piano

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Juanjo pov's
Suonare il piano nel completo buio mi rilassa . Sono nella sala di Max e hanno appena spento le luci, almeno è finita la diretta.
Essere ripresi h24 è una figata come un'ansia continua.
Ansia di fare le cose sbagliate, di essere giudicati e di quest'ultima ne sono terrorizzato.
Perché persone sconosciute hanno il diritto di farlo? perché devono giudicarti? che ne ricavano? a queste domande non credo ci saranno mai risposte. Sono una persona tanto estroversa ma allo stesso tempo, sotto molti aspetti, nascono molto di me. Il vero Juanjo Bona non credo lo conosca qualcuno perché neanche io stesso riesco a conoscermi.
Chi è il vero Juanjo Bona?
Quello estroverso? quello sicuro di se stesso? quello insicuro? quello forte? quello fragile? quello simpatico? quello antipatico? Sono tutto e non sono niente.
Sono sempre stato tutto e sempre stato niente e non è giusto. Non è giusto.
Di persone nella mia vita ne ho tante, quelle con cui mi confido poche e quelle con che possono dire di conoscermi veramente, in tutti i miei aspetti, zero.

Riesco a legarmi con la gente facilmentnonostante il mio carattere a volte brusco.
Ne sono consapevole di risultare troppo scontroso con determinate persone in particolare con una.
Siamo amici. È un amico con cui ho il disperato bisogno di avere accanto quando dormo.
Siamo qua da una settimana e le volte che ho dormito da solo saranno due.
Non so come sia iniziata questa cosa in realtà. Ero rimasto ai casting dove avevamo fatto amicizia a lui che si mi confessa di provare qualcosa ed io che lo allontano.
Penso sia stato da quel momento che ho cominciato a trattarlo leggermente male. Una volta ho fatto qualcosa con un ragazzo. Lo avevo incontrato in una delle tante feste a cui andavo insieme al mio gruppo di amici e premetto che ero abbastanza ubriaco. Ricordo solo noi che ci siamo chiusi in bagno e il giorno dopo mi sono ritrovato sul suo letto,completamente nudo. Poi è finita lì e non è successo più. Ho sempre saputo di non essere completamente etero ma neanche bisessuale perché se penso a me che scopo con Omar, con tutto l'amore per lui, vomito venti volte consecutive.
Ad interrompere i miei pensieri è un baffuto, leggermente basso, con una bellissima voce e un bellissimo sedere.
"che hai?" mi chiede sedendosi difronte a me.
"perché sei a petto nudo?" chiedo notando il suo petto nudo.
"caldo" risponde solamente "quindi che hai?"
Abbasso lo sguardo non riuscendo più a mantenere il contatto visivo "mi sto connettendo" torno a suonare il piano cercando di non sembrare nervoso davanti a lui. Perché divento nervoso quando mi guarda?
"vieni?" me lo sta chiedendo con minimo tre camere puntate? va bene che non siamo in diretta ma ci stanno riprendendo comunque in questo momento. E se mettessero delle clip su questo momento?
Faccio finta di non aver sentito continuando a formare melodie a caso e disconnesse fra di loro quando lui riprende parola.
"ti aspetto" lo sento sbuffare mentre si alza ed esce dalla stanza.
'Juanjo non seguirlo, Juanjo non seguirlo, Juanjo no-" e mentre mi ripeto questo mi sono già alzato.
Quando entro nel salone vedo Ruslana e Kiki parlare nascoste sotto i cuscini. "notte figlie" dico lasciando una carezza ad entrambe.
"buenas noche papá" rispondono entrambe ritornando subito ai loro discorsi.
Quando raggiungo il mio letto mentre sto per disfare la coperta mi blocco e faccio marcia indietro raggiungendo il suo. Perché faccio sempre marcia indietro per andare nel suo?
Quando sono davanti al suo letto con lui che fa palesemente finta di dormire rimango fermo lì davanti. 'devo smetterla di andare sempre da lui ma perché non ci riesco? quando mi sta sempre intorno lo tratto abbastanza male ma quando si allontana lo vado a cercare io, perché?'
"mi fai spazio?" chiedo senza ricevere risposta.
Vedo il suo corpo spostarsi verso il muro per liberare lo spazio e quando mi sdraio sento le sue gambe che si abbracciano alle mie.
Sento mille brividi percorrermi il corpo e i muscoli del viso che si muovono per formare un sorriso, quel sorriso che mi compare solo per merito suo.
"hai smesso di connetterti?" mi chiede ancora con gli occhi chiusi.
"mi hai distratto" rispondo facendo sfiorare i nostri nasi.
"e da cosa?" lo vedo sorridere. Davvero sono io che lo rendo felice?
"da un nano baffuto" rispondo
Lui finalmente apre gli occhi e sembra un bambino a cui comprano le caramelle.
Non capisco come faccia a stare così, con me. L'ho rifiutato ma lui è ancora qui che mi guarda come un bambino alla sua prima cotta e neanche lo prova a nascondere. La cosa che ammiro più di lui è che non si nasconde mai. Lui segue sempre i suoi sentimenti ovunque lo portino e non tutti hanno questo coraggio, io ne sono la prova vivente.
Io l'ho rifiutato e ad oggi non so dire se mi piace, so solo che quando siamo così; al buio, nascosti e nella nostra bolla sento tanti sentimenti che vanno tutti verso una direzione che io vorrei evitare ma è impossibile. È impossibile evitare i suoi occhi addosso qualunque cosa io faccia, è impossibile evitare la sue mani sempre addosso a me in qualsiasi momento ed è altrettanto impossibile evitare di volerlo vicino quando ovunque io mi giri cerco sempre lui.
"a domani Juanjo"
"a domani Martin"

Juantin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora