Capitolo Otto: "Trust me"

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<<Lavinia, tu sei tanto amata da Emanuel e dalla Celentano ma io non ti trovo bella. Quando sei entrata ho messo chiaro e tondo il mio disappunto su di te, soprattutto perché mancano poche puntate al serale e su di te c'è tanto da fare. Ti abbiamo vista ballare sempre il solo e mi farebbe piacere vederti ballare con Nicholas. Sai che lui è un bravo ballerino ed ha delle caratteristiche che non vedo in te, quindi ti assegno un compito con lui che voglio vedere domenica in puntata>>

Corruccio le sopracciglia alla vista di quelle parole e mi concentro sul video, già visto in casetta, in compagnia del mio professore.
Insieme a lui sto "leggendo" e vedendo i compiti che hanno lasciato la Celentano e Todaro e se il compito della Cele l'abbiamo accettato in un batter d'occhio, il compito di Todaro è più 'pauroso'.

<<Devi dirmelo tu, tesoro. Io non ti forzo a fare nulla>>

Annuisco e, seduta per terra con le gambe al petto, fisso i miei piedi.

"Voglio provare a superare la mia paura. Quindi per me è okay solo ad un patto, se Nich mi fa scivolare o cadere anche solo una volta, il compito non si fa più" segno e quando vedo Pamela tradurre ad Emanuel sento la sua voce quasi come se le facessi tenerezza.

<<Va bene Liv. Allora ti lascio con Umberto per il compito di Todaro>> mi alzo e gli vado incontro per abbracciarlo e ringraziarlo per la sua disponibilità.

<<Fai quello che ti senti di fare, non cade il mondo se non ti senti sicura di fare la coreografia. Me lo prometti?>> annuisco alla sua richiesta
<<Se no mamma uccide me, Todaro e infine te>> sorride per poi uscire dalla sala. Quando il professore esce, entra Umberto e dopo esserci salutati iniziamo a provare la coreografia sulle note di 'Fire on fire'.

Quando iniziamo le prese io mi blocco fisicamente e pianto i miei piedi a terra. Umberto va a fermare la musica e mi si mette accanto passandomi l'apparecchio acustico.

<<Che c'è che non va?>> io mi passo le mani in faccia e, successivamente, tra i capelli.
"Non mi fido" vedo nei suoi occhi un po' di tristezza e subito mi rattristo anch'io.

"Io so che tu non mi faresti mai cadere, ma ho paura di affidare la mia vita agli altri. Non è nemmeno un discorso di corpo ma proprio non riesco a volare in aria se no avrei fatto una altra tipologia di danza, io voglio stare con i piedi per terra, ballando con il mio corpo"

Umberto annuisce e, forse capendo che non c'è niente da fare, se ne va dalla saletta andando a chiamare Nicholas chiedendomi di provare con lui e aggiornarlo se cambia qualcosa.

Quando Nich arriva il so già tutta la mia parte a memoria, senza contare le parti in cui sono tra le sue braccia, quindi gli faccio gli onori di casa mostrandogli l'esibizione del video. Dopo varie volte che guarda il video iniziamo a provare. Ma prima di questo, va a bere l'acqua passando dietro di me e senza che io lo sapessi mi prende un braccio poggiandomi su una sua spalla. Subito mi affretto a stringere con forza il suo braccio chiudendo gli occhi nemmeno stessi andando al patibolo.

<<Non ti lascio, ti tengo stretta a me>> annuisco cercando di autoconvincermi e dopo poco lui mi fa scendere.
<<Facciamo così, ogni tanto in casetta provi a farti prendere in braccio da me, tanto sappi che se cadi a me viene sospesa la maglia me l'ha detto Raimondo>>

Annuisco e poi prendo il borsone.

"Vado via, ho la Celentano" segno mentre indietreggio verso la porta.

<<Non ho capito niente ma sono d'accordo con te>>

•••

La lezione con la Celentano passa così velocemente che quasi mi dispiace che mi lasci sola con i professionisti. La coreografia che mi ha lasciato sulle note di "Hurt" ha molti elementi tecnici, cosa che lei aveva già anticipato nella lettera. Appena entrata in sala mi ha rifatto i complimenti per il collo del piede e poi mi ha lasciato un riscaldamento tipico per il classico.

Che io volessi scappare dalla sala era il mio primo pensiero appena ha iniziato a urlare le posizioni dei piedi. Dopo un corso accelerato di, forse, cinque anni di classico e dopo avermi spolpato per bene per farmi sollevare la gamba il più vicino possibile al mio orecchio, abbiamo iniziato a provare la coreografia.

Dopo tre ore di ballare con la maestra e dopo un'ora con i professionisti il mio sogno è quello di tagliarmi i piedi e metterne degli altri nuovi di zecca.

Quando torno in casetta vedi tutti attorno al tavolo intenti a mangiare e mentre io sorrido me ne vado in bagno pronta a morire ustionata sotto la doccia dell'inferno. Quando esco sono ancora più stanca di prima, come se tutto quel calore avesse bollito i muscoli e le ossa, e ancora con i capelli bagnati me ne esco fuori a prendere un po' d'aria.

Interrompo le effusioni d'amore tra Mida e Gaia, ma poco importa a loro che si alzano e le continuano sicuramente nel letto di lei. A me, quindi, sale il senso di depressioni classici di quando vedi una coppia baciarsi e tu sei single dall'avanti Cristo e purtroppo non c'è nessuno che mi si siede accanto e mi fa sentire un po' meno sola.

<<Amo, il cibo ti aspetta>> Sarah, sbucca dalla porta sempre più bella del giorno prima ma io declino l'offerta. Mi alzo e vado verso di lei che mi guarda preoccupata.

"Niente di niente, dov'è Nich?" lei mi guarda ancora sospettosa e dopo averla convinta con una forchettata di pasta,mi guida verso Nich.

Come farsi capire? Semplice.
Ogni ragazzo è abbinato a una caratteristica e ogni caratteristica a un segno LIS. Nicholas è alto e quindi per indicarlo scuoto in orizzontale la mano sopra la mia testa.

Lo trovo sdraiato sul letto mentre chiacchera con Giovanni; quando Sarah dice che ci sono io che voglio Nich, entrambi si girano sbalorditi della mia richiesta.

<<Per ballare insieme coglioni, vuole provare con te>> ringrazio Sarah per le sue belle parole e per il suo aiuto e poi con Nich ci mettiamo nella stanza delle gradinate.

"Ho pensato a una cosa" cerco di parlare in modo capibile per lui anche perché è martedì sera ed è impossibile che Pamela sia ancora in redazione.

"Come il non sento la musica, nemmeno tu puoi farlo" dopo aver visto la sua faccia confusa gli faccio segno di aspettare.

Vado a prendere un foglio e una penna, rubata al primo cantante che ho trovato: Joseph, poi ritorno da Nich e inizio a scrivere.

"Io ballo senza sentire e per essere affiatati nel ballo ed essere anche collegati mentalmente, dato che mi devi prendere ed io ho paura, se tu metti i tappi per le orecchie e non senti la base ma solo le vibrazioni che trasmette forse riusciamo a collegarci meglio e io non cado a terra spiaccicata e a te non sospendono la maglia" lui posto dietro di me, dopo aver letto tutto quanto chiede alla redazione dei tappi ma dato che è tarda sera, viene consigliato di mettersi del cotone idrofilo per attutire i rumori.

Così io e Nich ci ritroviamo a provare tutta la sera, io senza apparecchio e lui con il cotone che gli esce dalle orecchie. Proviamo, proviamo e proviamo, balliamo per così tanto tempo che iniziamo ad avere anche il pubblico e quando finalmente riusciamo a fare una presa, senza che io chiuda gli occhi per la paura, i ragazzi invadono il nostro palco improvvisato e ci abbracciano.

A|A

Capitolo più lungo del solito e anche del previsto. Direi che per stasera mi fermo qui!

Spero che il capitolo vi è piaciuto, come al solito vi lascio le due coreografie qui giù.

'Hurt' - compito dalla Celentano

'Fire on fire' - compito da Todaro

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