0.1 ==> Introduzione

39 4 3
                                    

I capitoli saranno molto più corti di questo, che ha solo 500 parole, ripeto, poi vedrete, non so spiegarmi purtroppo)

(Baddi pov)

Volete sapere come, la serata più folle della mia intera esistenza, si trasformò lentamente in un abitudine, quasi in un rito che legava me, un ragazzo sconosciuto, ed un pennarello nero Uniposca? Come la mia vita iniziò a dipendere dal desiderio di conoscere colui che rispondesse alle mie stupide scritte? Come la mia vita iniziò a dipendere da quelle scritte? Posso raccontarvelo, ma non vi prometto che sarà un racconto rosa e fiori....
_______________________________________

Ero semplicemente uscito per fare una passeggiata notturna, ed in pochi minuti mi ritrovai in un bar per persone omosessuali. Non ci ero entrato di proposito, il cartello all'entrata attirò completamente la mia curiosità:

"Attenzione. Questo è un gay bar, un vero gay bar. Se non sei Queer, o un alleato rispettoso SPARISCI! P.s: questo non è uno zoo, non siamo i tuoi cuccioli"

Ammettetelo, se fosse stati al mio posto ci sareste entrati. Era solo curiosità, non una disperata ricerca di cazzi, non pensate male.
Così, senza altre esitazioni, entrai: era un posto niente male, pieno di poster, led, musica, un bar a tutti gli effetti, peccato che fosse abbastanza affollato. Non era il mio genere si luoghi, non mi facevano sentire così tanto a mio agio. Se la situazione nella stanza principale era così aggravata non volevo immaginarmi il bagno. Ora vi starete chiedendo "perché entrare anche nel bagno?" Pura e malvagia curiosità, nulla di più, nulla di meno.
Avanzai verso il bagno e, a mia sorpresa, era limpido, pulito e soprattutto vuoto. C'erano dispense di preservativi, sapone a volontà, altre creme che non starò a descrivere, insomma, quello che mi sarei aspettato di trovare in questo genere di bar.
Entrai dentro uno dei bagni, in particolare uno con la scritta "Guasto",  chiusi con il lucchetto apposito, e passai un po' di tempo là in attesa che il bar si svuotasse. Perché entrare in un bagno guasto? Semplicemente per contrastare il pensiero che qualcuno possa entrare, prenderti, e non farti camminare per giorni. Il bagno era abbastanza spazioso, e stranamente c'era uno sgabello (e non volevo saperne l'utilizzo.)
Appena mi voltai verso la porta, però, notai immediatamente un qualcosa di particolare, di diverso: una scritta.

Ciao

Non sapevo se trovarla simpatica o inquietante: Chi era la persona malata di mente che entrava in un bagno guasto a scriverci ciao? Ok, anche io ci ero entrato, ma per stare in un posto quieto.
Destino volle, però, che notassi una mattonella sul muro leggermente storta: una persona normale non se ne curerebbe affatto, al contrario io decisi di esaminarla. Ci passai la mano sopra, per poi tentare di toglierla. Non ci volle tanta forza per rimuoverla. La appoggia a terra e sbirciai cosa si nascondeva dietro essa, solo per trovarci il secondo elemento più strano della serata: un pennarello nero indelebile, di marca Uniposca.
Quindi mi state dicendo che un qualcuno aveva scritto sulla porta del bagno, per poi lasciare il pennarello al sicuro? Magari si aspettava che qualcuno avrebbe risposto? Si, era di certo alla ricerca di cazzi. Volevo provare a stare al suo gioco, così aprì il pennarello, salii sopra lo sgabello ed iniziai a scrivere qualcosa all'angolo in alto a sinistra della porta.....

||•Il Bagno Del Gay Bar•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora