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Izuku's pov:
Continuai a leggere, concentrandomi sulla storia, rifugiato nella grande biblioteca. Intanto il sole calava lasciando il posto alla sera.

Katsuki:-Bu!- urlò al mio orecchio, facendomi sobbalzare sul posto.

Izuku:-Ti diverti proprio eh!- dissi stizzito

Katsuki:-Può darsi- ghigno facendo spallucce- Cosa leggi?- mi strappò il libro dalle mani -Mhh-

Izuku:-ridammelo!- dissi poi alzandomi e piegando le mani verso di lui.

Katsuki:-Fammici pensare- si fermò a riflettere - No!- rise poi alzando il libro con una mano.

Izuku:-Ridammelo!- alzai la voce e le mani, sforzi però non necessari a recuperare l'oggetto.

Katsuki:-Non ci stai nemmeno provando-

*Vuole giocare sporco, allora giochiamo sporco* pensai, mi posizionati davanti a lui, troppo grande però era in confronto a me.

Posizionati il mio piede sul suo facendomi leva mi alza per raggiungere il libro, così lo presi velocemente.
Intanto il suo viso si contorceva dal dolore e stringeva le labbra.

Izuku:-Ho vinto!- sorrisi vittorioso, non sapendo però che non era ancora finito nulla

Mi prese per un fianco e ritrovai il suo volto vicino al mio orecchio, il suo respiro caldo sfiorava il mio lobo, ciò mi fece rabbrividire.

Katsuki:-La prossima volta non sarò così gentile- si spostò poi davanti al mio viso

Occhi su occhi, iridi verdi che si mescolavano con iridi rosse, una sintonia unica. Inevitabilmente da contraddire.

All'altezza del cuore una nuova sensazione si formava. Arrosì vistosamente per la vicinanza. Mi maledissi per aver anche solo pensato e guardato quelle labbra così perfette.
Mi lasciò basito, si stacco da me e dopo avermi restituito il libro uscì dalla stanza.

"Toc Toc" bussò qualcuno.
Uraraka:-Izuku ti andrebbe di venire oggi con noi?- mi domandò, arrossendo.

Izuku:-Certo! Però sai...- mi bloccò

Uraraka:-Si lo so, dovrá venire anche Katsuki- finì la mia frase sorridendo - Ti aspettiamo verso le 16- mi salutò.

Bakugo's pov:
Erano ore che mandavo a segno diverse frecce, colpendo ripetutamente il centro del bersaglio.
Una, due, tre freccia e così via. Occhi puntati sul bersaglio, mani ben salute sull'arco, mira e lancio.

Da quando ero piccolo ero stato ben addestrato a difendermi e a tirare con l'arco.
Ero fradicio di sudore, le mie mani quasi non reggevano più il peso dell'arma impugnata mi, ma resistevo. In fondo Bakugo Katsuki non perde mai.

Mi senti osservato, mi schiarì la voce e con la coda dell'occhio osservai alle mie spalle.

Katsuki:-Resti lì ad osservare oppure esci allo scoperto- dissi

Sobbalzò e saltò fuori dal piccolo punto dove la luce non passava.

Izuku:-E-Ehm...s-scusami...n-non v-volevo spiarti- balbettò

Katsuki:-Tsk! Smettila di balbettare mi dai sui nervi-
posai l'arco vicino ad un tronco di albero a pochi centimetri da me.

Izuku:-Potresti accompagnarmi in centro insieme agli altri- mi propose con un velo di rossore sul volto.

Katsuki:-Dobbiamo allenarci- risposi freddo

Izuku:-Ti prego!- mi implorò, arrossendo.

*Quel rossore accentua le sue lentiggini, carino* pensai *Cosa!?Ma a cosa penso!?* mi risvegliò dai miei pensieri.

Izuku:-Per favore!- insistette

Katsuki:-Va bene va bene, ma staremo giusto il tempo di prendere un tè- cedetti

Uraraka's pov:
Continuavo a pensare a Katsuki che mi stava piano piano rubando il posto.

Iida:-Uraraka-kun sei con noi?- mi domandò

Uraraka:-O-oh, si scusate stavo pensando- risposi sorridente

Shoto:-Sai qualche giorno fa' mi è capitato di vedere Izuku con Katsuki sembrerebbero.....- non gli lascia finire la frase

Uraraka:-Oh guardate stanno arrivando!-andai verso loro -Izuku-kun!- gli saltai addosso abbracciandolo

Poi sorrisi soddisfatta vedendo l'espressione di Bakugo. *Oh caro Katsuki, non sará cosi semplice*

Bakugo's pov:
*Perché mi dava così fastidio* una sensazione al centro del petto come un morso al cuore si insediava dentro di me.

Bakugo:-Volete rimanere così per sempre!?-dissi stizzito

Uraraka:-Ciao anche a te Bakugo- sorrise a trentadue denti

Iida:-Bene ragazzi-battè le mani -Chi vuole un tè caldo-

Mi limitai ad annuire, seguito poi dal gioire degli altri, finimmo quello spuntino chiacchierando, ovviamente loro chiacchieravano. Ero troppo concentrato su ciò che faceva quel cespuglio, ricevendo anche sguardi di sfida da parte di faccia tonda, che gli stavo appiccicata come non mai.

Uraraka:-Da poco ha aperto una boutique, possiamo farci un salto?- implorò la ragazza.

Narratore's pov:
Mentre i giovani ragazzi passeggiavano serenamente, qualcuno però nell'ombra si muoveva, ed escogiatava anche una strategia.

Twice:-Toga-chan! Non allontanarti, il capo ha detto di agire in modo sicuro!- riprese la ragazzina

Toga:-HIHIHI! Ma io voglio catturare quel ragazzo verdino!- lo indicò

Erano entrambi nascosti da un enorme mantello nero che riusciva a coprire perfettamente il loro volto. Così da non essere scoperti e rinchiusi nelle segrete per poi essere giustiziati.

Ormai erano settimane che seguivano il verdino seguito a ruota da quell' insopportabile e astuto arcere, che si era messo in mezzo proprio all'assalto al principe che era avvenuto proprio un mese fa.

Il loro capo aveva dettato semplici regole "NON AVVICINARSI TROPPO AL PRINCIPE" "NON FARSI RICONOSCERE" e per ultima ma non meno importante "CONTROLLARE LA BIONDINA ASSESTATA DI SANGUE".

Mentre cercavano di seguire i giovani senza farsi scoprire, il giovane biondo si fermò, facendo destabilizzare i due criminali. Con la coda dell'occhio osservo nella loro direzione.

Riprese poi a camminare, facendo anche tirare un lungo sospiro di sollievo ai due, che erano gia pronti  ad un eventuale contrattacco.

Twice:-Per il momento è meglio ritirarsi Toga-chan- si distrasse il ragazzo -Toga-chan?- la richiamò

Voltandosi però non la trovò, nei suoi occhi si leggeva chiaramente panico. Il suocapo era stato molto chiaro non doveva distrarsi, la ragazzina non sapeva prendere decisioni buone.

La biondina era intenta a seguire il principe, desiderava avvicinarsi, desiderava assaporare il gusto del suo sangue.

Cercando di seguire il loro passo però finì per inciampare e cadere su alcune cassette di frutta e verdura rovesciandole. Rivelando a nche il suo volto, il cappuccio non la copriva più, pensò subito di fuggire.

Cosa che però gli fù impossibile, una mano tesa davanti a lei, gentile e sincero era lo sguardo con cui la osservava il proprietario di essa.
Capello del color del prato, scompigliati anche se sistemati, due biglie al posto degli occhi, di color smeraldo, che brillavano. Lentiggini che ricoprivano quasi tutta la superficie del volto, sembrano costellazioni, e quel sorriso, così gentile, così disponibile.

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