Prologo

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Albus odiava quando, dopo cena, suo fratello James giocherellava col proprio mantello dell'invisibilità come se l'aver frequentato per un anno Hogwarts fosse la giusta scusa per tenerlo tutto per sé. Mancavano pochi giorni alla partenza per la Scuola di Magia e lui non la smetteva di terrorizzarlo sulla possibilità di essere smistato in Serpeverde. Albus continuava a difendersi dicendo che se mai lo avessero mandato nella Casa verde lo avrebbero fatto per la sua intelligenza, il contrario di ciò che era avvenuto per suo fratello.
La piccola Lily era sempre dalla sua parte, e gli aveva svelato che James aveva rubato la Mappa del Malandrino dallo studio di suo padre; avrebbe provveduto a sfilargliela una volta arrivati a scuola, in modo da avere lontano i genitori per non ricevere alcun castigo. Sarebbe stato entusiasmante esplorare i sotterranei e le torri di Hogwarts, rivivendo quelle avventure che Rose gli raccontava, narrando dei propri genitori.
Aveva passato due mesi senza vedere la cugina, ed ora avrebbe potuto riaverla accanto.
Si mise a letto presto con la convinzione di sognarla ancora una notte, sperando che le proprie visioni non venissero disturbate da quel fastidioso ronzio acuto che si accentuava di notte in notte. L'indomani, alle 11 del mattino, sarebbe finalmente partito per la famosa Scuola di Magia di Hogwarts.

Harry Potter e il Padrone della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora