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Passarono alcune settimane, da quel fatico incontriamo tra quei due giovani. Nessuno dei due ragazzi riusciva a dimenticarsi le iridi dell'altro.

Izuku's pov:
Stavo per uscire dal palazzo per incontrarmi con i miei amici al centro, quando le guardi mi fermarono.

Inko: -Tesoro! Sono stati avvistati alcuni ragazzi che stanno cercando di rubare la corona, quindi per la tua sicurezza le guardie devono stare sempre con te, e mi raccomando non ti allontanare troppo-

Izuku: - Madre, starò attento non preoccuparti-

Inko:- Sei sicuro di non voler rimanere a palazzo?-mi rispose con un velo di preoccupazione

Izuku:- Si madre, i miei amici mi stanno aspettando, tornerò presto, ed in più ci sono le guardie con me non preoccuparti- dissi subito dopo averla abbracciata per rassicurarla, ed uscì insieme alle guardie.

Mi dirigo verso l'enorme fontana del centro, caratterizzata per la sua maestosa imponenza, color bianco perla, con al centro una piccola rappresentazione di un'angelo criselefantino ( cioè decorata con pezzi di oro).

Izuku: -Ehi ragazzi!- grido, iniziando a correre verso di loro seguito dalla mia scorta

Uraraka: - Izuku-kun!- mi saluta la ragazza con uno dei suoi sorrisi a trentadue denti

Iidia:- Ehi Izuku, come mai le guardie vengono con te? È successo qualcosa!? Non sarà mica per quei brutti ceffi che girano in questi giorni- mi domanda con una faccia al quanto preoccupata

Izuku: -Eh..si..ma non preoccupatevi, l'importante è che non mi allontani troppo dalle guardie- sfoggio uno dei sorrisi più belli

Shoto si avvicina a me ed appoggia una mano sulla mia spalla: -Fin quando ci saremo noi non succederà nulla-

Uraraka: - Va bene, va bene dopo questa piccola chiacchierata volevo dirvi una cosa riguardo all'uscita di oggi- dice prendendo subito dopo un grande respiro:
-Se non è un problema viene anche il gruppo della mia amica, quelli dell'altra volta-.
Era la mia occasione, potevo vedere quell'arcere, presentarmi e forse diventare anche amici.
Annuimo tutti e tre, per fare capire alla castana che non era un problema.

Mina's pov:
Stavo camminando insieme agli altri verso la fontana o almeno quello era il luogo prestabilito da Uraraka.

Mina:- Forza sbrigatevi! Siamo in ritardo- urlo agli altri tre che se la stanno prendendo con troppa calma

Kaminari:- Mina! Vai piano! Stai correndo troppo- esclama

Eravamo quasi giunti alla destinazione, quando vidi una chioma castana sbucare tra la folla: - Uraraka! Siamo arrivati, scusa per il ritardo, ma sai questi tre ci mettono molto a prepararsi-

Uraraka: -Non preoccuparti- mi rispose, sorridendo

Detto questo dopo aver salutato tutti, mi avvicinai ad una persona che era molto ma devo dire molto persa a guardare qualcuno

Mina:- Ehi Bakugo! Perché non ti presenti a lui!- gli domando con un sorrisetto

Bakugo:- Non dirmi quello che devo fare, razza di alieno!- mi sbraita a dosso

Mi stavo per arrendere al fatto che non sarebbe riuscito a socializzare, ma poi vidi....

Bakugo's pov:
Stavo riflettendo alle parole dell'alieno, e forse aveva ragione dovevo almeno presentarmi, ormai la giornata stava per finire

Mi avvicinai al ragazzo dalla chiama verde, presi un respiro e parlai:- Eh...piacere Bakugo Katsuki-

Izuku: - Tu devi essere l'arcere che ha vinto al festival, il piacere è tutto mio, sono Izuku Midoryia- mi risponde mostrandomi un sorriso, ma non uno di quei sorrisi comuni. Ma uno di quelli che rimarresti a fissare senza mai stancarti.

Bakugo: - Tu invece devi essere il giovane principe giusto?- domandai, anche se la risposta me l'ero già data da solo

Izuku:- Si, esatto- iniziammo a parlare del più e del meno

Guardia: - Principe non si allontani troppo mi raccomando! - esclamò una delle guardie

Mentre noi stavamo guardando le bancarelle ed un certo punto vidi qualcosa o forse meglio dire qualcuno sopra un tetto

Era un ragazzo con un mantello pronto a scoccare una freccia sul piccolo e dolce corpo del ragazzo che era al mio fianco cioè il principe.
Una cosa che non si aspettava quel criminale, e cioè che anche io ero un arcere ed ero stato addestrato anche per proteggere qualcuno.

Fu tutto così veloce, presi il verdino per i fianchi trascinandolo con me verso una piccola via desolata, al riparo da quelle frecce, nella piazza tutti stavano cercando riparo.

Inizialmente non mi resi conto della posizione in cui ci trovavamo.
Ero al muro, con le mani poste su quei piccoli fianchi, mentre il verde si trovava incollato al mio petto con le mani poste sui miei pettorali.

Rimasi incantato, quegli occhi smeraldo erano fissi sui miei color rubino, potevo vedere meglio il suo viso ,potevi studiarne ogni singolo lineamento.
Quelle piccole rosee labbra, quelle piccole lentiggini sparse su tutto il suo volto, sembravano tante piccole stelle, ma soprattutto quegli occhi, quegli occhi verdi, quegli smeraldi, che brillavano, potevo addirittura vedermi riflesso su di essi.

Rimanemmo immobili a guardarci, io guardavo lui, e lui guardava me.

Lasciami perdere nelle tue iridi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora