4 capitolo

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Drin drin drin.... il suono assillante della sveglia mi rupe I timpani, malgrado la voglia di dormire, strisciai giù dal letto, erano le otto meno un quarto, andai in bagno per rendermi più presentabile e dopo una breve doccia mi truccai e mi sistemai I capelli asciugandoli con l'asciugacapelli per poi passarci due o tre volte la piastra, anche se erano lisci diventavano un pò gonfi e crespi, con la piastra miglioravo tutto, indosai un paio di jeans a sigaretta e una maglietta color crema con una scritta nera che diceva : BAD GIRL non indosai accessori ma misi le mie amate convers nere, scesi in cucina e adentai una mela, guardai l'orologio che segnava le otto e venti, l'autobus doveva passare a momenti usci davvanti casa e mi misi a corere fino alla fermata che era a due pasi da essa , perché già intravidi l'autobus in lontananza.
- prossima fermata : ospedale di Fox. La voce metallica della dona che guidava , mi riportò alla realtà, presi il telefono e chiamai Alexis, dopo qualche squillo lei rispose:- pronto ?
-hey Ale , sei già arrivata?
- in realtà sono qua ad aspettarti già da una decina di minuti! rispose lei un pò arrabbiata , come se fosse colpa mia che l'orario dell'autobus era quello.
-ho dovuto prendere l'autobus perché i miei genitori sono fuori per lavoro , comunque sto arrivando.
-ok , ho visto l'autobus. E con questo riattacò , la intravidi alla fermata del autobus , indossava un paio di leggings neri e una felpa blu che riprendeva perfettamente il colore dei suoi occhi celesti , I capelli neri gli incorniciavano il viso pallido , sul suo viso apparve un soriso , io le andai incontro e la abracciai, lei ricambio e poi mi fece segno con la testa di andare , entrammo nel cortile del ospedale, c'erano alcune ambulanze parcheggiate qua e là , atraversammo il sentiero che portava a due grandi porte a scorrimento del ospedale , una volta entrate dentro un odore di medicinali mi invase completamente ... presi la lettere e la mostrai a un addetto , mi disse che dovevo andare al quinto piano :MALATTIE CONTAGIOSE , io e Alexis andammo verso l'ascensore.
-allora , come ti senti ? Mi chiese posando una mano sulla mia spalla , non ci eravamo rivolte la parola fino allora , forse perché eravamo entrambe sotto shock .-bhe , insomma . Gli risposi forzando un sorriso ,lei mi sorrise a sua volta , l'ascensore era ormai arrivato al quinto piano , erammo nella sala delle " malatie contagiose " "che gran bel nome " pensai , nella sala c'erano due file di sedie poste l'una difronte all'altra , sulle sedie in quella sala c'erano altre cinque ragazze , più o meno della mia età , tutte erano molto spaventate, io e Alexis ci accomodammo su delle sedie in mezzo alla fila.
-che stranezza , siamo così poche , eppure non credo siamo le uniche che possono aver contratto il virus . Dissi ad Alexis guardandomi intorno.
-già , sarà che molti non si sono presentati . Mi disse lei con molta noncuranza
-sapete ragazze , molti dicono che siamo qui ,perché vogliono scoprire delle cose , e noi siamo le uniche sospettate. Ci dise una ragazza dal aria misteriosa seduta su la sedia vicino ad Alexis , io e Ale ci guardammo incuriosite
-sciocchezze ! Disse Alexis facendo una cenno con la mano che significava " non ti preoccupare " in quel istante , uscì dalla stanza una ragazza castana che a grandi passi si affrettava a raggiungere l'uscita.
Un infermiera bionda dai cappelli raccolti in una specie di chignon uscì pochi seccondi dopo dalla stanza, in mano teneva una specie di cartella.
-paolin , paolin debs? Chiese lei leggendo il nome della ragazza dalla cartella, la ragazza che ci aveva parlato prima si alzò e andò verso la stanza , cinque minuti dopo lei uscì dalla stanza con aria divertita ci disse:
- si ragazze , qui niente e normale . Detto questo , se ne andò , stavo per scoppiare in una grande risata ma guardano Alexis , capi che c'era qualcosa che non andava ... -hey Ale stai bene ? Domandai preoccupata
-in realtà non mi sento troppo bene , io passo. Mi disse , poi con disinvoltura si alzò dalla sedia e si incamminò verso l'uscita -ciao Alison. Non protestai, la lasciai andare , c'era qualcosa che mi diceva che era meglio restare così la salutai e rimasi ad aspettare il mio turno , dovetti aspettare altre due ragazze , ma dopo una quindicina di minuti circa l'infermiera chiamo il mio nome , entrai nella stanza , una grande stanza bianca , in fondo alla stanza che era quadrata , osservai che c'era una grande finestra a due ante che iluminava tutta la camera , vicino alla finestra c'era una grande scrivania in legno e una sedia in pelle dietro di essa , mentre dalla mia parte c'erano due sedie molto meno comode , poco prima del tavolo c'era un lettino da "dottore " dal altra parte della stanza che era molto piccola , c'era un armadio in legno e vetro dove c'erano posate alcune pilule e altre cose da dottore , poco prima del lettino invece c'era una bilancia che oltre a Pesarti, serviva pure a indicarti l'altezza .
-accomodati Alison . C'era un uomo seduto dietro la scrivania , chi sa come mai non l'avevo notato , mi accomodai su una delle due sedie e guardai l'uomo nei suoi occhi color nocciola , aveva lungi capelli castani e ondulati che li acarezzavano il viso , una barba di misura media , di un castano scuro e indossava un paio di occhiali quadrati , l'unica cosa strana fu che aveva i muscoli scolpiti , cosa molto rara per una persona sedentaria , un dottore insomma , aveva una trentina di anni , ma era messo piuttosto bene .
-buongiorno signorina . Mi disse soridendomi
-buongiorno .
-come sta ? In realtà mi veniva da gridarlì contro "senta brutto imbecile , non mi chieda come sto? Seccondo lei come ci si può sentire quando si sa che potresti morire ? " ma mi trateni.
-bene . Risposi seria lui continuo a sorridermi
-si può accomodare. mi disse indicandomi il lettino e io mi dirsi verso di esso , lui estrasse dalla tasca una piccola siringa dal ago lunghissimo e sottile, " ma che vuole fare? Succhiarmi pure l'anima con quel ago ?" Pensai tra me e me mentre guardavo curiosa l'ago.
-non farà male , tranquilla. Mi disse lui disinfettando il braccio con un pò di alcol ,poi ci infilo l'ago ,aveva la mano d'angelo, non senti veramente niente ...
-ecco fatto . Dise dando la siringa al infermiera
-domani la contatteremo per dargli il risultato .
-grazie dottore . Dissi e poi mi avviai verso la porta ma prima di uscire lui mi chiamo
-non volevo Succhiarti l'anima comunque. Disse soridendomi , "sa leggere nei pensieri ? " ... pensai tra me e me mentre rimasi immobile ad oservarlo

Rieccomi qua , un altro capitolo delle aventure di Alison , spero che la storia vi piaccia , qui sopra un immagine del dottore :) grazie per i voti , un grande Baccio e scusate eventuali errori gramaticali , apparte l'auto correttore del cell, il capitolo è molto lungo e non c'è la faccio a rileggerlo 10 volte xKe sto leteralmente morendo dal sonno , sono le 2 e un quarto di notte !!! si lo so e un strano orario per scrivere , ma è a quest'ora che mi vengono le idee migliori .... :')

l'ultimo sangue bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora