"Ascolta a me non me ne frega un cazzo di te; non so che film poliziesco tu abbia visto ma io voglio solo andare a casa." E detto ciò si inginocchiò a raccogliere la sua roba sul pavimento.
"Non hai detto tu che non potrò essere il migliore poiché queer?"
"Ma quando?"
"Due secondi fa? Col coreografo." Ci volle più tempo del previsto per Jungkook per realizzare che forse il biondino aveva origliato la sua conversazione con Yoongi.
"Non te lo hanno insegnato che non si origliano le conversazioni altrui?" Forse Jungkook avrebbe dovuto riflettere prima di provocarlo essendo solo e inginocchio davanti a lui, soprattutto essendo in ginocchio davanti a un uomo muscoloso."Ascoltami ragazzino del cazzo, sono anni, ANNI, che combatto contro la nomea di frocio e non ho intenzione che un coglione col piercing al labbro mi renda anche questa esperienza orribile per ciò." Dalla rabbia delle sue parole una mano si era intrufolata fra i capelli di Jungkook pronti a tirarli e ciò non faceva altro che desiderare e Jungkook di mantenere lo sguardo su di lui e non ammettere il dolore che gli aveva causato.
"Ti ho detto che è un malinteso, lunge da me provocare gli uomini viziati che lanciano tutto in aria quando le cose non vanno come vogliono loro. Che? Volevi baciarmi che hai subito notato il mio piercing?" Le parole di Jungkook e la sua sicurezza erano tutte falsità, non aveva mai tenuto testa a qualcuno e mentre si passava la lingua sul piercing al suo labbro aveva la sensazione che quel ragazzo muscoloso, molto più di lui, lo avrebbe colpito in faccia o gliel'avrebbe staccato a morsi. Invece Taehyung mollo la presa sui suoi capelli e lo lascio andare con una spallata per passare.
"Tu sei malato." E spari nei corridoi del palazzo. Si schiaffeggio via il sorriso impaurito sul suo volto e si affrettò a raccogliere tutte le sue cose. Sua madre e Yoongi glielo ripetevano sempre di non uscire questa sua sfacciataggine quando qualcuno lo provocava e vista la zona dove abitava era comune incontrare qualche squilibrato del genere che voleva solo litigare, ma Jungkook non riusciva proprio a farne a meno e non perché ne giovasse, bensì perché era quello il suo meccanismo di difesa. Mostrarsi forte quando qualcuno lo spaventava.Dopo più di un'ora intento a cercare il suo portafoglio senza alcun risultato decise di arrendersi e tornarsene a casa, avrebbe denunciato alla compagnia il giorno dopo Kim Taehyung per furto. Passo dal bagno per sciacquarsi il volto con dell'acqua gelata, avendo ancora le gote totalmente arrosate per lo scontro.
Come aveva osato a mettere le mani nella sua roba per una frase del genere? Jungkook non era sicuramente omofobo ed era certo che nemmeno la sua frase lo fosse. Fece per uscire dal bagno quando una macchia nera al centro del water sempre pulito e impeccabile richiamo la sua attenzione. Si avvicinò per qualche sorta di istinto o qualche lato oscuro disgustoso e quasi impreco riconoscendo il suo portafoglio.
"Io a quello lo uccido, giuro che lo uccido."
Sussurro cercando di passare il portafoglio nel dispositivo per asciugare le mani. Kim Taehyung si era sicuramente reso il suo nuovo acerrimo nemico per avergli fatto ficcare le mani nel water.
Nella strada di casa il nuovo brano che dovevano preparare sparava dalle cuffie nelle sue orecchie e quando arrivò a casa sua riuscì perfettamente ad ignorare i due tipi loschi intenti ad importunare una ragazzina, che grazie al suo arrivo però riuscì a scappare dentro casa.Lanciò il borsone a terra e sperò, pregò che non ci fosse sua madre in casa. Aveva il bisogno di una doccia gelata, ma più di tutti, doveva cercare Kim Taehyung su internet, capire chi fosse e se sarebbe rimasto in quel gruppo a lungo.
Lo cercò su Instagram fu sorpreso della sua popolarità.
Jungkook era molto popolare sui social, tanti sconosciuti lo sostenevano ogni volta che postava una sua coreografia online, ma Taehyung era apprezzato sia per il suo ballare che per il suo corpo o semplicemente il suo volto. Era così irritante. La sua attenzione si focalizzo principalmente su una sua foto intenta a guardare una finestra. Il suo profilo ere cosi perfetto che gli dava fastidio ed i commenti sotto quella foto ce n'erano a bizzeffe. "Dream boy." Aveva scritto nella descrizione e storpio così forte il naso che dovette lanciare il cellulare contro il suo letto senza accorgersi di aver prima messo like a quella foto.
Scappo sotto la doccia e decise di abbandonare il problema Kim Taehyung, o portafoglio, per i prossimi 20 minuti.
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WITH OR WITHOUT YOU • Taekook
FanficRapito da un ricordo, Ballo da solo mentre sta piovendo Per quando sarà scomparsa la nebbia Correrò con i piedi bagnati. In quel momento, tienimi stretto.