ancora tu?

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erano le 7 di mattina ed io ero ancora sdraiata sul letto,
stanca della giornata prima

(ma anche quella dopo)

fin quando velvette entrò di botto nella mia stanza

vel : alzati! ancora dormi?

mi girai guardando velvette irritata e mi misi seduta sul letto

Vanya : ma per satana vel! mi sono appena svegliata, mi devo sistemare

velvette mi guardò divertita e ridacchiando uscì dalla mia stanza

Vel : va bene, ti aspetto giù

e finalmente trovai le forze per alzarmi dal letto, dirigendomi verso il mio armadio, presi i miei soliti vestiti e uscì

e finalmente trovai le forze per alzarmi dal letto, dirigendomi verso il mio armadio, presi i miei soliti vestiti e uscì

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mi diressi verso le scale, incontrando mio padre già pronto per accompagnarci

vox : buongiorno van

vanya : giorno, vado a fare colazione

scesi per le scale e mi ritrovai in cucina con velvette e valentino

val : buongiorno vanya! vuoi dei pancake?

vanya : no grazie, i tuoi fanno schifo! senza offesa.. me li preparo da sola

val ridacchiò per poi farmi spazio sul piano cucina e iniziai a prepararmi del semplice pane e nutella, tutto pur di non mangiare il suo cibo!

subito dopo mi sedetti al tavolo e iniziai a mangiare

vel : ci metti tanto? è già abbastanza tardi!

guardai velvette annoiata per un secondo e poi continuai a fare quel che stavo facendo
dopo circa un quarto d'ora finì e mio padre entrò nella stanza

vox : siete pronte? vi avviso che non entro in quel posto, vi ci accompagnio solo!

allora ci incamminammo verso l'auto e mio padre ci fece strada all'interno di esse

vox : prima le donne

vel : oh! giusto, prego vox!

ridacchiai guardando l'espressione annoiata di mio padre ed entrai sedendomi come al mio solito nell'angolo,poi vel e infine mio padre
nel tragitto parlai con vel e mio padre di tutto quello che mi passava per la mente, come al mio solito
e finalmente  arrivammo
velvette saltellava impazientemente giù dall'auto, quella ragazza è ossessionata dallo shopping!
e subito dopo uscì anche io, mentre mio padre mi seguì già scocciato

vel : muovetevi!!

vanya : arrivo, calmati! guarda che il centro commerciale non scappa

vel : la mia pazienza si! forzaa

disse vel prendendomi per un polso trascinandomi nell'edificio
appena entrati ci catapultammo all'interno dei negozi mentre come già detto vox stava fuori smanettando sul suo cellulare
ad un certo punto sentì un rumore radiofonico provenire dall'esterno, mi voltai guardando verso l'uscita ma non vidi alcuna persona, che strano sento quel rumore solo quando sono troppo vicina a quella scatola ammuffita di alastor, non ci feci caso, anche se devo ammettere che ero abbastanza preoccupata, non volevo incontrarlo e soprattutto non volevo l'incontro tra lui e mio padre, mentre ero immersa nei miei pensieri velvette cercava di parlarmi e solo dopo che mi ha colpita sul braccio chiamandomi tornai alla realtà

figlie di un odio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora