Il colloquio

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Dato che era presto, decisi di farmi una doccia veloce, giusto per rinfrescarmi, e dato che non volevo ancora scendere, ordinai la colazione con il servizio in camera.
Non mangiai molto e mi vestii per uscire

Prima di andare al lavoro decisi di fare una bella passeggiata lungo la riva del Tamigi

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Prima di andare al lavoro decisi di fare una bella passeggiata lungo la riva del Tamigi. Il sole era ormai abbastanza alto e si stava molto bene. Non era mattina presto, ma essendo estate la città prendeva vita più tardi di quanto facesse durante l'inverno, quindi ancora c'era molta quiete interrotta solo da alcuni autobus a due piani e rare macchine.
Con il viso illuminato dal sole capitava che a volte mi fermassi, chiudessi gli occhi e dopo un respiro profondo continuavo per la mia strada.

Mi ero fermata su una panchina quando presi il telefono e realizzai che dovevo andare al "colloquio".

Avevo già tutto con me e per andare sul set presi un autobus. Mentre ero a bordo mi arrivò una chiamata da un numero sconosciuto e risposi dato che immaginavo chi poteva essere: Helena.

Tesoro, ti disturbo?
È abbastanza urgente

Ciao Helena,
no, certo dimmi pure

Oggi vieni direttamente dove
dovremo registrare, poi ti
accompagnerò io all'ufficio
di Tim.
Ti invio la posizione e una
cartina della zona dato che non sei mai stata qui. Ah, inoltre ti volevo
avvisare che in futuro dovremo
girare anche in Scozia e in Canada,
ma non preoccuparti, penseremo a tutto noi.
A piu tardi!

Va bene, grazie
mille, a dopo!

Chiusi la chiamata e vidi che su whatsapp mi erano arrivati un paio di messaggi da parte del numero sconosciuto che salvai in rubrica subito.
Scesi dall'autobus alla stazione piu vicina, poi feci l'ultimo pezzo di strada a piedi. Arrivata sul posto, trovai il set dove stavano registrando con l'aiuto della cartina e lì trovai Johnny insieme ad una donna: alta, magra, capelli castani mossi e occhi verdi.
Aveva un volto familiare e ci misi qualche secondo a capire chi fosse: Eva Green.

Mi avvicinai un po' incerta dato che ero timida e li salutai.
Abbracciai e salutai Johnny, poi mi presentai ad Eva con una stretta di mano.
"Ciao! Molto piacere! Tu devi essere Ellie, giusto? Johnny mi ha parlato di te"
"Molto piacere! Si sono io, sono molto felice di fare la tua conoscenza!"
"Beh, scommetto che andrai benissimo! Ora devo andare che a momenti inizieranno le riprese delle prime scene. A più tardi!" "A più tardi!"
Mi sembrava una persona molto simpatica e solare, piu che altro dall'atteggiamento.
Uno di quelli che trasmettono sempre allegria a chi le sta accanto.

"Dai, andiamo, tra poco anche io devo andare in scena" disse Johnny sorridendo e dandomi un bacio sul naso.
Io per tutta risposta lo guardai con uno sguardo interrogativo.
"Cambio di programma!" Esclamò lui orgoglioso "ti accompagno io da Tim!" Sospettai che avesse chiesto esplicitamente di accompagnarmi lui e onestamente a me andava più che bene.
"Non ti fa piacere?" Concluse la frase con un finto broncio. "Ovvio che mi fa piacere, sono contentissima!" Risposi sorridendo e mettendogli le braccia attorno al collo, non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
Ci baciammo e ci avviammo verso l'ufficio di Tim.
"Che ne pensi della città? Io ci sono stato tante volte..." chiese lui dopo un po'.
"Mi sembra fantastica! Ero venuta qui da piccola, non mi ricordavo niente. E dalla finestra del mio albergo la vista è fantastica, sembra uno di quei paesaggi descritti nei libri" risposi io.
Lui si avvicinò sempre di più a me con un sorrisino, scostò i miei capelli dall'orecchio destro e con un sussurro disse: "Peccato... che non siamo nello stesso hotel... nella stessa stanza,
altrimenti..."

Io appoggiai una mano sul suo petto come per fermarlo e lo allontanai leggermente con un sorrisino.
"Ehi, piano Romeo."
Lui si allontanò di un passo alzando le mani in segno di resa ma continuando a sorridere.
"Come vuoi tu milady"
Mi mise un braccio sulle spalle e continuammo a camminare.
D

opo pochissimo arrivammo davanti all'ufficio di Tim.
"Ci siamo" disse lui.
"Ci siamo" ripetei io leggermente preoccupata
"Ehi, guardami, non ti devi preoccupare di nulla. Sei perfetta per il ruolo e sanno tutti che ormai è tuo, queste sono solo alcune domande di routine. Ormai fai parte della "famiglia"" mi rassicurò lui. Annuii e poi disse: "Ti aspetterei ma le riprese stanno iniziando e io non ho nemmeno il trucco e il costume addosso quindi -mi baciò a stampo- a dopo amore"

Rimasi qualche istante a guardarlo mentre se ne andava e quando si fu allontanato di qualche metro bussai e alla parola "avanti" entrai.

Dentro trovai Tim seduto alla scrivania con addosso un paio di occhiali. Stava dando un'occhiata ad alcuni documenti e quando alzò la testa mi vide e mi rivolse un sorriso smagliante.
"Siediti, siediti pure"
Io obbedii.
Mise da parte i documenti e si concentrò su di me
"Vediamo... per l'aspetto sei proprio la persona di cui avevamo bisogno e in quanto a interpretazione sei stata bravissima. Ma prima di iniziare le riprese con te volevo farti un paio di domande. Come avrai notato infatti già da oggi alcuni tuoi colleghi stanno provando alcune scene."
Io durante tutto ciò avevo solo annuito non sapendo cosa dire.
"Bene... allora, iniziamo. Perchè hai scelto proprio questo come mestiere?"
"Beh, perchè è da quando sono piccola che mi sono appassionata di cinema, di recitare e di poter impersonare qualcuno davanti alla videocamera. Da bambina e da adolescente spesso imparavo a memoria le battute dei miei personaggi preferiti dei film e mi divertivo a recitarle per conto mio, oppure quando la scuola dava dei compiti da fare in gruppo come inventare una storia o fare interviste, io usavo quello che mi veniva meglio e che non mi facesse pesare il compito: realizzavo con i miei amici veri e propri cortometraggi. Per me il cinema è una forma di arte dove ci si può esprimere. In ogni personaggio che si interpreta si può aggiungere qualcosa di se stessi per far rimanere la propria immagine. Con il cinema non vieni mai dimenticato e rimani nei cuori delle persone. Trasmette amore, felicità, odio, tristezza. Si può far sentire la propria voce e si ha un forte rapporto con i propri colleghi molto più che in altri lavori. E per me è molto importante questa amicizia che si crea" Dissi tutto quanto tutto d'un fiato senza starci a ragionare, come in un fiume in piena.
"Mmh, perfetto. Inoltre, perché pensi di essere la persona giusta per il ruolo?"
"Perchè voglio potermi esprimere e perché sento di avere molte cose in comune con in personaggio: oltre all'aspetto fisico, anche io ho delle cose del mio passato che preferirei non ricordare e andare avanti con una nuova vita senza le cose brutte capitate. E come il personaggio sento che amore e amicizia sono proprio le cose che fanno superare tutto. In più, questa potrebbe essere la mia occasione per affermarmi come attrice, soprattutto in un suo film."
Conclusi.
"Benissimo..." disse Tim.
Si tolse gli occhiali, si alzò dalla sedia e in automatico mi alzai anche io, poi venne verso di me.
"Come pensavo, sei proprio la persona giusta! Sono felice di averti ufficialmente nel cast di Dark Shadows!" Disse sorridendo mentre mi porgeva la mano. Accettai la stretta di mano e dissi : "Davvero!? Oddio grazie mille!"
"Le tue riprese inizieranno tra 10 giorni" "Ma allora perché mi ha fatto venire cosi in anticipo?"
"Perché altrimenti come avrei fatto a farti stare in aereo con Johny? -occhiolino- Adesso comunque vai pure e congratulazioni!" "Grazie, grazie mille!"

Spazio autrice
Salve ragazzuoli ed ecco qua un altro capitolo! Ultimamente non riuscirò ad aggiornare spesso ma cercherò di fare del mio meglio. Spero che la storia vi piaccia e amdatemi a seguire su pinterest, dove pubblico edit fatti da me. Il nome è Luna Grindelwald Sparrow/@LaFigliaDellaGrindeldore.
Mi raccomando votate, commentate e al prossimo capitolo!

Love on the slopes {fanfiction [Johnny Depp❤️]}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora