Capitolo 3 - Lo Smistamento

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-Arther Caroline- la ragazza si avviò goffamente allo sgabello. Fu la prima a sedersi sullo scomodo legno al centro dell'attenzione della sala.
-Tassorosso!- urlò il cappello. L'iniziale silenzio degli alunni fu squarciato dal caloroso applauso degli studenti della Casa che accoglieva la nuova arrivata.
Alla biondina seguirono numerosi ragazzetti bassi, tutti spaventati dal vecchio pezzo di stoffa.
Un tipo più alto della media venne spedito fra i Serpeverde, aveva quel sorrisetto sghembo che ricordava a Scorpius il solito gesto del padre di piegare le labbra da un solo lato ogni volta che indovinava qualcosa.
L'accoglienza dei serpenti non era delle più dolci, ma tutti erano felici di avere un nuovo arrivato al proprio tavolo.
Il suo posto sotto il cappello venne preso da Alexander Ludrog. Come il bordo marrone venne posato sul ciuffo di capelli a spazzola si sentì un urlo sprezzante che assicurava il ragazzo alla casa che desiderava.
-Malfoy Scorpius- chiamò la McGranitt. Il ragazzo avanzò lentamente, quasi spaventato dalla furia con cui il cappello aveva scacciato Spazzola prima che arrivasse il suo turno. Si accomodò a fissò le tavolate scrutandole fino in fondo, dove sedevano gli studenti degli ultimi anni troppo interessati al raccontarsi le proprie vacanze da prestare attenzione allo smistamento. I Corvonero erano fra i più educati, specie i meno giovani: tutti composti e in silenzio ad aspettare di accogliere un nuovo venuto. Non gli sarebbe dispiaciuta quella Casa. Avrebbe di sicuro guadagnato l'apprezzamento di tutti per il suo comportamento impeccabile e il suo intelletto. Avrebbe dato una nuova sfumatura al suo congnome, quello che aveva fatto ammutolire tutti i presenti. Ma i suoi predecessori segnavano la sua fama ad Hogwarts. Il cappello sussurrò qualcosa che solo lui e la professoressa accanto riuscirono a sentire.
-Un Malfoy... Mhh...probabilmente fra qualche anno rimpiangerò questa scelta ma...- Scorpius sperava non avesse intenzione di metterlo in una casa strana come Tassorosso o nella Casa rivale di suo padre. Dopotutto Draco Malfoy rimaneva il ragazzo che era stato in gioventù, probabilmente non avrebbe mai accettato un tale ammutinamento.
-SERPEVERDE!- urlò con forza, e il cuore di Scoprius divenne improvvisamente leggero, come il resto del copro. Si lasciò trasportare dagli applausi verso la sua tavolata, non voltandosi nemmeno a guardare gli occhi tristi di Rose, che aveva tanto sperato di passare un anno nella stessa sala comune del biondino. Abbracciò velocemente Alexander e continuò a seguire svogliatamente lo smistamento; sentiva solo un sempre più crescente desiderio nel petto di scrivere una lettere e lasciare che il suo falco la trasportasse da suo padre.
Arrivò il turno di Potter e i Grifondoro applaudirono prima ancora che fosse smistato nella loro casa, certi del cuoro puro e coraggioso che il padre aveva tramandato al suo secondogenito. James aveva avuto le stesse attenzioni l'anno precedente. Quella testolina arruffata aveva un gran sorriso stampato sul volto. Per quanto potesse trovare divertente fargli qualche tiromancino al giorno, aveva sempre desiderato solo il meglio per suo fratello.
Ma ora quegli occhi verdi, su cui la luce delle candele creava sfumature di grano, si erano chiusi ed erano riversi nelle propria mente e nei ricordi.
-Un Potter!- sbottò il cappello -tuo fratello non mi diede tanti problemi. Cos'è che non va, ragazzo?- sembrava pensieroso, ma Albus sembrava non voler rispondere, perciò il Cappello Parlante iniziò quello che si rivelò essere lo smistamento più lungo e difficile della serata.
-Ragazzo, il tuo secondo nome mi spingerebbe ad affidarti alla Casa del pipistrello...emh...del professor Piton, ma il tuo cuore è realmente diviso. Che impresa!-
-Ti prego, Grifondoro!- Albus riuscì finalmente a sussurre qualcosa, strascicando le parole come in una preghiera.
-Oh, se è quel che vuoi. Spero crescerai come tuo padre, anche lui ebbe il tuo stesso dilemma. GRIFONDORO!- la McGranitt ripoggiò le mani sulla punta parlante e lasciò ad Albus un sorriso lieve, dolce, di benvenuto. La professoressa non poteva aver lasciato il suo incarico di Capo Casa dei Grifondoro. Una sua occhiata lo spinse via verso la tavolata di leoni che applaudevano senza contegno il nuovo arrivo. Ma Albus, ancora un po' scosso dai dubbi del cappello, non voleva perdersi una parola dello smistamento della cugina, che, per suo stupore, venne chiamata dopo appena un nome, Sectum Giordie, Serpeverde.
Il cappello si adagiò sui morbidi capelli della ragazza e cominciò a confidarle quanto trovava faticosa la giornata, piena di preparativi. Quando la professoressa lo scosse, si schiarì la voce ed esaminò la ragazza.
-Allora... Weasly. Peccato che tu non abbia uno squadrone dai capelli rossi già smistato in Grifondoro, ma spero che tu sia la prima di una lunga dinastia dal cuore d'oro. GRIFONDORO!- la ragazza sgattaiolò entusista verso i compagni di Casa, rivolgendo un ultima occhiata a Scorpius alle sue spalle, che erano strette in un'espressione di rammarico.
Si sentì un sonoro Pop e alcune candele si spensero. Alla destra della professoressa di Trasfigurazione apperve un uomo piuttosto robusto, con un accenno di barba scura e i capelli troppo corti per la tradizione di Hogwarts. La McGranitt alzò la mano destra verso l'uomo per invitarlo a parlare e si scostò.
-Ah emh.- si schirì la gola sonoramente -Nel corso del precedente anno in questa scuola, dopo lo spiacevole inconveniente causato dal Preside nominato dal Ministero della Magia, abbiamo collegialmente ritenuto opportuno che io prendessi il suo posto per i prossimi anni ad Hogwarts.- un bisbiglio sommesso interruppe il suo discorso, ma i suoi occhi dominarono la sala prima che qualcuno riuscisse a formulare una domanda completa al vicino di tavola.
-Come dicevo, per chi ancora non conoscesse il mio nome- e qui andò a massaggiarsi la barba corta -io sono il Preside Paciok, Neville Paciok!- Albus scoppiò a ridere cercando di non farsi notare troppo, mentre Rose ebbe la stessa reazione di Scoprius, che aveva educatamente sigillato le labbra con una mano. Come poteva quell'esserino spaventato a morte dai professori e da sua nonna essere diventato anche solo insegnante? Con una memoria come la sua poi. Scorpius pensò che la risposta era piuttosto ovvia. Durante l'ultima battaglia contro Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, più semplicemente "quel cialtrone di Voldemort", come lo chiamava lui nella sua testa, aveva incitato tutti a combattare e lo aveva apertamente sfidato.
La sala scoppiò in un fragoroso battito di mani e i più grandi suonavano le proprie posate sul bordo del tavolo. Con poche mirate domande Scorpius scoprì che Paciok era stato professodre di pozioni fino all'anno precedente, ma dopo aver abilmente distrutto la tela costruita dal suo predecessore, aveva abbandonato la cattedra di insegnante per diventare Preside. Non riuscì a farsi svelar altro sulle vicende dell'anno passato, ma Albus avrebbe di sicuro saputo qualcosa in più, o almeno lo agrebbe aiutato a chiedere informazioni a quell'arrogante di James.

Harry Potter e il Padrone della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora