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Amor gignit amorem:

L'Amore genera amore

T/n's pov:

Man mano che ci prendevo la mano iniziai ad abituarmi alla sensazione di avere le labbra di qualcun'altro premute sulle mie insieme al loro calore,e mi accorsi che ricevere delle carezze sui capelli,alla fine,non era poi così male.

Le labbra di Baji erano soffici e i suoi baci delicati e gentili,a differenza delle sue,le mie labbra erano secche e screpolate,inoltre mi resi conto troppo tardi della mia prepotenza nel baciarlo e sentii un forte imbarazzo crescere dentro di me.

<<Quindi sei prepotente in tutto ciò che fai>> mi prese in giro Baji una volta che si fu allontanato da me,si leccò le labbra e si abbandonò alle risate che aveva trattenuto.

Feci una smorfia di disappunto,quasi offesa per quell'interruzione improvvisa e di cattivo gusto:<<Si,ti dà problemi?>> domandai stizzita e con una punta di acidità.

<<No,nessun problema>> sorrise lui con uno sguardo amorevole, si piegò sulle ginocchia davanti a me e poggiò il mento sulle mie.

Mi scappò un sorrisetto compiaciuto e gli lasciai un semplice bacio sulle labbra prima di alzarmi dal muretto scomodo e freddo dove ero stata seduta per troppo tempo.

<<Io entro, tu cosa hai intenzione di fare?>> Baji mi accarezzò i capelli e si fece avanti verso la porta sul retro mentre mi guardava infilando la sigaretta in bocca e avvicinando l'accendino ad essa.

<<Credo che rimarrò un altro po' qui>> affermai, avvicinando la sigaretta che tenevo stretta tra le labbra alla sua, la quale mi permise di fumare la mia una volta accesa.

Bastarono pochi istanti,quei pochi istanti in cui io e Keisuke ci eravamo guardati negli occhi, per smuovere qualcosa di immenso dentro di me.

Baji's pov:

Odiavo perdere, a prescindere, non era importante se mi importasse o meno, soprattutto se a vincere era qualcuno di esaltato e ludopatico come Kazutora che metteva la sua vita nelle mani della fortuna per vincere un gioco d'azzardo che a lungo andare deteriorava il suo cervello, sempre che ne avesse uno.

<<Non sei fortunato stasera>> parlò Hanemiya tenendo lo sguardo fisso e concentrato mentre mischiava le carte da poker.

<<Non allo slot machine>> sospirai.

Alzai lo sguardo quando sentii Kazutora dire qualcosa mentre rideva:<<Che hai fatto al labbro?>>

Lo guardai confuso e iniziai a tastarmi il labbro superiore ed inferiore, provai un certo dolore quanto trovai la ferita che percorreva,in parte, il labbro inferiore.

<<E cosa ci trovi di divertente?>> chiesi acido mentre continuavo a leccarmi le labbra per soffocare il fastidio.

Sentii il sapore di T/n sulla bocca, e questo bastò per farmi rilassare e farmi scappare una risata.

<<In te niente>> continuò:<<Mi fanno ridere Hanma e T/n che litigano>> terminò guardando dietro di me.

D'istinto mi girai senza pensarci due volte e feci caso a Shuji e a T/n nel pieno di una discussione che attirò gli sguardi perplessi dei membri presenti nel casinò della Valhalla.

Più volte lo sguardo sospettoso e indagatore di Hanma incontrò la mia espressione e qualcosa,in me forse,o quasi, gli fece incurvare le sopracciglia in un cipiglio di sdegno e forte rabbia.

<<Che gli prende ad Hanma?>> domandai a Kazutora,diedi le spalle
a Shuji ma sentivo ancora il suo sguardo inchiodato su di me.

Hanemiya scosse la testa divertito per la situazione e rispose ridacchiando:<<Non lo so,ma sembra incazzato nero>>

<<Questo l'avevo capito anche io>> borbottai, scrutai nuovamente Hanma,stavolta di sottecchi, tamburellando le dita sulla superficie del tavolo dove ero seduto.

Prima di andarsene disse qualcosa a T/n, abbassò la voce e diede una rapida occhiata intorno a sé per assicurarsi che nessuno li stesse osservando, fui veloce nel voltarmi e non destare sospetti. L'ultima cosa di cui mi accorsi fu Kimura che stava per controbattere,ma Hanma disse qualcosa che la fermò, e così anche la risposta che stava per dare. Shuji,dalla posizione lontana in cui si trovava, mi dava le spalle,perciò non potevo leggere il labiale di ciò che stava dicendo o perlomeno immaginarlo dal semplice movimento delle labbra,nel capirlo ero abbastanza bravo e perspicace.

Una cosa,però,credevo di averla capita: T/n non aveva intenzione di dare retta a ciò che stava dicendo l'amico.

Quando entrai nel piccolo ufficio,che ormai conoscevo a memoria, percepii subito gli sguardi di tutti su di me.

Nessuno diceva niente,nessuno faceva niente.

Erano tutti fermi e immobili a fissarmi; la finestra aperta permetteva di sentire il suono delle macchine che passavano e il chiacchiericcio della gente. Nonostante quei rumori e quelle voci, il silenzio che incombeva su di noi sembrò fermare il tempo per un istante e azzerare tutto ciò che era intorno a noi.

<<Beh?C'è qualche problema?>> chiesi,spezzando quella quiete inquietante che mi stava facendo mancare il respiro.

Kaede e Hanma si scambiarono un'occhiata complice,senza proferire parola e io feci spallucce per il semplice gusto di non dire niente per evitare rotture di coglioni.

Tirai fuori un pacchetto di sigarette,una la strinsi in mezzo alle labbra e l'altra la porsi in silenzio ad Hanma,pensai di poter calmare le acque con quel gesto inutile e banale.

<<Shuji che cazzo fai>> urlarono Kaede e T/n dopo che Hanma mi aveva tirato un pugno violento e ben assestato sulla guancia.

Mi alzai lentamente dal pavimento,passai una mano sul viso,che scoprii essere piena di sangue, e lo guardai ridendo,deridendolo:<<Hai qualche problema, amico>>

Sentii la mano di T/n stringermi il polso ma in quel momento non ci feci caso più di tanto,piuttosto cercai di dare un freno alla mia violenza,non potevo lasciarmi andare,non troppo.

<<Mio Dio Hanma-san,dovresti darti una regolata>> scherzò Kazutora entrando nell'ufficio e posizionandosi dietro di noi,mi diede qualche pacca sulla spalla e rimase fermo ad aspettare la prossima mossa.

Shuji spostò lo sguardo dal mio viso alla mano di T/n che stringeva ancora il mio polso:<<Che c'è? Adesso state insieme?>>
alzò lo sguardo su Kimura e pose quella domanda quasi con disprezzo e delusione,nonostante ciò mostrò un sorrisetto di scherno.

Per la prima volta da quando ero entrato nella stanza sentii Kaede parlare e avvicinarsi a noi con le braccia incrociate e uno sguardo tagliente mentre si rivolgeva ad Hanma: <<Per i miei gusti: stasera stai dicendo troppe stronzate, è ora di smetterla,non credi?>>

Shuji la ignorò e si avvicinò lentamente a me, digrignando i denti:<<Io so chi sei>> aveva detto in un sussurro.

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Nota dell'autrice:

Spero che il capitolo vi piaccia (come sempre) e cercherò di velocizzare un pò la storia.

Intanto vi lascio con questa frase alla fine.

Tatuaggi:un amore pericoloso •Baji Keisuke x reader•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora