CAPITOLO TRE (2) _ Track by Track

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Dylan si fece scrocchiare le ossa delle dita ricevendo un'occhiata da parte della ballerina più anziana, la quale subito dopo fece una freddura sul fatto che solo le cose vecchie scrocchiano e subito Dylan rispose con un'altra battuta sugli anni della maggiore. Nyx osservava le due al suo fianco stando a gambe distese sul cuscino rosa.

Scosse la testa e guardò verso la videocamera laterale con gli occhi strabuzzati.

«Okay, se le due miss qui hanno finito, possiamo iniziare, che ne dite?» intervenne Johnny.

«Sì!» esclamò subito Robbie.

«La prossima traccia è Alcatraz.» parlò Darren.

Un ennesino ciak entrò in scena e venne battuto.

«Alcatraz,» introdusse Nyx incrociando le gambe sul grande cuscino dove si era seduta. «questo brano parla di... un'amicizia?» chiese a se stessa guardando prima le compagne e poi l'obiettivo. «Credo sia il tema principale.» affermò mentre Robbie, seduta per terra davanti a lei, annuiva con la testa. «Parla di...» si interruppe rivolgendo momentaneamente gli occhi verso Ryan che la guardava già. «C'è una frase sul molo dell'isola, detta da uno dei carcerati, e mi piaceva perciò l'ho inserita nella canzone. L'ho notata subito quando ci siamo state insieme.»

«Secondo me parla di un'amicizia finita male ma che vuole essere rimessa insieme, e anche di lealtà.» parlò la ballerina dai capelli rossi accarezzandoseli. «Nello special sono presenti... anzi, lo special è, un legame tra l'amicizia e i carcerati che fuggirono da Alcatraz.»

Ryan annuì lentamente. «Per me invece parla di fuggire da un'amicizia, cioè, è una metafora; chi parla vuole scappare dalla prigione ma la prigione potrebbe essere anche un'amicizia troppo oppressiva.»

«Diciamo che è aperta a varie interpretazioni!» concluse Andy ridendo, incrociando le braccia e scrollando le spalle.

«Esatto.» confermò Johnny.

«È stata scritta a tre mani con me, Dylan e Ryan e poi Carl Ramos l'ha revisionata e ha corretto qua e là la grammatica ma il testo è completamente di noi tre.» disse la leader indicando le due ballerine.

«Alcuni potrebbero dire che si riferisce a ciò che è successo con Jessica dopo la finale di Star Stage, e in un certo senso potrebbe essere così» continuò poi Ryan, «ma non è solo quello. Il testo è stato scritto dopo due mesi dal nostro litigio con lei, però è l'insieme di una serie di esperienze, forse è per questo che non sappiamo dire con esattezza di cosa parla la canzone: perché parla di più cose assieme.»

«Devo ammettere che a tratti è un po'...» continuò Nyx, «rude.» disse con un sospiro. «Però ci possiamo difendere dicendo che è giusto così: in prigione le persone possono diventare un pochino rozze e... ci siamo dovute immedesimare in un prigioniero. Cioè, non è che vogliamo veramente che l'unica cosa di cui la gente ha bisogno è soffrire!»

Nyx si riferiva a uno dei versi del ritornello, "Sufferingis the only thing you need".

«Per comporre la musica, tutte e sette abbiamo passato un intero giorno, notte compresa, dentro una grotta in Nuovo Messico. L'obiettivo era quello di trovarci nelle condizioni di vivere un momento diisolamento, dato che non potevamo stare in un vero carcere. È un sound inquietante, con un tocco che si può dire funky.» parlòJohnny.

«È l'altra faccia della medaglia di Summer Splash: quella è gioiosa mentre questa è cupa. Non credo che in questo album ci sia una canzone che non sia l'opposto di un'altra. Per questo sono pari.» scherzò infine Dylan, facendo sorridere tutti.

«In realtà sono quindici, le canzoni.» la corresse Nyx, con lo sguardo accigliato.

«Ma davvero?»

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